mercoledì 9 gennaio 2013

Vergognarsi? Quei due certamente no


Cronaca, nessun giudizio, salvo apprezzare molto, anzi moltissimo le parole del Presidente Napolitano e del Ministro Severino. Mortificazione e avvilimento sono certamente i sentimenti che prova chi, come loro (per quanto hanno detto e fatto) e i comuni cittadini italiani, non ha responsabilità riguardo al trattamento incivile cui sono sottoposti i carcerati nel nostro paese.
Altri, che sono sicuramente ben lungi dal sentirsi mortificati e avviliti, dovrebbero vergognarsi, ma ciò è manifestamente impossibile. Parlo dei membri del Parlamento italiano che, tra le tante, anche di questa questione hanno preferito non occuparsi, presi evidentemente da altro. E più ancora dei deputati e dei senatori, la più profonda e irrimediabile vergogna dovrebbero provarla coloro che della Camera e del Senato sono le massime autorità. Già, dimenticavo, le massime autorità della Camera e del Senato sono Fini e Schifani. Da loro non c’è da aspettarsi niente, figuriamoci la vergogna per l’inefficienza degli organi che hanno guidato per quasi quattro anni. Fini e Schifani sono quelli che avevano promesso solennemente di ridurre in modo drastico i costi del Parlamento entro il 31 gennaio. Del 2012, non del 2013… Avete visto qualcosa?
Lasciamo perdere, anche se su Fini forse torneremo, magari passando da Montecarlo.
Restando sulla condanna della Corte di Strasburgo, mi pare che, come accade quasi sempre, meriti di essere letto cosa ne scrive Stefano Folli sul 24 Ore di oggi: (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-09/questione-carceri-irrompe-campagna-074315.shtml?uuid=Ab6ZlXIH).
Buona stampa.
Nella stessa pagina dell’edizione stampata del 24 Ore, Roberto D’Alimonte analizza i possibili risultati del voto al Senato: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-09/duello-regioni-chiave-tutti-141930.shtml?uuid=AbliQfIH&fromSearch.
Buona stampa. D’Alimonte è preciso e chiaro in una materia che, per natura, è fumosa e incerta. Forse perché i numeri li studia e non li da…
Delle prossime elezioni, purtroppo per voi e per me, si parlerà ancora. Spero di riuscire a farlo con un’idea che vi piacerà.
Passiamo alla musica e mi sembra doveroso, dopo aver molto privilegiato il jazz e il rock, dare spazio alla musica classica. Ascoltiamo il Concerto per oboe di Vincenzo Bellini che, se non sbaglio, ha avuto maggior successo nelle esecuzioni con la tromba al posto dello strumento previsto originariamente. In questo caso il solista è il trombettista francese Maurice Andrè, del quale tra poche settimane cadrà il primo anniversario della morte (http://it.wikipedia.org/wiki/Maurice_Andr%C3%A9).



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