sabato 31 dicembre 2016

Non cerchiamo nemici di comodo. Piuttosto arruoliamo un alleato indispensabile

Il 2016 si conclude senza che si sia fatta chiarezza sull’effettiva capacità del governo di risolvere in modo definitivo e soddisfacente i problemi del sistema bancario italiano. Non solo molti, anzi sono pochi, gli osservatori disposti a sostenere che le misure varate nei giorni scorsi allontaneranno definitivamente tutti gli spettri che si muovono da troppo tempo attorno agli istituti di credito nazionali.

venerdì 23 dicembre 2016

Chi paga davvero il conto?

Prima ancora che per esperienza diretta, sono caratterialmente portato a pensare che in ben poche occasioni il trascorrere del tempo semplifichi i problemi. Al contrario: più una questione insidiosa e complessa viene lasciata senza soluzione, più si aggrava e cresce la dimensione delle conseguenze. 

venerdì 16 dicembre 2016

Italianità delle imprese

In questi giorni i nostri mezzi di comunicazione hanno attribuito e attribuiscono molto spazio a due operazioni finanziarie nelle quali aziende francesi hanno acquisito o tentano di acquisire aziende italiane.

lunedì 7 novembre 2016

Le sentenze del mercato

Su Internazionale potete leggere un’interessante ricostruzione delle vicende di Elizabeth Holmes, una giovane donna americana che, per qualche anno, è riuscita a conquistarsi, con discreta disinvoltura, celebrità e ricchezza, peraltro, in dissolvimento.
Buona stampa. Delle recenti vicissitudini della società fondata da Holmes, Theranos, avevo letto su alcuni giornali americani, ma in maniera frettolosa e superficiale. Dopo la lettura dell’articolo di Internazionale, ho fatto un po’ di ricerche e ho trovato altri pezzi che mi sembra opportuno segnalarvi.

sabato 29 ottobre 2016

Sotto cattivi auspici

Manca circa un mese al giorno fissato per il referendum costituzionale sulla cosiddetta “riforma Boschi”.
I sondaggi indurrebbero a prevedere una vittoria del No. Di seguito, da una sintesi offerta da Panorama (http://www.panorama.it/news/politica/referendum-costituzionale-sondaggi/), riporto i dati elaborati da due tra i maggiori istituti di ricerca italiani

lunedì 17 ottobre 2016

Le tasse non sono bellissime, ma...

Gli editoriali di Angelo Panebianco, in generale, mi sembrano piuttosto convincenti. Quello di oggi (http://www.corriere.it/opinioni/16_ottobre_17/illusione-salvare-confini-03798f2c-93ce-11e6-b6f7-636834b27d39.shtml#), però, mi convince poco. Non esprimo un giudizio, perché in sé l’articolo è ben scritto e sostiene tesi condivisibili, cui, tuttavia, pare mancare la componente del realismo (che, per onestà, anche Panebianco ammette in parte). Pensare di ridisegnare i confini di un bel pezzo di Medio Oriente e di Nord Africa in base ad accordi tra grandi potenze e potenze regionali, francamente, mi sembra azzardato.

domenica 16 ottobre 2016

Cerini accesi e memorie corte

Il governo ha varato la legge di bilancio per il 2017. Si tratta, ovviamente, solo del progetto di legge di bilancio, che dovrà essere approvata dal Parlamento e si sa come vanno queste cose…
Cronaca.

martedì 11 ottobre 2016

In tutt'altre facezie affaccendati?

Ieri, mentre The Financial Times si preoccupava di informarci che, probabilmente, la BCE ha dato un “aiutino" alla Deutsche Bank in occasione degli ultimi stress test (https://www.ft.com/content/44768ea8-8c71-11e6-8aa5-f79f5696c731. Buona stampa), i siti dei quotidiani italiani si preoccupavano dell’ennesimo farsesco conflitto all’interno del PD o delle “gesta” di Fabrizio Corona, del quale dovrebbero occuparsi soltanto gli agenti della polizia penitenziaria e non si dovrebbe vedere traccia nei mezzi di comunicazione.

domenica 9 ottobre 2016

Paragoni arbitrari e dimenticanze di comodo

Se andate sul sito di The Guardian adesso vedrete, tra i titoli in maggior rilievo, quello che porta a un articolo in cui si da conto di una votazione all’interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: https://www.theguardian.com/world/2016/oct/08/russia-vetoes-un-resolution-syria-bombing-aleppo.
Buona stampa. Se, sempre in questo istante, cercate la notizia sui siti dei maggiori quotidiani italiani, non la trovate (io ho fatto la prova sui seguenti: Corriere della Sera, La Stampa, Repubblica e Il Sole 24 Ore; il Corriere cartaceo ha confinato la notizia in un trafiletto a pagina 16). Troverete, però, preziosi articoli che si occupano, ad esempio, del battesimo del figlio di Nichi Vendola o del ricco indiano che, a Dubai, ha pagato 8 milioni di euro per una targa automobilistica.

martedì 20 settembre 2016

La tutela della concorrenza si fa altrimenti

Margrethe Vestager è una signora danese attiva in politica da molti anni, con alle spalle un’esperienza al vertice del governo del proprio paese, e dal 2014 è Commissario alla Concorrenza all’interno della Commissione europea (http://ec.europa.eu/commission/2014-2019/vestager_en).

martedì 6 settembre 2016

Una carenza di tutti i partiti

Il dialogo a distanza tra Perotti e Gutgeld non si è esaurito ieri, ma l’odierna replica del primo alla risposta del secondo non è disponibile sul sito del Corriere. E, ad ogni buon conto, credo che la vicenda sia destinata a chiudersi qui. Da un lato perché il quotidiano ha dedicato anche troppo spazio all’argomento; dall’altro perché Gutgeld ha esaurito il suo compito e, probabilmente, considera l’incidente chiuso e le critiche di Perotti comunque ormai prive di valore e di pericolosità. Non ignora che quasi nessuno, anche tra pochi giorni, si ricorderà più di questa diatriba. La polemica non avrà conseguenze di nessun genere, neppure qualora si rivelasse che la sua smentita è costruita su argomenti in larga parte pretestuosi o non attinenti alle considerazioni originarie di Perotti.

lunedì 5 settembre 2016

Se non possono dire "whatever it takes", tacciano. O parlino meno

Non ho pubblicato nulla per oltre una settimana, un tempo abbastanza lungo rispetto alle mie abitudini. Gli argomenti non sono mancati in questi giorni, quello che stentava a venire era lo stimolo giusto, quella scintilla che, certamente è un’illusione, mi aiuta a scrivere testi interessanti e utili.
Nella cartella delle bozze si sono accumulati alcuni file che, forse, verranno buoni in futuro, soprattutto perché riguardano argomenti non abituali per me.

