domenica 28 agosto 2016

Sciacalli, iene e avvoltoi

Gli sciacalli godono di pessima fama tra noi umani, tanto che accostiamo a questi animali alcuni dei nostri peggiori esponenti, ad esempio coloro che cercano di trarre vantaggio da una tragedia come un terremoto e che vanno a rubare nelle case abbandonate.
Nel nostro immaginario collettivo gli sciacalli sono in compagnia delle iene e degli avvoltoi, essi pure animali che, per nutrirsi, traggono vantaggio dal lavoro degli altri predatori.
Nel loro agire, gli umani che si ispirano a sciacalli, iene e avvoltoi non si limitano solo a depredare le case delle vittime dei terremoti. Ci sono innumerevoli modi per trarre profitto dalle disgrazie altrui, anche solo cercando di ottenere un po’ di attenzione dai mezzi di comunicazione in un momento nel quale si presume di ottenerne un certo particolare vantaggio.
Cronaca. Mi pongo alcune domande di fronte a questa notizia. Siamo sicuri che il sindaco di Napoli non abbia di meglio da fare che preoccuparsi di questi argomenti? Se davvero ha a cuore l’immagine della sua città non dovrebbe dedicare attenzione a fatti senz’altro assai più gravi, che si svolgono nelle strade partenopee con una certa frequenza? Il citrullo sciacallo di Amatrice ha davvero un così drammatico impatto sulla percezione di Napoli dei potenziali turisti stranieri e italiani? Quanti di costoro rinunceranno a un soggiorno a Napoli per non visitare la città natale del citrullo sciacallo? Quanti, invece, preferiscono evitarla per non trovarsi in mezzo ad uno dei regolamenti di conti che insanguinano le strade partenopee di tanto in tanto o per non essere vittima della microcriminalità? E, infine, ammesso che la corte accetti la costituzione del comune come parte civile e si giunga a una condanna del citrullo sciacallo, costui con cosa pagherà? Il comune intende rivalersi sui beni (probabilmente inesistenti) di costui? 
Mi sembra di poter dire che la decisione di De Magistris abbia poco o nulla a che fare con la ricerca di un ristoro per le eventuali conseguenze negative del fatto che il primo sciacallo del terremoto del 24 agosto fosse un napoletano.  
Mi sembra di poter dire che tale decisione abbia molto a che fare, invece, con il desiderio di De Magistris di procurarsi qualche istante di attenzione da parte dei mezzi di comunicazione.
L’importante è apparire. L’importante è che qualcuno riprenda e diffonda le parole o le decisioni (anche le più stravaganti). Tanto ben pochi si sogneranno di chiedere conto di quelle parole e di quelle decisioni. Tutti, in particolare i giornalisti, si dimenticheranno o faranno finta di dimenticarsi. E il politico la farà franca.
Non esiste altro paese al mondo dove sia possibile sfuggire alle proprie responsabilità come accade in Italia. Non esiste paese al mondo dove i politici possano impunemente mentire ai cittadini o prendere impegni che non manterranno o, peggio, procurare danni gravi alle istituzioni che guidano pro tempore (come i presidenti delle regioni, i sindaci e i burocrati di cui si parlava nell’ultimo post).
Vi offro, anche oggi, un piccolo esempio della distanza che separa la nostra classe politica (grazie agli innumerevoli privilegi che si è concessa e che difende compatta) da quella delle altre nazioni avanzate. Il Corriere della Sera presenta David Cameron ritratto come, ben difficilmente, ci accadrà di vedere un politico italiano, anche di modesto livello: http://www.corriere.it/esteri/16_agosto_27/cameron-polverefish-and-chips-muretto-6e4e0580-6c14-11e6-b596-7d930840a380.shtml.
Buona stampa. I privilegi, in Italia, non si perdono quando si lascia la carica pubblica. Sono a vita e qualche volta persino reversibili…


P.S. Ho scritto questo testo ieri. Oggi, sul Corriere, anche Aldo Grasso, sia pure in termini un po’ diversi, si occupa dello sciacallaggio: http://www.corriere.it/cronache/16_agosto_28/terremoto-l-assedio-sciacalli-le-rovine-rete-0ce993e8-6ce3-11e6-baa8-f780dada92e5.shtml.
Buona stampa.

Nessun commento:

Posta un commento