domenica 22 febbraio 2015

Ancora e sempre dalla parte della musica


Oggi ci occupiamo soltanto della battaglia dalla parte della musica. Andremo di qua e di là con diversi ascolti, ancora non so bene quanti, lo scoprirete insieme a me…
Il primo ascolto arriva da lontano e non è per niente casuale. Si tratta del Corale dalla Passione Secondo San Matteo di Johann Sebastian Bach.


In alternativa a questa prima esecuzione, di cui purtroppo YouTube non offre alcun riferimento, vi propongo quella diretta da Toscanini, credo con la NBC Simphony Orchestra. Dovete avere un po' di pazienza perché la musica è preceduta da una breve introduzione parlata (se volete saltarla, dovete avanzare il filmato di 1' e 30" circa).


Un rapidissimo balzo in avanti nel tempo e nei generi, ci portiamo al 1973 con i Genesis, senz'altro uno dei gruppi inglesi di maggior successo. Il brano, abbastanza lungo, che ho scelto è Firth of Fifth tratto dall'album Selling England by The Pound, uno dei loro più fortunati.


Un altro cambio di genere abbastanza deciso... Veniamo a due musicisti di diversa cultura, Ballaké Sissoko (di cui vi ho già parlato, ma per chi avesse scordato: http://en.wikipedia.org/wiki/Ballak%C3%A9_Sissoko) e Ludovico Einaudi, che hanno prodotto un album bellissimo, Diario Mali, da cui vi faccio ascoltare Chanson d'Amour.


Non posso evitare di dedicare un po' di spazio al mio prediletto jazz, che pure non mi impedisce di amare tutte le musiche, soprattutto quella che mi piacciono...
E ascoltiamo un grande (che ho, direi inevitabilmente, scelto come primo brano inserito nel mio profilo Facebook) Keith Jarrett da un meraviglio album doppio del 1989, Tribute. Il brano, di una straordinaria vitalità, s'intitola U Dance.


Per chiudere non posso fare a meno di proporvi la versione italiana di una meravigliosa canzone francese contro la guerra, Le Deserteur, scritta da Boris Vian (http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=1&lang=it#lyrics_song). La ascoltiamo cantata da Ivano Fossati nella versione di Giorgio Calabrese.





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