lunedì 17 ottobre 2016

Le tasse non sono bellissime, ma...

Gli editoriali di Angelo Panebianco, in generale, mi sembrano piuttosto convincenti. Quello di oggi (http://www.corriere.it/opinioni/16_ottobre_17/illusione-salvare-confini-03798f2c-93ce-11e6-b6f7-636834b27d39.shtml#), però, mi convince poco. Non esprimo un giudizio, perché in sé l’articolo è ben scritto e sostiene tesi condivisibili, cui, tuttavia, pare mancare la componente del realismo (che, per onestà, anche Panebianco ammette in parte). Pensare di ridisegnare i confini di un bel pezzo di Medio Oriente e di Nord Africa in base ad accordi tra grandi potenze e potenze regionali, francamente, mi sembra azzardato.
Non c’è dubbio che il quadro geopolitico disegnato circa un secolo fa non si possa più ripristinare. Mi sembra dubbio che si riesca, anche tra qualche mese o tra qualche anno, a mettere seduti attorno a un tavolo Stati Uniti, Russia, Iran, Arabia Saudita, Turchia e gli altri paesi dell’area, insieme ai rappresentanti di comunità etniche o religiose che, più o meno legittimamente, potrebbero aspirare ad avere una propria nazione. Mi auguro di essere smentito.
Riprendo il tema della legge di bilancio approvata dal governo.
Il primo punto è che, secondo diversi giornali, le prime reazioni a Bruxelles parrebbero piuttosto fredde. Vi propongo il pezzo de La Stampa: http://www.lastampa.it/2016/10/17/economia/non-sono-i-numeri-che-aspettavamo-riparte-il-duello-sul-deficit-con-leuropa-gIMRqKu9gPhHvPCAHUkjnL/pagina.html.
Cronaca. Però intrigante, perché lascia capire quanto vi sia di azzardato nell’atteggiamento di Renzi, il quale sta giocando una partita pericolosa per l’Italia, non per la sua sopravvivenza politica.
Il secondo punto riguarda Equitalia e le sue cartelle e la seconda puntata della cosiddetta voluntary disclosure. Renzi può cinguettare fino a sgolarsi, ma non c’è ombra di dubbio che in queste misure sia lecito individuare l’ennesima riproposizione, sotto altra forma, dei condoni che da oltre due decenni hanno reso addirittura ridicola la questione fiscale nel nostro paese e della logica di cui i condoni sono espressione.
Intendiamoci, le misure su Equitalia e voluntary non sono ancora state approvate e potrebbero essere eliminate, però il solo fatto che siano state introdotte nella bozza di legge di bilancio la dice lunga sul modo in cui viene tutt’oggi considerata l’evasione fiscale anche a livello di massime istituzioni politiche e amministrative.
Chi non ha alcuna possibilità di evadere si sentirà, per l’ennesima volta, beffato e penserà, giustamente, che lo stato italiano favorisca chi si sottrae al dovere di sostenere la spesa pubblica in maniera proporzionale alle proprie disponibilità (Art. 53, comma 1 della Costituzione, credo non preso in considerazione dalla Ministra Boschi nella “riforma” che porta il suo nome).
Chiunque, poi, dovrebbe preoccuparsi di varie misure che, nel tempo, potrebbero aver favorito il riciclaggio di somme provenienti da attività illecite. Apparentemente, il rischio è presente anche nei provvedimenti che il governo Renzi intenderebbe approvare, come segnala questo pezzo di Federico Fubini sul Corriere: http://www.corriere.it/economia/16_ottobre_16/condoni-stretta-imprese-doppio-binario-fisco-750f382c-93dc-11e6-b6f7-636834b27d39.shtml.
Buona stampa.
Sollevando lo sguardo dalla realtà italiana e allargando la visuale anche ad altri paesi, si scopre che il tema fiscale ha grande rilievo sulla stampa un po’ ovunque, per ragioni che vanno dalla decisione della Commissione europea di sanzionare Apple alle dichiarazioni di Donald Trump. La questione è, dunque, di attualità in molte nazioni, ma come ho detto altre volte, considero il proverbio “mal comune, mezzo gaudio” una grossolana sciocchezza. E questo articolo da The Guardian aiuta a capire la complessità e le implicazioni della materia: https://www.theguardian.com/world/2016/oct/16/taxes-panama-papers-trump-tax-havens.
Buona stampa. Se si va avanti di questo passo, la legalità sarà merce rara in gran parte del mondo. Immaginare un evasore fiscale dichiarato alla Casa Bianca, francamente, non mi piace affatto.

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