domenica 28 agosto 2016

Sciacalli, iene e avvoltoi

Gli sciacalli godono di pessima fama tra noi umani, tanto che accostiamo a questi animali alcuni dei nostri peggiori esponenti, ad esempio coloro che cercano di trarre vantaggio da una tragedia come un terremoto e che vanno a rubare nelle case abbandonate.

giovedì 25 agosto 2016

Seguissero l'esempio di Aida Hadzialic

Lunedì Il Sole 24 Ore ha dedicato ampio spazio ai bilanci delle regioni. Ecco l’articolo che sintetizza la situazione: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-08-21/nei-bilanci-regioni-rosso-33-miliardi--194352.shtml?uuid=AD8t0P6.
Buona stampa. Come si vede, l’introduzione di nuovi metodi contabili ha, in molti casi, fatto emergere situazioni di forte sbilancio tra entrate e uscite, per anni nascoste con artifici più o meno legali. Sono numeri tutt’altro che trascurabili, dai quali, per alcune regioni, derivano pesantissimi vincoli per il futuro, poiché sono obbligate a rientrare dal disavanzo, sia pure senza (troppa) fretta.

lunedì 22 agosto 2016

Un bell'articolo, inapplicato.

La settimana di Ferragosto ha offerto, come di consueto, pochi fatti significativi o, per meglio dire, ha visto i fatti significativi nascosti dalla cortina fumogena di altri eventi di poca o nessuna autentica rilevanza.

domenica 14 agosto 2016

Una china difficile da risalire

Oggi parliamo un po’ di stampa. 
Da pochi giorni si è conclusa la scalata ostile di Urbano Cairo alla RCS, la casa editrice del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport, realizzata attraverso un’offerta mista di contanti e azioni della propria società Cairo Communication S.p.a.

sabato 13 agosto 2016

Siccità 2016

Per il momento, preferisco non commentare i dati diffusi ieri sull’andamento del PIL italiano negli ultimi mesi. Non posso, tuttavia, impedirmi di osservare che non è ha parlato neppure il Presidente del Consiglio. Forse ha mandato in vacanza Twitter. O forse anche lui è in difficoltà a presentare come una storia di successo la crescita nulla dell'economia nazionale.

lunedì 1 agosto 2016

Il tempo, qualche volta, è fiducia, non solo denaro

Nelle umane cose il tempo riveste quasi sempre un ruolo cruciale. Sia “in quanto” che “quando” sono determinanti del successo o dell’insuccesso, del raggiungimento degli obiettivi sperati o dell’impossibilità assoluta di ottenerli.

giovedì 28 luglio 2016

31 luglio 2001. Vi dice niente questa data?

La situazione di MPS è ancora incerta, “appesa” a una decisione del SSM della Banca Centrale Europea (https://www.bankingsupervision.europa.eu/home/html/index.en.html) che dovrebbe arrivare a ore. E’ cruciale che venga approvato il piano predisposto dalla banca senese che prevede un complesso succedersi di operazioni strettamente collegate, tutte indispensabili per liberare MPS di gran parte dei crediti deteriorati e rafforzarne il patrimonio.

domenica 24 luglio 2016

Chi paga per le loro parole e per i loro silenzi?

Lo spunto lo prendo da un aggiornamento sulla situazione di MPS.
Il Sole 24 Ore di ieri ha pubblicato un articolo di Luca Davi nel quale si mettono in evidenza le difficoltà tecniche che la banca senese sta incontrando per ottenere che le autorità di vigilanza europee approvino il suo piano di cessione di crediti in sofferenza e lo schema di aumento di capitale. Ecco il collegamento: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-22/vigilanza-bce-fredda-piano-mps-230411.shtml?uuid=ADSLwmw.
Buona stampa. Osservate come, al momento, non ci sia nessun segno che da Francoforte arriverà il nulla osta necessario per mettere in sicurezza Banca MPS. Al contrario, il silenzio delle autorità di vigilanza indurrebbe a pensare che permangano dubbi sul progetto presentato dai vertici della banca italiana.

sabato 23 luglio 2016

Con Faye Dunaway e William Holden davanti agli occhi


Dicromo - Maggio 2016
Acrilico su carta e carta colorata

Il 21 gennaio scorso, ospite di Bruno Vespa a Porta a porta (sì, proprio quella, la più solida motivazione per non pagare il canone della RAI), Matteo Renzi, parlando di Banca Monte dei Paschi di Siena, sostenne che “Oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell'affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand (…)”. In rete è possibile trovare il video di queste parole, ma io preferisco la carta stampata, ecco, dunque, il resoconto che ne fece Il Sole 24 Ore in giorno seguente: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-01-22/il-premier-mps-e-risanata-ora-investire-e-affare-073837.shtml?uuid=ACA5HDFC.
Buona stampa. Sempre dal 24 Ore, vi suggerisco la lettura di questo pezzo pubblicato giovedì e firmato da Fabio Pavesi: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-21/quell-anomalia-credito-facile-che-ha-deragliato-banca-senese-225100.shtml?uuid=ADJkCGw.
Buona stampa. Tra le affermazioni di Renzi e l’articolo di Pavesi sono trascorsi esattamente sei mesi.

domenica 17 luglio 2016

Un colpo di teatro?

Com’è accaduto quasi sempre in circostanze analoghe, il fallito colpo di stato in Turchia sta offrendo a Erdoğan l’occasione che aspettava per togliersi di torno un bel po’ di personaggi scomodi per il suo regime. Sull’argomento potrete trovare articoli ovunque. Io vi suggerisco questo pezzo da The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2016/jul/16/erdogan-reprisals-turkey-attempted-military-coup.
Buona stampa. Il presidente turco, benché democraticamente eletto, usa (e userà ancor più da oggi) metodi non troppo diversi da quelli del suo vicino Assad. Giova ricordare che la libertà di stampa è sostanzialmente sospesa, molti giornalisti sono in galera soltanto per aver espresso legittime critiche verso Erdoğan, alcuni suoi familiari e collaboratori più stretti, l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione è non di rado impedito, l’opposizione non ha modo di manifestare e, se lo fa, viene duramente repressa (per chi non ricordasse gli avvenimenti di Gezi Park: https://en.wikipedia.org/wiki/Gezi_Park_protests), le richieste di autonomia dei curdi sono soffocate duramente.

