giovedì 4 giugno 2015

Doge proprio no!


Dal Financial Times, con il consueto dubbio sulla possibilità di accedere in mancanza di abbonamento, vi suggerisco la lettura di un articolo che parla del costo di alcuni nuovi farmaci antitumorali: http://next.ft.com/9033f5fc-09d6-11e5-b6bd-00144feabdc0.
Buona stampa. Argomento delicato, sul quale non mi pronuncio, salvo osservare che la lettura del pezzo di John Gapper non mette certo il buon umore.
Neppure l’articolo odierno di Gian Antonio Stella vi procurerà un impetuoso momento di euforia, al contrario. Racconta, infatti, di come la collettività sia costretta ancora a versare mensilmente una cifra tutt’altro che modesta a Giancarlo Galan, già Presidente della Regione Veneto, coinvolto nello scandalo del Mose, per il quale ha patteggiato una pena non trascurabile. Il pezzo di Stella lo potete leggere qui: http://www.corriere.it/opinioni/15_giugno_04/commissione-cultura-presidente-inamovibile-anche-la-condanna-876929c0-0a8e-11e5-b215-d0283c023844.shtml#.
Buona stampa. Il solo commento che mi concedo è una domanda: che concetto di Giustizia e di Onestà si afferma in un Paese che consente simili situazioni? Non rispondo, tanto sappiamo bene tutti e quattro che genere di risposta verrebbe fuori. Penso soltanto alle giravolte che fanno nelle loro tombe i Dogi veneziani, quelli veri, quelli della Repubblica Serenissima, vedendo che ancora si accosta il loro nobile titolo a Galan, personaggio che ben rappresenta la pessima classe dirigente politica del Paese.
Passiamo oltre, ma senza cambiare argomento, solo area geografica. Per chi non avesse visto, questa mattina è partita la Fase 2 dell’operazione chiamata “Mafia Capitale”. Potete leggere il resoconto de Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/mafia-capitale-44-arresti-business-sugli-immigrati-1136575.html.
Cronaca. Ovviamente sono tutti innocenti sino all’ultimo grado di giudizio. Tuttavia, forse, certi comportamenti non aiutano a convincere i nostri partner europei a farsi carico con maggior decisione del problema dei migranti.
Lasciamo le tutt’altro che gradevoli vicende italiane per andare ad Ankara, dove Erdogan non trascura occasione per dimostrare quale opinione abbia della democrazia e dei diritti fondamentali che, in uno stato che si dice democratico, dovrebbero essere tutelati e garantiti. L’ultima è l’accusa di spionaggio al direttore di un giornale dell’opposizione, come ci racconta Alberto Negri su Il Sole 24 Ore di ieri: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-06-03/ankara-e-sempre-piu-lontana-dall-europa-115818.shtml?uuid=ABLVZYrD&fromSearch.
Buona stampa. Non trascurate l’ultima parte dell’articolo, quella in cui si mette in rilievo con quante incongruenze si muova la cosiddetta Coalizione che dovrebbe combattere l’ISIS. A me pare che si tratti di tutto, ma non di una coalizione: manca, infatti, l’elemento del comune interesse, mentre quasi tutti i partecipanti mirano a trarre qualche vantaggio, aumentando o consolidando la propria sfera di influenza nell’area. E di questo, ovviamente, si avvantaggia il cosiddetto Califfato.
Mala stampa. Come si fa a pubblicare una storia del genere? Che senso ha? E come si può mettere a disposizione di chiunque un test del quale persino uno degli ideatori mette in risalto il modesto livello di attendibilità, pur senza quantificarla (il che non mi pare encomiabile da parte di uno statistico)? Ecco le sue parole: «Il test e il risultato - ha precisato Andrea Ganna - possono essere effettuati on line, senza alcuna necessità di test di laboratorio o esami fisici... ovviamente hanno un grado di incertezza e non vanno assolutamente interpretati come una previsione deterministica». E lasciamo perdere la concordanza…
Meglio ascoltare un po’ di musica. Oggi vi propongo un brano di un compositore tedesco del XVII° secolo non molto noto: Johann Pachelbel (http://www.treccani.it/enciclopedia/johann-pachelbel/). Si tratta del Canone in Re Maggiore.


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