lunedì 27 febbraio 2017

I'm no longer a New Yorker

Grazie alla generosità e alla lungimiranza di mio padre ho avuto modo fin da bambino di viaggiare sia in Italia sia all’estero. Avevo quattordici anni quando fui messo a bordo di un volo diretto da Venezia all’aeroporto londinese di Heathrow (era la seconda volta che volavo, la prima da solo). Certo, il personale di Alitalia mi tenne d’occhio e nel grande scalo di destinazione trovai ad accogliermi il responsabile della società italiana che organizzava il soggiorno in famiglie inglesi e i corsi di lingua, tuttavia quel viaggio rappresentò un momento importante nella mia adolescenza. Allora non ne compresi pienamente il valore, tuttavia il ricordo è indelebile e sicuramente associato a una dimostrazione di fiducia (non so quanto meritata) nei miei confronti.

domenica 5 febbraio 2017

Fatti alternativi o balle autentiche?

Ha ragione Sergio Rizzo che, nell’editoriale del Corriere di ieri, sottolineava come il Movimento 5 Stelle si stia rivelando privo di una classe dirigente adeguata. Questo il collegamento all’articolo: http://www.corriere.it/opinioni/17_febbraio_04/serve-classe-dirigente-capace-oltre-che-onesta-5d16d19e-ea3f-11e6-a07b-65e8492406d6.shtml#.
Buona stampa. Con l’eccezione dello psiconano+barba-Mediaset, dei suoi soci e dei suoi cari, a nessun essere dotato di normale intelligenza sfugge quanto sia sconcertante l’immagine del movimento che emerge dalle vicende romane. Anche a non dar peso alla questione (tutt’altro che trascurabile, in verità) della polizza di cui si parla in questi giorni, a me pare cruciale osservare il modo in cui Virginia Raggi ha selezionato i propri collaboratori, buona parte dei quali ha lasciato la barca, volontariamente o involontariamente.

mercoledì 1 febbraio 2017

Impunità

Paolo Mieli, già direttore del Corriere della Sera per molti anni, ha mantenuto sul quotidiano milanese una sorta di rubrica non formalizzata, nel senso che non ha cadenza regolare e neppure un giorno fisso di pubblicazione. L’argomento è la Storia: Mieli prende spunto dalla pubblicazione di un saggio per trattare, con un discreto spazio (circa due pagine), eventi più o meno lontani nel tempo e nello spazio.