mercoledì 13 luglio 2016

Una tragedia italiana

Nel 2016 mi pare inaccettabile che si possa morire in un incidente ferroviario. Sembra impossibile che manchino o che possano non funzionare sistemi di sicurezza capaci di impedire tragedie come quella accaduta ieri in Puglia. Una tragedia che non deve essere fraintesa o, peggio, impiegata in maniera strumentale per ripetere logore e infondate valutazioni sulle regioni del Sud italiano. 

sabato 2 luglio 2016

Identità di una banca

Nel maggio scorso, non sorprendentemente, Federico Ghizzoni aveva comunicato la disponibilità a lasciare la carica di consigliere delegato di Unicredit (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-05-24/unicredit-ghizzoni-lascia-si-stringe-successione--233106.shtml?uuid=ADHVfqO&fromSearch), ossia la maggiore banca italiana (anche se le dimensioni devono molto alla rete internazionale, assai presente nei paesi dell’Europa centro-orientale). In base alle sole dimensioni nazionali, Intesa SanPaolo risulta più grande, ma considerata nel suo insieme, Unicredit è superiore, tanto da essere l’unica banca italiana a far parte del gruppo delle G-Sifi (Global Systemically Important Financial Institution, ossia le istituzioni finanziarie sistemiche di rilevanza internazionale), soggette a particolari controlli da parte delle autorità di vigilanza e tenute a rispettare normative più stringenti di quelle in vigore per gli istituti più piccoli. 

mercoledì 29 giugno 2016

Chi tutela veramente?


Monocromo - Marzo 2016
Acrilico su carta e carta colorata

Un post relativamente breve, su un tema che so suscitare interesse (e anche, eufemismo, irritazione) in molti italiani. Parlo del mancato rispetto della riservatezza e dell’invadenza da parte di aziende che vogliono vendere prodotti e servizi per mezzo del telefono.
A mio parere l’abuso del marketing telefonico è una circostanza che rivela con evidenza quanto sia inefficace l’azione delle autorità di controllo nel nostro paese.

lunedì 27 giugno 2016

Porte girevoli


Foto Agf da Il Sole 24 Ore
Chi segue le vicende bancarie e finanziarie italiane, ma non solo, probabilmente ricorda questa foto, che è stata pubblicata innumerevoli volte dalla stampa italiana nel periodo a cavallo tra 2004 e 2005, quando si combattevano le battaglie per il controllo di BNL e Banca Antonveneta e Antonio Fazio era governatore della Banca d’Italia.
Apro il post con questa immagine perché sia chiaro di cosa mi occupo anche oggi. Ne avrei parlato ieri, ma non volevo appesantire un testo già lungo.

domenica 26 giugno 2016

Produttori di macerie


Aggiungo le mie banalità alle tante chiacchiere seguite alla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea. Temo non sarò breve e, forse, neppure troppo lineare, mi scuso fin d’ora.
Venerdì sera, su Facebook, ho scritto quanto segue (errori inclusi): “A coloro che in Italia esultano per Brexit e propongono una replica dalle nostre parti con l'obiettivo di uscire dalla UE o dall'euro, suggerirei, tra le altre cose, di valutare le condizioni di salute delle maggiori banche del paese. Unicredit è priva di guida per le beghe tra grandi soci e probabilmente ha bisogno di nuovo capitale. Di Mps non si parla, come accade dei malati gravi, difficili da curare. Due sono alle prese con una difficile fusione, segnata da conflitti di potere. Due sono state temporaneamente tenute in vita da aumenti di capitale sottoscritti da Atlante, che in parte conta su fondi statali (Cdp). Nessuna di queste storie ha origine esterne. Tutte sono riconducibili a fatti domestici, nei quali pesano molto interessi politici di vario colore e cattiva gestione non sanzionata dalle autorità di vigilanza. Tutte le banche sono state sostenute da risorse della Bce attraverso le diverse operazioni poste in essere da quando Draghi è Presidente. Abbiamo la vaga idea di cosa accadrebbe se seguissimo i disegni di Grillo o di Salvini? Dove troveremmo le risorse per sostenere e risanare le nostre banche?
Se smettiamo di credere nell'Europa e nelle sue capacità ci troveremo in un maledettissimo mare di guai. L'Europa deve cambiare, in parte tornare all'antico, ma essere forte e incisiva nei temi che contano veramente. Se non lo chiediamo noi, difficilmente lo faranno i politici mediocri che guidano anche i paesi maggiori. E serviranno lezioni di nuoto nella merda. Scusate la volgarità.

