sabato 27 ottobre 2012

Cani da guardia


Guarda un po’! La notizia del giorno di ieri, che aveva fagocitato la notizia del giorno precedente, è stata fagocitata dalla notizia del giorno di oggi. Insomma: Berlusconi è sempre in politica, anche se non è chiaro in che ruolo. Di certo c’è solo che è un po’ più condannato.
Affido all’articolo scritto il 25 Ottobre da Massimo Gramellini il compito di sintetizzare, come lui sa far assai bene, la parabola, forse conclusa o forse no, del politico Silvio Berlusconi: http://www.lastampa.it/2012/10/25/cultura/opinioni/buongiorno/l-ultimo-discorso-del-centravanti-che-scelse-la-panchina-klybsAFntiiiPuYkq7zvaN/pagina.html.
Buona stampa.
E, come giusto riconoscimento all’inventiva e alla simpatia di Gramellini, vi suggerisco anche la lettura del Buongiorno di ieri, che non è poi così estraneo al tema: http://www.lastampa.it/2012/10/26/cultura/opinioni/buongiorno/ultima-fermata-dallas-CgTBZsl054RsjBjOSjQIWJ/pagina.html
Buona stampa. E con questo, per quel che mi riguarda, non intendo perdere altro tempo con l’ennesimo tira e molla berlusconiano e con le sparate contro la giustizia, il cui antico e indiscutibile malfunzionamento ha tratto nuova linfa da numerose pessime leggi emanate dai diversi Governi presieduti da Berlusconi.
Veniamo a temi più importanti, anzi a un tema cruciale sul quale ho più volte attirato la vostra attenzione: l’origine delle maggiori resistenze al rinnovamento del nostro paese.
Con un editoriale impeccabile, Angelo Panebianco ritorna sull’argomento, già trattato in passato, e lo affronta con un piglio deciso e senza mezze misure. Questo il link: http://www.corriere.it/editoriali/12_ottobre_27/vacui-riformatori-veri-resistenti-panebianco_1a405830-1ff6-11e2-9aa4-ea03c1b31ec9.shtml.
Buona stampa. Leggendo questo articolo davvero ottimo, ho riflettuto ancora una volta su come il blocco politico-amministrativo-giudiziario di cui parla Panebianco (la cui principale ossatura è, necessariamente, la burocrazia pubblica) abbia potuto consolidarsi sino a diventare un potere così pervasivo e formidabile da apparire addirittura invincibile.
E, come ogni altra volta, mi sono convinto che il blocco politico-amministrativo-giudiziario è diventato quel che è grazie alla mediocrità della classe politica, il cui progressivo scadimento (iniziato oltre vent’anni fa) ha comportato che individui privi di adeguata cultura ed esperienza arrivassero a occupare posizioni di grande rilievo, per le quali erano del tutto inadeguati. Questi personaggi poco o nulla competenti, soddisfatti per la meta raggiunta e preoccupati soltanto di godersi il potere e la visibilità offerti dalla carica, non hanno saputo far altro che delegare quasi completamente i loro compiti a burocrati di vario livello (Consiglieri di Stato o Ambasciatori piuttosto che Segretari Comunali o funzionari statali periferici). Il risultato è sotto gli occhi di tutti noi. Giorno dopo giorno, quelli che Panebianco chiama i cani da guardia immiseriscono il nostro futuro, sia quello di noi diversamente giovani (come ci chiama Gramellini) sia quello dei giovani veri.
E con quel che si sente dire dai politici in questi giorni c’è da non farsi illusioni sulla reale capacità di capire e condividere l’ovvia verità affermata da Mario Monti, ossia che l’Italia ha bisogno di riforme radicali.
Di Berlusconi abbiamo già parlato. I suoi problemi sono diversi dai nostri sin dal 1994… Temo, tuttavia, che i nemici del cambiamento, i maledetti cani da guardia, siano più numerosi nel campo di Bersani, se non altro perché buona parte della linfa del Pd viene proprio dalla burocrazia pubblica. E, vista l’ora, evito di parlare della questione della segretaria…

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