giovedì 20 dicembre 2012

Non uno, quasi sessanta milioni di Pantaloni


Prendiamo un editoriale dall’edizione milanese del Corriere della Sera di oggi. La firma è di Claudio Schirinzi e il tema è la conclusione anticipata della legislatura del Consiglio Regionale lombardo.
E poi quello del Corriere Veneto di ieri, scritto da Roberto Ferrucci.
A parte i nomi e alcuni dettagli, potrebbero benissimo essere trasferiti in ambito nazionale e sarebbero ottime rappresentazioni di come finisca il proprio attuale mandato la classe politica emersa (dovrei usare un altro verbo, emergere, in realtà, è inadatto: questa classe politica predilige le acque profonde, possibilmente melmose e viscide) nella cosiddetta Seconda Repubblica. Difficile sperare in un cambiamento significativo. Illusorio pensare che l’effetto di esempi tanto negativi possa essere superato e che, all’improvviso, nelle prossime elezioni politiche e amministrative sia possibile eleggere persone veramente capaci di voltare pagina e dare avvio alle riforme e al rinnovamento morale di cui l’Italia ha bisogno.
Se poi pensiamo che i leader, anche quelli dei movimenti che si presentano (o tentano di presentarsi) come nuovi, hanno un carico imponente di debiti di varia natura, è ancor meno ragionevole pensare che sapranno lasciarsi alle spalle i tanti, troppi, amici e collaboratori e guru…
L’articolo di Schirinzi è disponibile on line: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_dicembre_20/editoriale-2113242290226.shtml. Quello di Ferrucci no, ma faccio lavorare lo scanner.


Buona stampa.
Da ultimo, un articolo, firmato da Morya Longo, dal 24 Ore di oggi, così, giusto per ricordarci che quanto di male fa la classe politica italiana viene pagato dai cittadini italiani (sempre e inesorabilmente): http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-12-20/cosa-ferma-tempesta-perfetta-063626.shtml?uuid=AbCOBmDH#.
Buona stampa.

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