domenica 19 giugno 2016

Cane che non abbaia e che non morde

Inizio ancora occupandomi delle vicende delle banche venete in profonda crisi, in particolare di Veneto Banca.
Ieri i quotidiani riportavano una notizia assai grave, dalle implicazioni difficili da valutare interamente. Una notizia che dimostra come, purtroppo, nel nostro paese si trattino vicende complesse, come quelle relative alla solidità del sistema bancario, con deplorevole leggerezza.
Cronaca. A tre giorni lavorativi dalla chiusura (22 giugno) dell’operazione di aumento di capitale di Veneto Banca, questo risulta sottoscritto solo per lo 0,3% dell’importo complessivo di 1 miliardo.
Come sottolinea anche l’articolo di Luca Davi sul 24 Ore, a tutt’oggi non si è vista traccia delle massicce sottoscrizioni preannunciate dal presidente presidente dell’associazione Per Veneto Banca, Bruno Zago, che, per chi non lo ricordasse, aveva parlato di persone pronte a sottoscrivere oltre 500 milioni, fors’anche 600, così da acquisire la maggioranza della banca (il cui valore oggi è sostanzialmente nullo).
Spero non stiano aspettando l’ultimo giorno nella speranza di ottenere uno sconto o per ritardare il saldo degli importi sottoscritti. Non ci sono sconti in operazioni come queste e le scadenze sono eguali per tutti, in particolare quella del versamento del controvalore delle azioni sottoscritte, salvo che per eventuali salvatori (come sarà, con ogni probabilità, il Fondo Atlante).
Secondo cronache odierne, Zago ha sostenuto che i giornalisti lo avrebbero frainteso. Forse sarebbe stato opportuno, e più corretto, che lo avesse detto un po’ prima, anziché lasciare trascorrere giorni e giorni prima di sgomberare il campo da quello che, oggi, asserisce essere un equivoco…
Questa, purtroppo, è una vicenda che riporta ancora in primo piano sia l’immaturità e l’impreparazione del nostro paese in materia finanziaria e bancaria a livello individuale sia, e ovviamente è assai più grave, la poca severità e la scarsa tempestività dell’azione a livello istituzionale.
Scrivevo ieri su Facebook, commentando le parole della giornalista economica veneta Eleonora Vallin (https://www.facebook.com/eleonoravalliln/posts/1708430049408378), che sarebbe ora che cadessero un po’ di teste e che dal Veneto a Roma le responsabilità nel dissesto di Popolare di Vicenza e di Veneto Banca sono tante, troppe.
A riguardo vi suggerisco la lettura di Banche: possiamo ancora fidarci?, libro scritto in modo chiaro e semplice da Federico Rampini, giornalista de La Repubblica (Mondadori 2016). Non è un manuale scientifico, ma tratta gli argomenti con profondità. Il settimo capitolo si intitola Il curioso incidente del cane che non abbaiò (titolo suggerito da un racconto di Conan Doyle) e analizza le responsabilità della Banca d’Italia nelle crisi bancarie esplose negli ultimi anni. Rampini ripercorre in estrema sintesi la storia della nostra banca centrale nel dopoguerra, sottolineandone l’autorevolezza nei primi decenni, cui ha fatto seguito un certo rilassamento. 
Una citazione mi sembra particolarmente incisiva: “Il peso di tutta questa storia passata ha creato attorno alla Banca d’Italia un’aureola di santità repubblicana, più che comprensibile. E’ pericoloso, però, se il rispetto per i meriti acquisiti si trasforma in immunità dalle critiche. Lo si è visto di recente, quando i risparmiatori hanno avuto tante ragioni per chiedersi perché il cane non abbia abbaiato”.
Stiamo pagando un prezzo altissimo per il modo inadeguato con cui la situazione del sistema bancario italiano è stata affrontata dai governi e dalle autorità di vigilanza, anche nei rapporti con le istituzioni e con gli altri stati europei. E possiamo solo sperare di aver già visto il peggio.
Passo ad altro, ma rapidamente. Vi segnalo le due pagine che il Corriere della Sera dedica oggi a una (pseudo) intervista a Donald Trump di Alan Friedman: http://www.corriere.it/esteri/16_giugno_19/trump-pronto-invitare-putin-b14d45f6-358e-11e6-8ef0-3c2327086418.shtml.
Mala stampa. Friedman mi sembra aver trascorso troppo tempo in Italia, tanto da dimenticare come fa il suo lavoro un giornalista anglosassone…
Contro i nemici della cultura e della musica, due brevi ascolti di Max Richter, compositore inglese contemporaneo (https://en.wikipedia.org/wiki/Max_Richter).
Il primo, se finalmente il clima si metterà al bello, è adatto alla stagione e si intitola The Tree, The Beach, The Sea.


Il secondo pezzo è Horizon Variations.


venerdì 10 giugno 2016

Indulgenza 2

Da alcuni giorni, mentre si avvicina la data della possibile quotazione in borsa di Veneto Banca, si parla molto del progetto di un gruppo di imprenditori e cittadini dell’area di maggiore radicamento dell'istituto veneto, di cui erano già soci.

giovedì 9 giugno 2016

Indulgenza

Nel 1991, edito da Einaudi, usciva il volume Un eroe borghese del giornalista Corrado Stajano (https://it.wikipedia.org/wiki/Corrado_Stajano). Il libro raccontava la vicenda di una delle poche figure che si stagliano, imponenti, nella storia italiana della seconda metà del secolo scorso, quella di Giorgio Ambrosoli, avvocato, nominato nel settembre del 1974 commissario liquidatore della Banca Privata Italia di Michele Sindona, incarico al quale si dedicò con dedizione assoluta e implacabile correttezza, espressioni di un senso della giustizia e del bene collettivo assai rari nella classe dirigente del nostro paese, qualità che ha pagato con la vita nella notte dell’11 luglio del 1979 (https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Ambrosoli).

sabato 4 giugno 2016

La pillola dei martiri

Il sito in lingua inglese del quotidiano greco Ekathimerini ha pubblicato ieri una breve notizia: http://www.ekathimerini.com/209293/article/ekathimerini/news/millions-of-opioid-painkillers-destined-for-isis-intercepted-at-piraeus-port.
Cronaca. Isis ha una certa dimestichezza con gli stupefacenti. Li vende per procurarsi flussi di denaro con cui finanziarsi e li fornisce ai suoi combattenti, i quali, evidentemente, non sono poi tanto felici di battersi per il sedicente califfo e devono ricorrere a sostanze che li aiutino a trovare la voglia o, meglio, a rassegnarsi a diventare un martire.
Per capire come le droghe rivestano un ruolo centrale nella guerra in corso in Siria, vi suggerisco la lettura di un articolo pubblicato qualche mese fa da The Washington Post: https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2015/11/19/the-tiny-pill-fueling-syrias-war-and-turning-fighters-into-super-human-soldiers/.
Buona stampa. Come si vede, l’uso della fenetillina e di altre sostanze non è circoscritto alle sole forze dell’Isis.
Fin dai tempi più remoti si è affermata l’abitudine di fornire ai combattenti sostanze capaci di accrescerne la combattività o di attenuarne la riluttanza a combattere. Mentre rileggevo l’articolo di The Washington Post, come sarà accaduto anche a voi tre, ho ricordato i passi in cui Emilio Lussu descriveva la distribuzione della grappa ai nostri soldati prima degli assalti durante la Grande Guerra. Un anno sull’altipiano costituisce una pietra miliare nella descrizione della follia della guerra e del militarismo, non diversamente, per citare solo un altro grande libro sul tema, da Niente di nuovo sul fronte occidentale di Remarque. O, passando al mondo del cinema, oltre a Uomini Contro, la bella trasposizione del romanzo di Lussu compiuta da Francesco Rosi, bisogna ricordare una delle prime opere di Kubrick, Orizzonti di gloria (tratto da un romanzo di Humphrey Cobb), film che, a mio parere, risulta anche più incisivo di quello di Rosi nel mettere in scena l’assurdità della guerra e del comportamento dei vertici militari. Ricordo, inoltre, l’eccellente interpretazione di Kirk Douglas. Ve ne propongo una scena, quella maggiormente impressa nella mia mente, con la memorabile citazione delle parole di Samuel Johnson (https://it.wikipedia.org/wiki/Samuel_Johnson).


