domenica 29 maggio 2016

Cosa frena la produttività italiana

Due giorni fa The Boston Globe ha dedicato un interessante articolo a un’esperienza imprenditoriale di Donald Trump che, come altre, rivela elementi caratteriali e professionali a mio parere non adatti a chi aspira a reggere le sorti della maggiore potenza planetaria. Ecco il collegamento: http://www.bostonglobe.com/news/politics/2016/05/27/donald-trump-airline-went-from-opulence-air-crash-landing/zEf1Er2Hok2dPTVVmZT6NP/story.html?s_campaign=email_BG_TodaysHeadline&s_campaign=.
Buona stampa. Propensione all’azzardo, attenzione smodata per se stesso e per il soddisfacimento di un ego (forse?) un po’ troppo sviluppato, capacità di sfruttare le debolezze del sistema bancario in maniera molto disinvolta, indifferenza verso la competenza dei collaboratori. Dall’articolo di Matt Viser emergono anche altre caratteristiche non proprio encomiabili, ma mi fermo qui, ce n’è abbastanza. Chissà quanti americani lo avranno letto? Temo non quanti servirebbero per fugare il timore che Trump possa arrivare a occupare lo Studio Ovale. Un rischio che si fa sempre più concreto.
Su Il Sole 24 Ore di oggi, come quasi ogni domenica, c’è un articolo di Luca Ricolfi dedicato al problema della produttività che continua a declinare: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-05-29/produttivita-sonno-durato-20-anni-103704.shtml?uuid=AD4fikR.
Buona stampa. Anche se, in realtà, si tratta di una sintesi di una relazione presentata nel corso di un convegno. E’ un testo molto interessante, che pur nei limiti indicati anche da Ricolfi, offre ottimi spunti di riflessione sulla prolungata crisi della produttività italiana. Ho reperito in rete anche il saggio di Giuseppe Schlitzer citato da Ricolfi. Lo potete leggere e scaricare qui: http://www.biblio.liuc.it/liucpap/pdf/285.pdf. E’ un testo che richiede una certa dimestichezza con le discipline economiche, però (e lo considero encomiabile), mi sembra scritto in maniera chiara e credo sia comprensibile anche a un pubblico più ampio di quello composto dai soli specialisti.
Non posso evitare di domandarmi se Matteo Renzi avrà letto l’articolo di Ricolfi e il saggio di Schlitzer e avrà iniziato a fare qualche riflessione sulla reale capacità della sua azione politica di intervenire sulle cause di natura pubblica che bloccano la produttività del sistema italiano. Credo sia evidente a chiunque quanto urgente sia che, dal lato pubblico, si rimuovano le zavorre che impediscono alla produttività di riprendere a crescere in maniera diffusa e di contribuire a una indispensabile vigorosa ripresa dell’economia, la quale difficilmente si realizzerà grazie alle deboli misure prodotte sin qui dal governo Renzi, soprattutto in considerazione dell’attenuarsi delle condizioni favorevoli sin qui offerte dal quadro internazionale di cui ho già detto altre volte.
Oggi combattiamo i nemici della cultura e della musica con un brano del compositore olandese Wilhelm Van Wassenaer. Si tratta del Concerto Armonico N° 5 in F minor, a lungo attribuito erroneamente a Giovan Battista Pergolesi.


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