domenica 15 aprile 2012

E oggi scordatevi lo champagne...


Credo che la qualità principale di Daniela Santanchè sia la misura. E’ una donna che non alza la voce, che rifugge dal linguaggio volgare, che usa sapientemente le dita delle mani. Insomma, ha una classe che Grace Kelly se la sarebbe sognata…
Quando poi si passa ad analizzare il contributo al dibattito politico italiano della gentildonna pidiellina, beh, non posso certamente confrontarmi con i professionisti, quindi affido a Massimo Gramellini il commento, di ieri, sulle ultime ponderate riflessioni di Santanchè (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41).
Buona stampa.
Sul caso Morosini, troverete un’enorme mole di notizie su tutti i giornali. Io vorrei concentrarmi sul comportamento dei vigili urbani che hanno lasciato la loro auto parcheggiata così da impedire all’ambulanza l’accesso allo stadio.
Penso che si tratti dell’ennesima dimostrazione di come la carenza di senso civico sia ben diffusa anche là dove dovrebbe, invece, concentrarsi il massimo rispetto della legge e la volontà costante di dare l’esempio ai cittadini.
Vero che il Governo ha tanti problemi, ma credo che il Ministro Cancellieri dovrebbe trovare qualche giorno per prendere in mano le norme che riguardano le forze dell’ordine ed eliminare quelle che, sottraendole senza ragione alle regole cui sono sottoposti gli italiani senza divisa, favoriscono la diffusione dell’idea che un poliziotto o un carabiniere o un vigile urbano sia al di sopra della legge anziché al suo servizio.
Sempre dalla Stampa, ma di oggi, vi rinvio a Jena per i trentotto anni trascorsi dalla strage di Brescia senza arrivare a punire i colpevoli (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=44).
Buona stampa.
Mi piacerebbe che il Governo dei tecnici togliesse i lucchetti dagli armadi nei quali si nasconde almeno parte della verità sul ventennio delle stragi e del terrorismo. Ci sono troppe persone che hanno perduto persone care o che hanno avuto la vita sconvolta, se non distrutta: per loro, in un paese civile, i massimi organi dello Stato dovrebbero sentirsi in dovere di fare il possibile, e anche l’impossibile, per far chiarezza su tante vicende nelle quali hanno giocato un ruolo quanto meno oscuro anche parti dello Stato stesso.

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