lunedì 18 gennaio 2016

Pregiudizi e mistificazioni

Dal 9 gennaio, nella cartella “Bozze”, sono finiti alcuni post che ho deciso di non pubblicare. Giravo sempre attorno al contrasto tra Unione Europea e Italia, quindi finivo per parlare di Renzi, e ho pensato che voi, come me, ne abbiate abbastanza di lui. In tutti i sensi, non soltanto perché ne scrivo io.
Torno, però, a parlare di un argomento del quale mi sono già occupato varie volte in passato, ma che è tuttora di attualità, tanto da essere stato il tema di tre articoli che, se già non li avete letti, meritano la vostra attenzione. Si parla di immigrazione.
Cercherò di limitare all’essenziale i commenti. Si tratta di pezzi che vanno letti e meditati. Gli autori sono persone serie e poco inclini a scrivere per compiacere qualcuno, assai più interessate a stimolare la riflessione nei lettori che a prendere parte al berciare in cui, in materia, si producono i politici di tutti i colori.
Cominciamo dal Corriere della Sera con l'editoriale di Ernesto Galli della Loggia di domenica 10 gennaio: http://www.corriere.it/editoriali/16_gennaio_10/immigrrati-migranti-integrare-senza-sensi-colpa-editoriale-63e372c0-b764-11e5-8210-122afbd965bb.shtml#.
Buona stampa. Perché mette correttamente in evidenza le contraddizioni e il velleitarismo di chi affronta il tema dell’integrazione sulla base di ideologie e pregiudizi e non comprende che, più di qualsiasi altro problema, quello dell’accoglienza dei migranti impone di liberarsi da abitudini mentali e da atteggiamenti precostituiti. E stendiamo un velo sul buonismo e sul politicamente corretto di cui, ad esempio, la Signora Boldrini (e certo non è la sola) fa ormai quasi quotidiano sfoggio, in un crescendo di affermazioni che, se non provenissero da una della più importanti cariche della Repubblica Italiana, meriterebbero di essere dimenticate immediatamente (per il bene della Repubblica, dei suoi cittadini, attuali e potenziali, e, credo, anche per quello della Signora).
Il secondo articolo, abbastanza in linea con quello di Galli della Loggia, è apparso ieri su Il Sole 24 Ore a firma di Luca Ricolfi: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2016-01-17/l-immigrazione-e-brusco-risveglio-102800.shtml?uuid=ACE0JtBC&fromSearch.
Buona stampa. Anche Ricolfi sottolinea la necessità di guardare alla questione senza paraocchi, con la volontà di capire e non di affermare principi e convinzioni che, inevitabilmente, appaiono del tutto inadeguati per la dimensione e la complessità del fenomeno.
Chiudiamo con un articolo di Francesco Giavazzi, pubblicato oggi dal Corriere della Sera: http://www.corriere.it/editoriali/16_gennaio_18/i-migranti-logica-tedesca-e6462018-bdaa-11e5-b5c4-6241fae93341.shtml.
Buona stampa. Si tratta di un pezzo che si concentra sulle implicazioni economiche e demografiche dell’immigrazione e mette in evidenza come, gestita in maniera corretta e rigorosa nelle modalità di inserimento, essa possa consentire al paese che accoglie i migranti di assicurarsi migliori prospettive di crescita.
C’è un punto in comune in questi tre articoli? Direi che è persino scontato osservare come, in base a quanto scrivono i tre autori, il modo in cui l’Italia ha affrontato e affronta la questione è sbagliato, l’unico aspetto positivo essendo quello della generosità e dell’altruismo con cui cerchiamo di salvare vite umane e di dar loro la prima assistenza. Da quel momento in poi, purtroppo, facciamo tutto nel modo peggiore. E la responsabilità di questo non ricade certo sulla grande maggioranza dei cittadini. I colpevoli si trovano nelle sedi governative e nei municipi.
Contro di nemici della cultura e della musica, contro i criminali che giorno dopo giorno perseguitano l’umanità sulla base delle loro sordide convinzioni, oggi ci affidiamo alla tromba di Miles Davis. Da un album bellissimo, Sketches of Spain, ascoltiamo Solea, lungo e intenso, in cui Davis offre una straordinaria prova delle sue doti.


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