Per una carrellata sulla storia recente del rapporto tra guerra e droghe, ecco un articolo di Lettera 43: http://www.lettera43.it/stili-vita/soldati-e-droga-la-guerra-con-le-sostanze-proibite_43675120113.htm.
Buona stampa. Risulta evidente che i capi dell’Isis non hanno inventato un bel nulla neppure in materia. E, come documenta un ottimo articolo apparso nel 2002 sul quotidiano americano The Christian Science Monitor, nelle forze armate americane da tempo si favorisce il consumo di determinate droghe. Ecco il collegamento: http://www.csmonitor.com/2002/0809/p01s04-usmi.html.
Buona stampa. Anche se datato, questo pezzo spiega con chiarezza quanti “progressi” si siano compiuti per rendere ancora più efficaci le già terribili macchine di morte che abbiamo saputo inventare. E per farlo, si cerca di trasformare in macchine gli uomini. O di renderli superflui.
Le scelte musicali di oggi, a ben vedere, le dedico non solo ai nemici della cultura e della musica, ma anche a quelli che, tutt'oggi, la pensano come il generale di Orizzonti di gloria.
Andiamo in ordine cronologico. Il Concerto per Violoncello di Edward Elgar viene considerato l’opera attraverso la quale il compositore britannico, nel 1919, esprimeva i propri sentimenti riguardo alla guerra appena conclusa. Ne ascoltiamo il 1° Movimento nell’esecuzione della Chicago Symphony Orchestra, diretta da Daniel Barenboim, e di Yo-Yo Ma al violoncello.


Come secondo ascolto ho scelto una delle più famose canzoni di Bob Dylan, Blowin’ In The Wind, sulla quale non serve che vi dica nulla.


P.S. Nella prima versione avevo scritto, erroneamente, che The Christian Science Monitor era una rivista. Si tratta, in realtà, di un quotidiano. Mi scuso dell'errore e ringrazio l'amico Roberto Plaja per avermelo segnalato.

martedì 31 maggio 2016

Quanti faranno come lei?

Solo il Corriere della Sera, fino a questo momento (31.05.2016 ore 21:09 GMT+1), ha dedicato ampio spazio alla sconcertante vicenda di cui è stata vittima Ilaria Capua, virologa (nota soprattutto per le ricerche sull’influenza aviaria e per la scelta di rendere disponibili agli altri ricercatori i risultati del suo lavoro) e membro della Camera dei Deputati dal 2013. 

domenica 29 maggio 2016

Cosa frena la produttività italiana

Due giorni fa The Boston Globe ha dedicato un interessante articolo a un’esperienza imprenditoriale di Donald Trump che, come altre, rivela elementi caratteriali e professionali a mio parere non adatti a chi aspira a reggere le sorti della maggiore potenza planetaria. Ecco il collegamento: http://www.bostonglobe.com/news/politics/2016/05/27/donald-trump-airline-went-from-opulence-air-crash-landing/zEf1Er2Hok2dPTVVmZT6NP/story.html?s_campaign=email_BG_TodaysHeadline&s_campaign=.
Buona stampa. Propensione all’azzardo, attenzione smodata per se stesso e per il soddisfacimento di un ego (forse?) un po’ troppo sviluppato, capacità di sfruttare le debolezze del sistema bancario in maniera molto disinvolta, indifferenza verso la competenza dei collaboratori. Dall’articolo di Matt Viser emergono anche altre caratteristiche non proprio encomiabili, ma mi fermo qui, ce n’è abbastanza. Chissà quanti americani lo avranno letto? Temo non quanti servirebbero per fugare il timore che Trump possa arrivare a occupare lo Studio Ovale. Un rischio che si fa sempre più concreto.

martedì 24 maggio 2016

Una vittoria che non procura sollievo

Il voto per l’elezione del Presidente della Repubblica in Austria ha, comprensibilmente, attirato l’attenzione di tutti i mezzi d’informazione e provocato reazioni da parte di osservatori e politici, in Italia come altrove.

lunedì 23 maggio 2016

Malattie non curate

Da alcuni mesi, negli editoriali sul Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia ci offre una visione di alcuni mali istituzionali dell’Italia, di quelle situazioni di natura, origine e gravità diverse che rendono sempre più fragile e incerto il nostro Stato di diritto.

mercoledì 18 maggio 2016

Una vittoria da non sprecare

Non si può negare che Renzi e Padoan abbiano ottenuto un successo garantendosi la concessione, da parte della Commissione Europea, di maggior flessibilità nei conti pubblici per quest’anno.

domenica 15 maggio 2016

Gente che saprebbe distruggere e non costruire

Mancano poche settimane alle Convention nel corso delle quali, negli Stati Uniti, i Democratici e i Repubblicani confermeranno i propri candidati alla Casa Bianca.

martedì 10 maggio 2016

Se Londra è fallita, Roma come sta?

Le metropoli e, più ancora, la capitale difficilmente sono rappresentative di una nazione. New York, Los Angeles e Washington, ad esempio, non sono gli Stati Uniti, così come Parigi non è la Francia, Toronto e Montreal non sono il Canada, Roma e Milano non sono l’Italia.

martedì 26 aprile 2016

Una soluzione che non risolve?

La nascita del Fondo Atlante, che molti salutano come potenziale risolutore dei problemi del sistema bancario italiano, a me sembra confermare quel che ho sostenuto in precedenti post, ossia che il governo guidato da Renzi ha trattato la questione dei crediti bancari in sofferenza con leggerezza, sprecando tempo nel percorrere strade senza sbocco, insistendo con ostinazione degna di miglior causa nel cercare un’approvazione impossibile da parte dell’Ue.

sabato 9 aprile 2016

Dignità a tempo scaduto?

Ieri, forse tardivamente, si è deciso di richiamare il nostro ambasciatore a Il Cairo come segno d’insoddisfazione per come l’Egitto ha, finora, cercato di (non) fare chiarezza sul sequestro e sull’uccisione di Giulio Regeni.

giovedì 7 aprile 2016

Un vespasiano

Ieri sera la trasmissione di Bruno Vespa “Porta a Porta” ha ospitato Salvo Riina, figlio di Totò Riina, per anni ai vertici della mafia siciliana. Non ho (come sempre) visto la trasmissione e ho dedicato anche modesta attenzione ai commenti dei giornali. Si tratta di un genere di evento che produce in me una tale irritazione da suggerirmi di non approfondire l’argomento per evitare di raggiungere e superare i livelli di guardia nell’arrabbiatura.

mercoledì 6 aprile 2016

Comma 22?

