venerdì 20 luglio 2012

Ubi maior minor cessat


Da qualche mese il Sole 24 Ore offre la possibilità di acquistare dei piccoli volumi di racconti o romanzi brevi di scrittori italiani e stranieri (escono la domenica, però penso si possano comperare anche successivamente).
In questi giorni sto leggendo “Un altro mare” di Claudio Magris. Un romanzo breve, non sempre scorrevole, ma interessante, tra l'altro, per come ricostruisce le vicende di alcuni giovani amici goriziani negli anni a cavallo della Prima Guerra mondiale e del disfacimento dell’Impero Asburgico. Vale la pena di leggerlo.
Mi servo di una citazione dal lavoro di Magris per introdurre l’articolo che vi suggerisco in questo post.
“… amare vuol dire ascoltare, e leggere vale più di scrivere; se proprio si vuole prendere la penna, (…), lasciar stare l’esibizione personale e porsi al servizio di parole grandi.”
Ecco, io non traduco (l’ho fatto molto raramente per voi), ma consiglio la lettura di articoli che, prevalentemente, meritano di essere letti perché sono di qualità, sia nel contenuto che nella forma.
Forse sostituirò, o affiancherò, la frase di Magris a quella di De Sanctis perché la condivido pienamente.
Quanto al pezzo da leggere è tratto dall’Economist: http://www.economist.com/node/21559371.
Buona stampa.
Io non potrei neppure farmi sfiorare dall’idea di saper esporre così bene i fatti e spiegare con simile chiarezza il pericolo che ha davanti il nostro paese. Mi dispiace solo di non poter indicare chi è l'autore o chi sono gli autori.

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