giovedì 28 luglio 2016

31 luglio 2001. Vi dice niente questa data?

La situazione di MPS è ancora incerta, “appesa” a una decisione del SSM della Banca Centrale Europea (https://www.bankingsupervision.europa.eu/home/html/index.en.html) che dovrebbe arrivare a ore. E’ cruciale che venga approvato il piano predisposto dalla banca senese che prevede un complesso succedersi di operazioni strettamente collegate, tutte indispensabili per liberare MPS di gran parte dei crediti deteriorati e rafforzarne il patrimonio.

domenica 24 luglio 2016

Chi paga per le loro parole e per i loro silenzi?

Lo spunto lo prendo da un aggiornamento sulla situazione di MPS.
Il Sole 24 Ore di ieri ha pubblicato un articolo di Luca Davi nel quale si mettono in evidenza le difficoltà tecniche che la banca senese sta incontrando per ottenere che le autorità di vigilanza europee approvino il suo piano di cessione di crediti in sofferenza e lo schema di aumento di capitale. Ecco il collegamento: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-22/vigilanza-bce-fredda-piano-mps-230411.shtml?uuid=ADSLwmw.
Buona stampa. Osservate come, al momento, non ci sia nessun segno che da Francoforte arriverà il nulla osta necessario per mettere in sicurezza Banca MPS. Al contrario, il silenzio delle autorità di vigilanza indurrebbe a pensare che permangano dubbi sul progetto presentato dai vertici della banca italiana.

sabato 23 luglio 2016

Con Faye Dunaway e William Holden davanti agli occhi


Dicromo - Maggio 2016
Acrilico su carta e carta colorata

Il 21 gennaio scorso, ospite di Bruno Vespa a Porta a porta (sì, proprio quella, la più solida motivazione per non pagare il canone della RAI), Matteo Renzi, parlando di Banca Monte dei Paschi di Siena, sostenne che “Oggi la banca è risanata, e investire è un affare. Su Mps si è abbattuta la speculazione ma è un bell'affare, ha attraversato vicissitudini pazzesche ma oggi è risanata, è un bel brand (…)”. In rete è possibile trovare il video di queste parole, ma io preferisco la carta stampata, ecco, dunque, il resoconto che ne fece Il Sole 24 Ore in giorno seguente: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2016-01-22/il-premier-mps-e-risanata-ora-investire-e-affare-073837.shtml?uuid=ACA5HDFC.
Buona stampa. Sempre dal 24 Ore, vi suggerisco la lettura di questo pezzo pubblicato giovedì e firmato da Fabio Pavesi: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-07-21/quell-anomalia-credito-facile-che-ha-deragliato-banca-senese-225100.shtml?uuid=ADJkCGw.
Buona stampa. Tra le affermazioni di Renzi e l’articolo di Pavesi sono trascorsi esattamente sei mesi.

domenica 17 luglio 2016

Un colpo di teatro?

Com’è accaduto quasi sempre in circostanze analoghe, il fallito colpo di stato in Turchia sta offrendo a Erdoğan l’occasione che aspettava per togliersi di torno un bel po’ di personaggi scomodi per il suo regime. Sull’argomento potrete trovare articoli ovunque. Io vi suggerisco questo pezzo da The Guardian: https://www.theguardian.com/world/2016/jul/16/erdogan-reprisals-turkey-attempted-military-coup.
Buona stampa. Il presidente turco, benché democraticamente eletto, usa (e userà ancor più da oggi) metodi non troppo diversi da quelli del suo vicino Assad. Giova ricordare che la libertà di stampa è sostanzialmente sospesa, molti giornalisti sono in galera soltanto per aver espresso legittime critiche verso Erdoğan, alcuni suoi familiari e collaboratori più stretti, l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione è non di rado impedito, l’opposizione non ha modo di manifestare e, se lo fa, viene duramente repressa (per chi non ricordasse gli avvenimenti di Gezi Park: https://en.wikipedia.org/wiki/Gezi_Park_protests), le richieste di autonomia dei curdi sono soffocate duramente.

mercoledì 13 luglio 2016

Una tragedia italiana

Nel 2016 mi pare inaccettabile che si possa morire in un incidente ferroviario. Sembra impossibile che manchino o che possano non funzionare sistemi di sicurezza capaci di impedire tragedie come quella accaduta ieri in Puglia. Una tragedia che non deve essere fraintesa o, peggio, impiegata in maniera strumentale per ripetere logore e infondate valutazioni sulle regioni del Sud italiano. 

sabato 2 luglio 2016

Identità di una banca

Nel maggio scorso, non sorprendentemente, Federico Ghizzoni aveva comunicato la disponibilità a lasciare la carica di consigliere delegato di Unicredit (http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2016-05-24/unicredit-ghizzoni-lascia-si-stringe-successione--233106.shtml?uuid=ADHVfqO&fromSearch), ossia la maggiore banca italiana (anche se le dimensioni devono molto alla rete internazionale, assai presente nei paesi dell’Europa centro-orientale). In base alle sole dimensioni nazionali, Intesa SanPaolo risulta più grande, ma considerata nel suo insieme, Unicredit è superiore, tanto da essere l’unica banca italiana a far parte del gruppo delle G-Sifi (Global Systemically Important Financial Institution, ossia le istituzioni finanziarie sistemiche di rilevanza internazionale), soggette a particolari controlli da parte delle autorità di vigilanza e tenute a rispettare normative più stringenti di quelle in vigore per gli istituti più piccoli.