Su La Repubblica di oggi c’è un articolo che riporta la testimonianza di un anonimo, presumibilmente egiziano, riguardo agli ultimi giorni di vita di Giulio Regeni. Ecco il collegamento: http://www.repubblica.it/esteri/2016/04/06/news/_ecco_chi_ha_ucciso_giulio_l_accusa_anonima_ai_vertici_che_svela_tre_dettagli_segreti-136996781/?ref=HRER3-1.
Buona stampa. La descrizione di indizi non noti pubblicamente rafforza la credibilità dell’anonimo e rende ancor più agghiacciante il racconto delle torture cui è stato sottoposto il giovane ricercatore italiano e ancor più grave la conferma del coinvolgimento delle autorità egiziane al più alto livello. 
Credo sia arrivato il momento di mostrare un po’ di durezza nei confronti dell’Egitto, il cui atteggiamento continua a rivelare indifferenza, se non addirittura disprezzo, per le legittime pretese italiane di conoscere la verità sulla morte di Giulio. Mi sembra abbastanza evidente che l’approccio conciliante sin qui adottato dal nostro governo si sta rivelando infruttuoso e che si devono percorrere strade che, faccio finta di ignorare il motivo, non abbiamo voluto percorrere sino a oggi.
Come seconda lettura vi suggerisco, dal Corriere della Sera di oggi, l’editoriale di Ernesto Galli della Loggia, il quale analizza l’operato di Renzi confrontandone gli atteggiamenti precedenti e quelli successivi all’arrivo a Palazzo Chigi.
Buona stampa. Condivido, come voi tre ben sapete, l’opinione che Renzi, una volta diventato Presidente del Consiglio, ha realizzato una politica di gran lunga insoddisfacente e inferiore alle aspettative proprio in quegli ambiti nei quali il cambiamento era ed è tuttora più necessario.
Mentre non si affrontano alcuni dei principali problemi italiani, soprattutto in materia economica e giudiziaria, vengono emanati provvedimenti, come osserva anche Galli della Loggia, il cui obiettivo è rafforzare il potere di Renzi.
Un esempio del modo contraddittorio con cui opera il governo può essere fornito dalla vicenda oggetto dell’inchiesta della Procura di Potenza.
Non intendo addentrarmi negli aspetti giuridici né esprimere opinioni sull’operato di questo o quell’esponente del governo. Attendiamo e vediamo se i magistrati scopriranno comportamenti degni di essere perseguiti penalmente e prove sufficienti per ottenere delle condanne in un processo.
Ciò che mi preme evidenziare è che il governo, forse, anziché occuparsi specificamente del caso che premeva alle imprese e alle persone inquisite a Potenza, avrebbe dovuto eliminare una delle cause della complicata situazione nella quale si inserisce l’inchiesta. Un articolo di Jacopo Giliberto su Il Sole 24 Ore di ieri metteva in risalto l’esistenza di normative in così grave conflitto tra loro da rendere impossibile il rispetto della legge. Il testo non è disponibile on line, ma ho fatto lavorare lo scanner.


Buona stampa. In cui appare evidente come nel nostro Paese siano innumerevoli le condizioni che complicano in maniera intollerabile l’attività delle imprese, inducendo molti operatori stranieri a investire altrove. Oltre all’incertezza del diritto e alle problematiche connesse al pessimo funzionamento del sistema giudiziario, ci sono poi iniziative estemporanee, legate a fenomeni di protezione locale esasperata. Sempre Jacopo Giliberto su Il Sole 24 Ore ne dava conto il 3 aprile: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-04-03/a-rischio-investimenti-altri-6-miliardi-082540.shtml?uuid=ACrTsG0C&fromSearch.
Buona stampa. Ogni mio commento sarebbe superfluo.
Veniamo alla guerra ai nemici della musica. Oggi, anche per ricordarlo a pochi giorni dalla sua morte, vi propongo un ascolto di Gato Barbieri: Latino America, uno dei suoi brani a mio parere più belli del periodo in cui ancora non si era fatto lusingare dal successo commerciale.


giovedì 31 marzo 2016

L'Italia migliore

Riporto un dialogo che ho avuto ieri su Facebook con la mia amica Barbara e che ha preso avvio da un mio commento.
R:“I genitori di Valeria (Solesin) e i genitori di Giulio (Regeni) mi hanno restituito orgoglio di essere italiano”.
B: “Pagato prezzo troppo alto”.
R: “Hai perfettamente ragione, Barbara. I genitori di Valeria e di Giulio hanno pagato un prezzo altissimo, il più devastante dolore che un essere umano possa essere chiamato a sopportare, reso ancor più tremendo per il modo in cui sono stati privati dei figli. Proprio la dimensione del loro dolore, tuttavia, rende ancor più ammirevole il loro comportamento, l'equilibrio e la dignità con cui lo hanno vissuto davanti agli occhi degli italiani, abituati a ben altri atteggiamenti. Il mio orgoglio nasce dalla loro determinazione a offrire, ritengo in modo del tutto spontaneo, un vero esempio per tutti noi”.
B: “Aggiungerei che non a caso i loro figli sono state persone stupende”.
Non ho scritto altro e ho attribuito un deciso “mi piace” alle ultime parole di Barbara.

martedì 29 marzo 2016

Arrendevoli e ondivaghi

Domenica a Lahore un attentatore suicida ha provocato una strage di cristiani, molti dei quali bambini. La posizione, le dimensioni, il possesso di armi atomiche e altro ancora rendono il Pakistan un paese cruciale. 

mercoledì 23 marzo 2016

La vera voce dell'Europa 2

Avevo promesso di proporvi il testo della lettera che ho citato ieri sera. E’ stata resa disponibile da Fahrenheit, quindi copio e incollo. E non c’è davvero nulla da aggiungere. Salvo un GRAZIE a Letizia.

