domenica 7 giugno 2015

Non bastavano i congiuntivi, adesso ci si mettono anche i gerundi


Il Buongiorno di Gramellini di ieri era bellissimo, ma sarebbe stato fuori tema e non l’ho citato. Lo vado, quindi, a recuperare immediatamente perché non può essere trascurato: http://www.lastampa.it/2015/06/06/cultura/opinioni/buongiorno/una-mattina-come-tante-lUTvgbQBB2KcT9i3SSe0zM/pagina.html.
Buona stampa. Il miglior Gramellini, così amabilmente graffiante… Cosa sarà, un gerundio o un participio? Pensate che fortunato Salvini, fosse nato nell'antica Grecia avrebbe avuto anche a che fare con l’aoristo… Pover’uomo, mica possiamo pretendere che conosca i tempi dei verbi, ha tante altre cose di cui preoccuparsi. Non tanto a Strasburgo, dove, a quanto pare, non lo vedono così spesso (ecco il prospetto delle presenze per tutti gli eurodeputati italiani predisposto dal sito Mepranking: http://www.mepranking.eu/state.php?st=IT&order=RCVOT#ranking). Salvini non è il peggiore, va sottolineato: peggio di lui, ad esempio, fanno Cofferati e Toti, Cesa e Alessandra Mussolini, Fitto e Renato Soru. Il Segretario della Lega, però, non è certamente molto presente.

A proposito di deputati che non svolgono le proprie mansioni, torniamo al caso di Giancarlo Galan che continua a occupare la presidenza della Commissione Cultura della Camera pur essendo agli arresti domiciliari dopo aver patteggiato per la vicenda del Mose. Oggi il Mattino di Padova riporta alcune dichiarazioni di Galan. Ecco il collegamento all’articolo: http://mattinopadova.gelocal.it/regione/2015/06/07/news/galan-il-15-luglio-torno-un-uomo-libero-e-vado-alla-camera-1.11572683.
Cronaca. Ovvio che Galan abbia un’opinione che, probabilmente, si scontra con quella non solo dei rappresentanti del M5S, ma anche della maggioranza dei cittadini. Tutti, specie in Italia, sono innocenti sempre, a prescindere. Possono anche averli beccati con le dita nel vasetto della marmellata, ma loro negano. Non mi stupisce e non mi scandalizza. Mi stupisce e mi scandalizza, invece, che Galan abbia l’ardire di sostenere quanto segue (copio e incollo dall’articolo del Mattino, l’errore è del quotidiano, non mio): “Con un presidente agli arresti domiciliari l’erario ha rispramiato, visto che, nelle condizioni in cui mi trovo, non percepisco né la diaria né l’indennità supplementare”. Tanto per chiarire: Galan sostiene che pagandolo per non far nulla l’erario ha tratto un vantaggio perché non deve sborsare alcuni dei vergognosi accessori che i parlamentari hanno deciso di aggiungere alla loro retribuzione (diaria e indennità). Non male, non male davvero… La Legge Severino, come sostiene Galan, forse non lo costringe alle dimissioni. Esiste, tuttavia, anche la decenza, che penso venga persino prima della Legge Severino. Anche nel difendersi. E nel rivolgersi ai cittadini, che forse non meritano di essere presi in giro, soprattutto da Galan. 
Chiudiamo con la Grecia, perché negli ultimi giorni le cose sembrano aver preso una piega tutt’altro che positiva, con un netto indurimento della posizione di Tsipras e di un’ampia fetta del suo partito rispetto alle richieste della Troika (è sempre lei, anche se adesso si parla di Gruppo di Bruxelles (sic)). Per quel che vale, la mia personale opinione è che la trattativa tra le due parti sia durata troppo tempo e sia stata influenzata da tatticismi e incomprensioni. E adesso le cose si stanno facendo più complicate e, soprattutto, più rischiose perché se è vero che nel frattempo si sono erette delle importanti barriere di difesa alla moneta unica, è anche vero che un eventuale uscita della Grecia dall’Eurozona comporterebbe quasi certamente anche l’uscita dall’Unione Europea e questo sarebbe un terribile salto nel buio.
Aggiungerei che la questione greca sta mettendo in evidenza tutti i limiti della costruzione europea, soprattutto quelli che si sono andati creando negli ultimi anni, quando la forza ideale dei fondatori è stata annientata dal peso della burocrazia e dalla pochezza dei leader politici degli ultimi decenni. Ne parla molto bene anche il mio amico Roberto Plaja nel suo blog, per l’occasione in italiano: http://www.theboxisthereforareason.com/2015/06/06/dove-leuropa-unita/.
Torniamo a combattere con un pezzo di jazz. Oggi ascoltiamo un pianista di straordinario talento, Horace Silver, che interpreta Lonely Woman.


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