giovedì 31 marzo 2016

L'Italia migliore

Riporto un dialogo che ho avuto ieri su Facebook con la mia amica Barbara e che ha preso avvio da un mio commento.
R:“I genitori di Valeria (Solesin) e i genitori di Giulio (Regeni) mi hanno restituito orgoglio di essere italiano”.
B: “Pagato prezzo troppo alto”.
R: “Hai perfettamente ragione, Barbara. I genitori di Valeria e di Giulio hanno pagato un prezzo altissimo, il più devastante dolore che un essere umano possa essere chiamato a sopportare, reso ancor più tremendo per il modo in cui sono stati privati dei figli. Proprio la dimensione del loro dolore, tuttavia, rende ancor più ammirevole il loro comportamento, l'equilibrio e la dignità con cui lo hanno vissuto davanti agli occhi degli italiani, abituati a ben altri atteggiamenti. Il mio orgoglio nasce dalla loro determinazione a offrire, ritengo in modo del tutto spontaneo, un vero esempio per tutti noi”.
B: “Aggiungerei che non a caso i loro figli sono state persone stupende”.
Non ho scritto altro e ho attribuito un deciso “mi piace” alle ultime parole di Barbara.

martedì 29 marzo 2016

Arrendevoli e ondivaghi

Domenica a Lahore un attentatore suicida ha provocato una strage di cristiani, molti dei quali bambini. La posizione, le dimensioni, il possesso di armi atomiche e altro ancora rendono il Pakistan un paese cruciale. 

mercoledì 23 marzo 2016

La vera voce dell'Europa 2

Avevo promesso di proporvi il testo della lettera che ho citato ieri sera. E’ stata resa disponibile da Fahrenheit, quindi copio e incollo. E non c’è davvero nulla da aggiungere. Salvo un GRAZIE a Letizia.

Cari tutti della redazione di Fahrenheit e radiotre in generale,
Un sentitissimo "Grazie" in primo luogo per la completezza, la profondità, lo spirito critico che da sempre dimostrate nella lettura e analisi dei fatti quotidiani. A volte penso che sia grazie a voci come le vostre che possa sopravvivere ancora un pò di umanità e di illuminismo.
Questo è uno di quei giorni in cui si vorrebbe gridare.
Mi chiamo Letizia e sono una studentessa di magistrale in lingue straniere che ormai da tempo studia all'estero , in Germania. Ho vissuto in diverse città negli ultimi anni, città tedesche, francesi e italiane; mi è capitato così di trovarmi nelle più diverse situazioni, conoscere volti nuovi, parole nuove.. tutto questo, nonostante la fatica, è stato per me come la semina di una grande ricchezza culturale e umana che ora si concretizza in una rete di amici e conoscenti internazionale, europea.
Come me, ci sono tanti altri giovani italiani che ormai si concepiscono come "europei", prima di tutto. E' qualcosa, questo sentire, che va costruendosi pian piano, silenziosamente, ma è saldo come una roccia.
Per questo motivo, mi fa male al cuore quando alla radio o sui giornali urto contro la realtà degli ultimi giorni, segnata da episodi di violenza assurda e disumana. Mi fa male al cuore pensare che ci siano persone che si accaniscono ancora contro questo mito sudato che è l'Europa, mito di pace e democrazia dopo due guerre totali di sangue e dogmatismi.
A queste persone che agiscono nella follia più disperata, a questi criminali che uccidono altre persone attraverso le bombe e attraverso la paura, a questi terroristi che rifiutano e disprezzano la libertà, la diversità, la fratellanza fra popoli; a tutti questi io voglio dire che potranno continuare quanto vogliono perchè , tanto, alla fine, sarà quella pianta silente ma robusta a vincere, il rampicante dell'Europa, che con i suoi lunghi rami unisce storie, vite, passati diversi. Sarà questo fiore a sbocciare, in primavera.. solo, forse non lo sappiamo ancora.
Per questo spero che anche per noi giovani europei, come lo è stato qualche anno fa in Medio Oriente, arriverà presto una primavera di consapevolezza e attivismo veri, in cui si arriverà ad andare oltre i particolarismi nazionali,a credere DAVVERO in un un solo "paese", l'Europa- con le sue differenze che sono anche le le sue bellezze.
In questo secondo giorno di primavera, giorno di lutto per le vittime a Bruxelles, per le ragazze italiane morte tragicamente sul bus in Spagna, in questo giorno auguro a tutti di trovare la forza per andare comunque avanti come persone perbene e oneste. Trovare il coraggio di resistere, scegliere di resistere come fecero i nostri nonni contro i nazifascismi.

Grazie dell'attenzione, un caro saluto, a una buona giornata ancora!

Letizia, una fedele ascoltatrice di radio tre.

martedì 22 marzo 2016

La vera voce dell'Europa

Ancora una volta i mezzi di comunicazione di tutto il mondo devono dedicare spazio alla furia omicida dei fanatici criminali che hanno dichiarato guerra alla civiltà prima ancora che all’Europa o all’Occidente.

mercoledì 16 marzo 2016

Diritti dimenticati

Oggi non vi ruberò molto tempo.
Inizio con un breve cenno alle due vicende parallele, ma differenti, relative alla scelta del candidato sindaco di Roma per il centrodestra e di Milano per i 5 Stelle. Quello che sta accadendo rafforza i dubbi, di cui ho già scritto domenica, sul valore attribuito all’opinione popolare dai vertici di entrambi questi raggruppamenti. I meccanismi individuati per selezionare i candidati non potrebbero essere più diversi; il risultato finale, però, non cambia, nel senso che quanto avrebbero voluto i cittadini viene ignorato. 

domenica 13 marzo 2016

La premiata ditta "Sconfitte & Affini"

Il rapporto con la tecnologia non è facile, non tutti i nostri politici hanno la disinvoltura e la dimestichezza con Twitter o Facebook di Matteo Renzi o di Matteo Salvini (o, più probabilmente dei loro assistenti, da noi generosamente remunerati). 

giovedì 10 marzo 2016

martedì 8 marzo 2016

E se poi ci stupisse? Meglio non correre rischi!

Si fatica a trovare un organo d’informazione internazionale che esprima un parere positivo sulla possibilità che Donald Trump sia il candidato dei Repubblicani alla presidenza degli USA. Per quel poco che conta, neppure a me piace l’idea che quel personaggio arrivi anche solo a qualche centinaio di metri dal 1600 di Pennsylvania Avenue.

domenica 6 marzo 2016

Un vaso di coccio

Uno dei temi finanziari, ma non solo, della settimana scorsa è stato l’annuncio della fusione tra il Gruppo L’Espresso di De Benedetti e Itedi, società che controlla La Stampa e Il Secolo XIX° e che appartiene alla famiglia Agnelli e, in misura minore, alla famiglia Perrone.

venerdì 4 marzo 2016

Segreto? Non proprio...

Oggi, non c’è da sorprendersi, molti editoriali sono dedicati alla questione libica, tornata di più pressante attualità per la morte dei due cittadini italiani rapiti, insieme ai colleghi rilasciati stamattina, nel luglio del 2015.