lunedì 15 giugno 2015

Dove va veramente la nave?


Ieri sera, mentre iniziavano i conteggi delle schede per i ballottaggi nei comuni in cui si votava, leggevo questo editoriale di Luca Ricolfi su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-06-14/a-che-punto-sono-riforme-che-contano-143612.shtml?uuid=AC7ojb&fromSearch.
Buona stampa. Ricolfi ha perfettamente ragione: nonostante tutti i suoi cinguettii, Renzi è assai lontano dall’aver agito realmente sui mali del Paese, sulle condizioni che maggiormente incidono sulla qualità della vita dei cittadini e delle imprese. Il verso non è affatto cambiato e il passare del tempo, come dimostrano i risultati elettorali, esaspera i problemi e il distacco degli italiani dalla politica.
E, a questo punto, comincio a sospettare che Renzi sia assai meno scaltro di come l’hanno dipinto molti quotidiani da quando è entrato trionfalmente (per lui) a Palazzo Chigi.
Di che cosa si preoccupa Renzi mentre l’economia langue, le tasse soffocano persone e aziende, gli adempimenti logorano chiunque svolga anche una semplicissima attività e all’orizzonte si profilano le avvisaglie dei nuovi balzelli prodotti dalle clausole di salvaguardia?
Ad esempio, della sostituzione di Bassanini e Gorno Tempini alla guida della Cassa Depositi e Prestiti, così da poterne influenzare l’agire con maggiore tranquillità, sgomberando, perché no?, il campo da quelle norme dello statuto che impediscono investimenti in perdita e che, quindi, evitano la trasformazione della CDP in nell’erede delle non rimpiante partecipazioni statali.
Non proprio una partita fondamentale per risolvere i problemi di cui parla Ricolfi. Puzza, piuttosto, di questione di potere.
Il pericolo implicito in questa indifferenza di Renzi verso le questioni economiche cruciali (inspiegabilmente assecondata da Padoan e di cui pochi sembrano consapevoli nel governo) sta nel trascurare le conseguenze dell’ormai quasi inevitabile default della Grecia, risultato del modo vergognoso in cui sono state condotte le trattative da entrambe le parti.
Che la Grecia sia, di fatto, in situazione quasi apertamente fallimentare lo dice questo bel pezzo di Marcello Esposito sul sito LaVoce.info: http://www.lavoce.info/archives/35698/ultima-chiamata-per-la-grecia/.
Buona stampa.
Buona stampa. Riporto testualmente alcune righe: “Sul possibile default della Grecia «abbiamo tutti gli strumenti per gestire la situazione al meglio». Anche se, con eventi imprevedibili «entreremo in acque inesplorate», al momento «non possiamo fare previsioni o immaginare le conseguenze a lungo termine» di una Grexit per il futuro dellUnione europea.
Dalle parti di Palazzo Chigi, a quanto pare, nessuno pensa a quali acque inesplorate si aprono davanti alla nave così sapientemente descritta da Ricolfi.
Un brano musicale breve, ma direi, per il titolo, abbastanza adeguato alle circostanze: Giochi Proibiti nell’esecuzione alla chitarra di Andres Segovia.


Buona notte e buona fortuna.

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