domenica 14 ottobre 2012

E' qui la festa? Sì


E così, dopo Bossi, Maroni ha pensionato anche Formigoni. In realtà, a quanto pare, il Segretario della Lega avrebbe preferito tenerlo al Pirellone ancora per un po’, ma non tutti nel partito la pensavano come lui, anzi.
Se volete approfondire il tema, molti quotidiani vi offrono la cronaca delle proteste della base che, alla fine, hanno spinto Maroni a rimangiarsi l’accordo siglato con lo stesso Formigoni e Alfano. Quest’ultimo, per la verità, ha fatto altrettanto. Quindi è possibile ipotizzare che, in realtà, sia Maroni che Alfano ne avessero ormai abbastanza di Formigoni, ma, essendo di buon cuore, è mancato loro il coraggio per dirglielo… Lasciamo perdere. L’importante è che, finalmente, quel tronfio monumento all’egocentrismo e all’autoreferenzialità sia costretto a togliersi di torno. Lui con tutto il suo grottesco guardaroba da narcisetto attempato.
Più interessante, sempre riguardo alla fine del (troppo) lungo periodo trascorso da Formigoni alla guida della Lombardia, leggere due valutazioni su questa esperienza (necessariamente parziali visto che, per la Storia, dovremo aspettare) pubblicate dal Corriere di oggi: Antonio Polito dal punto di vista politico e Luigi Ferrarella dal punto di vista giuridico, con un’interessante lettura che interpreta le vicende lombarde alla luce dei buchi che si stanno scavando nella legge anticorruzione. Purtroppo l’articolo di Polito non è ancora disponibile, ma spero lo sarà in seguito; potete leggere quello di Ferrarella qui: http://www.corriere.it/politica/12_ottobre_14/20121014NAZ34_NAZ01_20_09162886-15c0-11e2-9913-5894dabaa4c4.shtml.
Buona stampa. Per entrambi, fidatevi di me.
Vorrei anche potervi dare il link alla striscia di Stefano Disegni sul MisFatto, l’inserto satirico del Fatto Quotidiano odierno, ma anche questa non è ancora disponibile on line. Se lo sarà nei prossimi giorni, ve la segnalerò senz’altro perché riprende un tema che io ho affrontato ieri e, come sapete, quando si tratta di gratificare la mia vanità non mi tiro certo indietro.
Prima di chiudere con un po’ di musica, Gramellini su Tremonti, qualche giorno fa: http://www.lastampa.it/2012/10/06/cultura/opinioni/buongiorno/giulio-senza-cesare-leB4nWNoJrDXnxTzMRM0bK/pagina.html.
Buona stampa. Gramellini è una garanzia. Difficile che sbagli un Buongiorno. Aggiungerò, tuttavia, per non sembrare sempre generoso di complimenti, che ironizzare su Tremonti non è poi così difficile: le munizioni per sparargli contro le porta lui.
E passiamo alla musica. Sono così profondamente addolorato dalla fine della carriera di “Governatore” della Lombardia di Formigoni che, dopo attenta riflessione, ho scelto un brano di Lionel Richie, voce dei Commodores, eccellente gruppo della Motown negli anni 70 e 80. Il pezzo scelto, però, è da un album di Richie solista. Il brano s’intitola All Night Long. E non servono certo i fazzoletti, ma uno spazio per scatenarsi. Evviva! Il mio omonimo peggiore se ne sta andando.




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