sabato 20 giugno 2015

Servono soluzioni, non muri


Due giorni fa è stato pubblicato il Rapporto Global Trends 2014 dell’Alto Commissariato dell’ONU per i Rifugiati, in cui vengono presentati i dati relativi al fenomeno della migrazione. Io non ho ancora visto la documentazione, ma, per avere un’idea delle dimensioni del problema, è sufficiente la nota introduttiva in italiano che trovate qui: https://www.unhcr.it/news/rapporto-global-trends-2014-dellunhcr-quasi-60-milioni-le-persone-costrette-a-fuggire-dalle-loro-case-in-tutto-il-mondo.
Tutta la documentazione, invece, potete scaricarla qui (anche se, in realtà, io ho avuto qualche problema tecnico e il download del rapporto in inglese, provato più volte, non è riuscito): http://www.unhcr.org/2014trends/#_ga=1.1175985.189108171.1434805349.
Che cosa si può dire di fronte alle dimensioni dei flussi migratori e al numero delle nazioni da cui si originano? Per come vanno le cose, riesco a dire soltanto questo: il fenomeno è senz’altro troppo grande per le capacità intellettive dei politici europei, sia considerati collettivamente sia, a maggior ragione, considerati individualmente. In particolare quelli che s’illudono di poter “chiudere fuori dalla porta” il problema.
Riprendo due considerazioni particolarmente significative di António Guterres, Alto Commissario dell’ONU. Prima frase: "È terrificante che da un lato coloro che fanno scoppiare i conflitti risultano sempre più impuniti, e dall’altro sembra esserci apparentemente una totale incapacità da parte della comunità internazionale a lavorare insieme per fermare le guerre e costruire e mantenere la pace."
Chissà cosa ne pensa Bernard-Henry Lévy, illustre filosofo francese (in realtà, francese lo è senz’altro, illustre e filosofo non so) che tanto si è speso per favorire il disfacimento di alcuni dei Paesi da cui fuggono milioni di persone?
Seconda osservazione di Guterres: "In un'era di esodi forzati di massa senza precedenti, abbiamo bisogno di una risposta umanitaria senza precedenti e di un rinnovato impegno globale in favore della tolleranza e della protezione delle persone in fuga da conflitti e persecuzioni".
Per chiudere sul tema, vi suggerisco la lettura di un articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore il 18 scorso e scritto da Vittorio Emanuele Parsi: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-06-18/l-unica-via-e-realizzare-subito-campi-accoglienza-082859.shtml?uuid=AC7HCiC.
Buona stampa. Non c’è dubbio che l’Italia debba affrontare la questione in maniera più organizzata. Non può bastare l’indiscutibile e straordinaria generosità con cui ci siamo prodigati, soprattutto al Sud, per accogliere le migliaia di persone che le nostre navi, non solo militari, hanno salvato.
Cambiando argomento, vi segnalo il collegamento al sito del Vaticano dove è possibile scaricare l’enciclica Laudato si di Papa Francesco: http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20150524_enciclica-laudato-si.html.
Si tratta di un testo corposo (85 pagine), alla cui lettura mi dedicherò con la necessaria calma. Anticipo, tuttavia, il commento del New York Times di qualche giorno fa, positivo come gran parte di quelli che ho letto: http://www.nytimes.com/2015/06/19/world/europe/pope-francis-in-sweeping-encyclical-calls-for-swift-action-on-climate-change.html?emc=edit_na_20150618&nlid=5489090&ref=cta&_r=0.
Buona stampa.
A proposito di Papa Francesco, immagino che voi tre abbiate avuto modo di sapere che Salvini, il mitico Felpo, ha pensato bene di contestarlo con asprezza in materia di accoglienza dei migranti. Non mi sono stupito: il Felpo si esprime con parole generalmente non collegate logicamente tra loro e prevalentemente offensive, mai intese a prospettare realistiche soluzioni di problemi. Lo ammetto: lui era senz'altro uno dei politici europei che mi ha ispirato le considerazioni fatte prima.
Della polemica di Salvini con il Papa si è occupata, sempre giovedì su Il Sole 24 Ore, Lina Palmerini, che ha scelto un punto di vista che mi sembra importante. Ecco il suo articolo: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-06-18/il-salvini-anti-papa-aiuto-renzi-e-resa-prematura-forza-italia-083109.shtml?uuid=AC2zSiC&fromSearch.
Buona stampa. Alla quale non intendo certo aggiungere nulla.
Nella guerra in difesa della musica oggi torniamo alla classica e, in particolare, a un grande del Settecento italiano, Pergolesi, cui la morte in giovane età ha probabilmente impedito di esprimere compiutamente le doti di compositore (http://www.treccani.it/enciclopedia/giovan-battista-pergolesi/).
Ascoltiamo il Concerto per violino, archi e basso continuo in Si bemolle maggiore. 








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