domenica 1 febbraio 2015

Buone e cattive cause


Oggi prendiamo avvio in modo un po’ diverso dal solito. Cominciamo, infatti, con un video realizzato in Svezia per far conoscere il lavoro svolto dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) in Siria: http://sverigeforunhcr.se/blogg/googlar-bilder-pa-syrien.
Un messaggio molto efficace, che dovrebbe farci ricordare con quanta ipocrisia i politici occidentali abbiano trattato la questione della guerra civile in Siria. Sarà perché tutto accade abbastanza lontano dai pozzi di petrolio oppure perché non vogliamo disturbare qualcuno che sta lì accanto, vai a capire…
Tornando in Italia, vi segnalo il blog Riparte il Futuro che mette in evidenza la necessità di rivedere la legislazione italiana in materia di prescrizione e offre la possibilità di firmare una petizione perché ciò accada: http://www.riparteilfuturo.it/blog/in-evidenza/casi-prescrizione/?utm_source=email&utm_medium=casi+prescrizione+2&utm_campaign=prescrizione. Per quel che conta, io ho firmato.
A mio parere, anche in questo caso il messaggio viene trasmesso molto bene, quanto al fatto che segua qualcosa, beh… difficile essere ottimisti. Come esserlo con un Presidente del Consiglio che non si fa problemi a reclamare la paternità della famosa norma sulle frodi fiscali rese lecite fino alla soglia del 3%. Oddio, visto che la cosa premeva soprattutto a qualcuno e che quel qualcuno oggi è irritato con Renzi, magari quest’ultimo ritirerà la manina e anche quella disposizione vergognosa, però…
In realtà, non credo affatto che il tizio decrepito terrà il broncio a lungo. La sua unica missione sulla Terra è, in tutti i sensi e in tutte le sedi, farsi i propri affari e, quindi, si riconcilierà presto con il Presidente del Consiglio, così da mantenere aperta la possibilità di ottenere ciò che più gli importa: liberarsi in qualsiasi modo dei propri guai passati, presenti e, perché no?, anche futuri con la Giustizia. E fare in modo che le sue aziende prosperino.
Meglio ascoltare qualcosa, quindi torniamo a Skylark. La prima versione di oggi è quella dei Jazz Messengers guidati da Art Blakey, un gruppo fondamentale nella storia del jazz, tanto da poter essere considerato una sorta di scuola nella quale sono passati alcuni dei più celebrati esponenti della mia musica prediletta (http://en.wikipedia.org/wiki/The_Jazz_Messengers). Oltre al fondatore e leader, alla batteria, in questa esecuzione del 1963, ad esempio, sono presenti: Wayne Shorter al sax tenore, Freddie Hubbard alla tromba, Curtis Fuller al trombone, Cedar Walton al piano e Reggie Workman al basso. Raro ascoltare insieme tanti formidabili musicisti. 


Seconda versione odierna è quella di un altro straordinario jazzista: Dexter Gordon. L'incisione è dal vivo e risale al 1982.


Finiamo con un'altra interpretazione registrata live, una versione eseguita nel 1990 al Festival di Newport dalla Count Basie Orchestra. Anche questa formazione è stata una fucina di formidabili talenti.



E per oggi ci fermiamo qui.

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