Cari tutti della redazione di Fahrenheit e radiotre in generale,
Un sentitissimo "Grazie" in primo luogo per la completezza, la profondità, lo spirito critico che da sempre dimostrate nella lettura e analisi dei fatti quotidiani. A volte penso che sia grazie a voci come le vostre che possa sopravvivere ancora un pò di umanità e di illuminismo.
Questo è uno di quei giorni in cui si vorrebbe gridare.
Mi chiamo Letizia e sono una studentessa di magistrale in lingue straniere che ormai da tempo studia all'estero , in Germania. Ho vissuto in diverse città negli ultimi anni, città tedesche, francesi e italiane; mi è capitato così di trovarmi nelle più diverse situazioni, conoscere volti nuovi, parole nuove.. tutto questo, nonostante la fatica, è stato per me come la semina di una grande ricchezza culturale e umana che ora si concretizza in una rete di amici e conoscenti internazionale, europea.
Come me, ci sono tanti altri giovani italiani che ormai si concepiscono come "europei", prima di tutto. E' qualcosa, questo sentire, che va costruendosi pian piano, silenziosamente, ma è saldo come una roccia.
Per questo motivo, mi fa male al cuore quando alla radio o sui giornali urto contro la realtà degli ultimi giorni, segnata da episodi di violenza assurda e disumana. Mi fa male al cuore pensare che ci siano persone che si accaniscono ancora contro questo mito sudato che è l'Europa, mito di pace e democrazia dopo due guerre totali di sangue e dogmatismi.
A queste persone che agiscono nella follia più disperata, a questi criminali che uccidono altre persone attraverso le bombe e attraverso la paura, a questi terroristi che rifiutano e disprezzano la libertà, la diversità, la fratellanza fra popoli; a tutti questi io voglio dire che potranno continuare quanto vogliono perchè , tanto, alla fine, sarà quella pianta silente ma robusta a vincere, il rampicante dell'Europa, che con i suoi lunghi rami unisce storie, vite, passati diversi. Sarà questo fiore a sbocciare, in primavera.. solo, forse non lo sappiamo ancora.
Per questo spero che anche per noi giovani europei, come lo è stato qualche anno fa in Medio Oriente, arriverà presto una primavera di consapevolezza e attivismo veri, in cui si arriverà ad andare oltre i particolarismi nazionali,a credere DAVVERO in un un solo "paese", l'Europa- con le sue differenze che sono anche le le sue bellezze.
In questo secondo giorno di primavera, giorno di lutto per le vittime a Bruxelles, per le ragazze italiane morte tragicamente sul bus in Spagna, in questo giorno auguro a tutti di trovare la forza per andare comunque avanti come persone perbene e oneste. Trovare il coraggio di resistere, scegliere di resistere come fecero i nostri nonni contro i nazifascismi.

Grazie dell'attenzione, un caro saluto, a una buona giornata ancora!

Letizia, una fedele ascoltatrice di radio tre.

martedì 22 marzo 2016

La vera voce dell'Europa

Ancora una volta i mezzi di comunicazione di tutto il mondo devono dedicare spazio alla furia omicida dei fanatici criminali che hanno dichiarato guerra alla civiltà prima ancora che all’Europa o all’Occidente.

mercoledì 16 marzo 2016

Diritti dimenticati

Oggi non vi ruberò molto tempo.
Inizio con un breve cenno alle due vicende parallele, ma differenti, relative alla scelta del candidato sindaco di Roma per il centrodestra e di Milano per i 5 Stelle. Quello che sta accadendo rafforza i dubbi, di cui ho già scritto domenica, sul valore attribuito all’opinione popolare dai vertici di entrambi questi raggruppamenti. I meccanismi individuati per selezionare i candidati non potrebbero essere più diversi; il risultato finale, però, non cambia, nel senso che quanto avrebbero voluto i cittadini viene ignorato. 

domenica 13 marzo 2016

La premiata ditta "Sconfitte & Affini"

Il rapporto con la tecnologia non è facile, non tutti i nostri politici hanno la disinvoltura e la dimestichezza con Twitter o Facebook di Matteo Renzi o di Matteo Salvini (o, più probabilmente dei loro assistenti, da noi generosamente remunerati). 

giovedì 10 marzo 2016

martedì 8 marzo 2016

E se poi ci stupisse? Meglio non correre rischi!

Si fatica a trovare un organo d’informazione internazionale che esprima un parere positivo sulla possibilità che Donald Trump sia il candidato dei Repubblicani alla presidenza degli USA. Per quel poco che conta, neppure a me piace l’idea che quel personaggio arrivi anche solo a qualche centinaio di metri dal 1600 di Pennsylvania Avenue.

domenica 6 marzo 2016

Un vaso di coccio

Uno dei temi finanziari, ma non solo, della settimana scorsa è stato l’annuncio della fusione tra il Gruppo L’Espresso di De Benedetti e Itedi, società che controlla La Stampa e Il Secolo XIX° e che appartiene alla famiglia Agnelli e, in misura minore, alla famiglia Perrone.

venerdì 4 marzo 2016

Segreto? Non proprio...

Oggi, non c’è da sorprendersi, molti editoriali sono dedicati alla questione libica, tornata di più pressante attualità per la morte dei due cittadini italiani rapiti, insieme ai colleghi rilasciati stamattina, nel luglio del 2015.

venerdì 26 febbraio 2016

Vorrei averlo scritto io

Credo non sia mai accaduto, in oltre quattro anni di vita de il mio secchiello d'acqua, che un articolo mi inducesse ad affermare che avrei voluto scriverlo io. Accade oggi con l’editoriale di Alberto Negri su Il Sole 24 Ore che potete leggere qui: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-02-26/i-magazzini-anime-e-muri-vergogna-072802.shtml?uuid=ACmiiVcC.
Buona stampa. In realtà l’articolo di Negri non si muove solo nel territorio del giornalismo, ma si inoltra con ottimi risultati in quello della scrittura.

giovedì 25 febbraio 2016

Contro la logica e contro la storia

Il 22 febbraio l’editoriale del Corriere della Sera era firmato da Ernesto Galli della Loggia e si occupava di un argomento senz’altro importante, ossia la necessità che la politica italiana, e in particolare Matteo Renzi che ne è alla guida, si dia, e dia al paese, un quadro culturale di riferimento. Ecco il collegamento: http://www.corriere.it/cultura/16_febbraio_22/egemonia-ha-bisogno-un-idea-necessario-restarle-fedeli-af16a554-d8da-11e5-842d-faa039f37e46.shtml.
Buona  stampa. Dalla quale emerge il divario profondo che esiste tra le esigenze fondamentali di una nazione e la capacità dei politici attuali di soddisfarle in modo adeguato, esercitando in modo effettivo la propria (eventuale) leadership.  

lunedì 22 febbraio 2016

Si vis pacem para bellum?

Non sono più così sicuro che il motto latino sia tuttora valido. Non bastassero le tante zone del mondo in cui si combattono guerre di varia intensità, anche in Asia crescono tensioni che potrebbero generare un conflitto. E si tratta di un'area in cui si sta assistendo a una notevole corsa agli armamenti, oltre che al moltiplicarsi dei motivi di contesa.

domenica 21 febbraio 2016

La sua eredità sarà migliore?

