sabato 13 ottobre 2012

Un prezioso tramonto


Che cosa non farei per un po’ di spazio nei giornali e in televisione?
Non me lo chiedo io, ovviamente. Alludo ad altri.
Ovunque si parla di questa storia avvenuta in provincia di Padova, assai sgradevole, del bambino portato via da scuola dalla Polizia, poi arriva Alessandra Mussolini che vuole incontrarlo. Naturalmente lo fa con la discrezione e l’eleganza che le sono proprie. E, ciononostante e purtroppo, la notizia viene data. Quanto varrà in termini di voti? Confido nell’intelligenza degli elettori che vedranno il palese e volgare opportunismo della potenziale ri-eleggenda. A nessuno viene in mente di grigliare per una decina di minuti i politici che fanno uso manifestamente strumentale di vicende di cronaca? Ok, ho esagerato. Grigliamoli per cinque minuti.
Se volete leggere altro su questo (il che vuol dire che non vi fidate di me!), fate un po’ di fatica. Io alla Mussolini ho già dato anche troppo spazio. Cercate voi.
Parliamo di argomenti seri, o quasi. Il Topo Grigio, che evidentemente funziona solo se opportunamente alimentato di elettricità, sta per afflosciarsi: la Lega ha deciso di staccare la spina. Ridiamoci su e speriamo ci sia presto un Presidente della Lombardia che, oltre al rispetto per i cittadini e il concetto più ampio di legalità (essenziale e, a questo punto, prevalente su ogni altra cosa), abbia anche un po’ di dignità cromatica. Credo che Formigoni non sarà rimpianto.
Su tutto ciò (ossia la patetica pochezza della classe politica anche “importante”), e non possiamo che essergliene profondamente grati, si erge la figura di un signore, anzi di un SIGNORE, ultraottantenne che, ostinatamente, si preoccupa della dignità nazionale e del futuro del Paese.
Il richiamo di Napolitano al Parlamento è ben spiegato da Massimo Franco nell’editoriale del Corriere della Sera di oggi: http://www.corriere.it/editoriali/12_ottobre_13/franco-errori-da-non-ripetere_eed208d2-14f7-11e2-adc6-ff8054e34060.shtml.
Buona stampa.
Ci sono ombre anche nelle ore più calde nel cuore dell’estate. Giorgio Napolitano ha vissuto la sua estate da uomo di partito, negli anni più bui dei regimi comunisti al potere nell’Europa dell’est, e sono certo che capiate di cosa parlo. Nel suo tramonto autunnale non vedo ombre, ma limpida luce. Grazie, Signor Presidente.

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