venerdì 1 giugno 2012

Nomen omen 2


Meno male che Mario Monti e, modestamente, anche il sottoscritto non sono rimasti soli a pensare che il calcio italiano ha bisogno di una bella opera di pulizia, profonda e incisiva. Lo sostiene con un piacevole tocco di ironia Gigi Garanzini sul Sole 24 Ore di oggi (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-06-01/disinfestiamo-calcio-prima-tardi-083112.shtml?uuid=AbXzCdlF).
Buona stampa.
Andando a leggere di qua e di là sulla vicenda dei soldi di Buffon, si scopre che i suoi legali avrebbero sostenuto che le somme affluite alla tabaccheria di Parma erano «trasferimenti di denaro volti a tutelare il patrimonio personale di Buffon». Con l’aria che tira, onestamente, vorrei capire meglio la questione: credevo che per tutelare il proprio patrimonio, qualunque sia la dimensione, le persone normali si rivolgessero alle banche o alle società di gestione del risparmio o, nel caso dei fortunati particolarmente ricchi, ai family office. Buffon, invece, si rivolge a una tabaccheria dove si effettuano scommesse sportive. Allora, investire in azioni e obbligazioni, soprattutto in un epoca in cui i politici più potenti si chiamano Merkel, Sarlozy, Cameron e così via, sicuramente ha assunto i connotati della scommessa, tuttavia ho la sensazione che Lottomatica non sia propriamente il canale migliore per tutelare i propri risparmi.
Buffon deve aver studiato molto bene la lezione (si fa per dire) di Formigoni. Se l’arrampicata sugli specchi fosse inserita tra le prove olimpiche, la coppia Buffon-Formigoni costituirebbe un binomio sicuramente vincente.

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