La settimana appena trascorsa ha avuto un andamento relativamente tranquillo sui mercati finanziari.
I principali indici mondiali venerdì 19 si trovavano a un livello più alto rispetto a venerdì 12, pur in presenza di una volatilità ancora elevata. Vediamo un grafico che raffronta l’andamento negli ultimi trenta giorni dei maggiori mercati borsistici. L’ho generato su Bloomberg considerando le borse di Wall Street, Tokyo, Parigi, Londra, Francoforte, Zurigo e Milano.


domenica 14 febbraio 2016

La modestia di Einstein

A true genius admits that he/she knows nothing.
Albert Einstein

Eugenio Scalfari è sicuramente un giornalista di grande rilievo, una figura carismatica che ha impresso il proprio segno su buona parte della storia della stampa italiana del secondo dopoguerra (o, se preferite, dell’ultimo quarto del secolo scorso e dei primi anni di questo).

mercoledì 10 febbraio 2016

Ancora su borse, banche e dintorni

Per provare a capire quello che accade, anche oggi, nelle borse di quasi tutto il mondo è il caso di tornare a un articolo di Morya Longo pubblicato ieri da Il Sole 24 Ore. Il testo non è disponibile sul sito del quotidiano, ma lo potete leggere su pressreader.com: http://pressreader.com/bookmark/VADsxG-sQtbdgUzfSjNgGEegQhIjYvV53Yxu2wuZstc1/.
Buona stampa. Lo spazio, tra l’altro anche ristretto, di un editoriale non è certo sufficiente per illustrare dettagliatamente una situazione complicata e in evoluzione come quella che caratterizza l’avvio di quest’anno. Longo, tuttavia, pone in evidenza alcuni dei fattori che, sicuramente, sono all’origine del brusco calo degli indici mondiali. E non si può non condividere senza riserve l’opinione che la responsabilità di quanto accade va attribuita in larga parte alla politica, le cui carenze si stanno rivelando sempre più gravi un po’ ovunque nel mondo. L’incapacità di affrontare e risolvere i problemi di natura economica, ma non solo quelli, alimenta l’incertezza che, come ho già scritto, fornisce armi agli operatori che, legittimamente, cercano di approfittare di condizioni dalle quali si possono trarre importanti guadagni.

lunedì 8 febbraio 2016

Non cedere all'inganno della memoria

Su Facebook leggo numerosi post nei quali si attribuiscono all’euro molti dei mali del nostro paese. A manifestare simili opinioni non sono soltanto persone che non conosco o politici dei quali ho una cattiva opinione. Tra loro ci sono, purtroppo, anche persone che stimo e che ritengo intelligenti e informate. Ciò mi stupisce e, più ancora, mi preoccupa. Come spesso accade si confondono le cause con gli effetti e si dimenticano aspetti cruciali di una vicenda che si è svolta in un arco temporale lungo e che ha visto coinvolte responsabilità politiche diverse.

domenica 7 febbraio 2016

Chi paga il conto?

Il governo avrebbe dovuto approvare venerdì le disposizioni relative alla cosiddetta bad bank destinata a favorire la cessione, da parte delle banche italiane, del loro pesante fardello di crediti deteriorati. La discussione del provvedimento è stata, però, rinviata. 

giovedì 28 gennaio 2016

Ottobre Rosso


Caccia a Ottobre Rosso (The Hunt for Red October: http://www.imdb.com/title/tt0099810/?ref_=fn_al_tt_2) è, secondo me, uno dei migliori film d’azione della seconda metà del secolo scorso e anche di tutta la storia del cinema.

martedì 26 gennaio 2016

Castello di carte

Non sono certo il solo al quale l’Unione Europea oggi evoca l’immagine di un castello di carte. I miei dettagli sono che il castello è stato spostato su un tavolo all’aperto, esposto alla bora o al maestrale, e che diverse mani si affannano a sfilare quante più carte possibile dalle strutture inferiori. E sono mani sulle quali sono disegnate bandiere di tutte le nazioni appartenenti all’Unione (e anche di paesi che non ne fanno parte, aggiungo). Quello che lascia senza fiato è la determinazione con cui si continua questo gioco autodistruttivo, alla fine del quale, sotto le macerie dell’Europa politica, resterà un’Europa geografica dove riemergeranno i fantasmi del passato, quelli peggiori.

martedì 19 gennaio 2016

Domenica 6 agosto 1978

La spiegazione del titolo la troverete più avanti.
Inizialmente il post avrebbe dovuto intitolarsi La stupidità nella rete, in riferimento al fatto che oggi, nel collegarmi a Facebook verso le due di pomeriggio, ho trovato due condivisioni, con un punto in comune, che hanno suscitato in me reazioni diametralmente opposte. 

lunedì 18 gennaio 2016

Pregiudizi e mistificazioni

Dal 9 gennaio, nella cartella “Bozze”, sono finiti alcuni post che ho deciso di non pubblicare. Giravo sempre attorno al contrasto tra Unione Europea e Italia, quindi finivo per parlare di Renzi, e ho pensato che voi, come me, ne abbiate abbastanza di lui. In tutti i sensi, non soltanto perché ne scrivo io.

sabato 9 gennaio 2016

Il prestigio e l'interesse del Paese? Non interessa certo a loro

Un po’ tutti i quotidiani hanno dato una notizia che dimostra (ma ne avevamo davvero bisogno?) quanto sia basso il livello delle persone (politici, funzionari e manager pubblici e imprenditori) che rappresentano il Paese anche in circostanze quali le missioni all’estero per sviluppare accordi economici. 

martedì 5 gennaio 2016

Da un piazzista all'altro

Il primo argomento di oggi è controverso e io non ho ancora un’opinione definitiva a riguardo. E’ legittimo, come ha fatto Ilaria Cucchi, pubblicare su Facebook la foto di uno dei presunti autori del pestaggio che ha portato alla morte suo fratello? Ripeto, personalmente sono tuttora incerto e fatico a dare una risposta alla domanda. Certo, si tratta di un caso, uno tra i tanti e, forse, non il peggiore, in cui la rete viene usata in maniera da sostituire, ceteris paribus, strumenti che la nostra civiltà ha deciso di non utilizzare più, come, ad esempio, la gogna, perché violano diritti fondamentali della persona. D’altro canto, i diritti della persona sono stati violati in maniera intollerabile da parte di coloro che hanno sottoposto il fratello di Ilaria Cucchi a violenze immotivate e smodate, causandone la morte, e che hanno poi depistato le indagini. Si tratta di persone che avrebbero dovuto proteggere la vita di Stefano Cucchi così come dovrebbero proteggere quella di chiunque: sono persone al servizio dello Stato e devono garantire la sicurezza dei cittadini, tutti i cittadini, anche quelli che possono aver violato la legge, ma non costituiscono un pericolo per l’incolumità di nessuno, salvo, eventualmente, la propria.

domenica 3 gennaio 2016

Mezzo pieno o mezzo vuoto, comunque non è sufficiente



Ovvio che, a seconda della propria posizione, ognuno di noi possa guardare alla situazione italiana considerando il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e, in base a questa valutazione, esprimere un giudizio positivo o negativo rispetto all’azione del governo Renzi.