sabato 22 settembre 2012

Ridere? Forse, ma a denti tanto stretti da far male


Mi sembra interessante, per vedere come procede la vicenda della Regione Lazio, considerare la valutazione che ne dà il principale organo di stampa, seppure ufficioso, del Pdl, ossia il partito maggiormente coinvolto nella storia dei fondi usati per scopi non propriamente istituzionali…
Oggi c’è un articolo di Adalberto Signore che, pur sforzandosi di dipingere un quadro meno fosco di quello che dipingono gli altri quotidiani, finisce inevitabilmente per rivelare in base a quali valutazioni il vero leader del partito, che non è Alfano, assuma decisioni in questo momento. Il pezzo lo trovate a questo indirizzo: http://www.ilgiornale.it/news/interni/cav-teme-leffetto-domino-altre-inchieste-lazio-839586.html.
Stampa così e così. Soprattutto perché, nelle mie convinzioni un po’ datate, la stampa deve preoccuparsi di informare il lettore, non di proteggere l’orticello elettorale di qualcuno, poco importa che sia il Pdl, il Pd o qualsiasi altro partito, o, peggio ancora, di servire da strumento nella battaglia politica che, spesso, in Italia si gioca in maniera non proprio corretta.
Uscendo dalla cronaca e volendo ricordare come e perché alle Regioni si sono attribuiti certi poteri e certe capacità di spesa, potete leggere l’editoriale del Corriere della Sera, firmato di Michele Ainis (http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_22/pachidermi-delle-regioni-ainis_7b6a31c0-047c-11e2-ab71-c3ed46be5e0b.shtml).
Buona stampa. Dalla lettura della quale, purtroppo, emerge con chiarezza quanto sarà difficile, in assenza di un processo vero di rinnovamento dell’attuale classe politica (e Ainis, giustamente, ci ricorda che sarà ben difficile) poter cambiare il sistema nato dalla riforma della Costituzione del 2001.
Naturalmente, se pensate che io sia pessimista, avete senz’altro ragione. Noi abbiamo la migliore classe politica del mondo, la più attiva, quella che si dedica con la più devota dedizione al proprio alto compito. A riprova di questo, ecco il Buongiorno di Massimo Gramellini di ieri (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1256).
Buona stampa.
E vi spedisco a leggere anche quello dell’altro ieri perché ne vale la pena e non è che l’argomento sia fuori tema, anzi:
Ri-Buona stampa.
Gramellini è indubbiamente bravo e sa pungere con ironia e acume, ma per ridere, anche se dovremmo piangere, basta leggere le trascrizioni di alcune frasi pronunciate da persone coinvolte nello scandalo laziale. Le trovate su Libero:
Buona stampa.

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