venerdì 10 febbraio 2012

Niente di nuovo


A proposito di politica energetica, sul sito LaVoce.info, potete leggere una breve, ma interessante analisi di Alessandro Lanza sulla nostra dipendenza dal gas e, in particolare, da quello russo (http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002849.html). Le sue osservazioni non si scostano molto dalle mie di qualche giorno fa, ma ci sono dei numeri interessanti.
Buona stampa.
Sul Financial Times di oggi c’è un articolo (http://www.ft.com/intl/cms/s/0/2b1bb9d0-537b-11e1-aafd-00144feabdc0.html#axzz1ly9ZjJ6n) che, mi auguro, anche Angela Merkel troverà il tempo di leggere. Per la serie io ve lo avevo già detto: i segnali di rallentamento dell’economia cinese ci sono e sono tutt’altro che trascurabili. E le implicazioni sono anch’esse tutt’altro che trascurabili.
Buona stampa.
Chissà se nel 2012 la Mercedes farà utili corposi come nel 2011 vendendo le sue belle auto nei cosiddetti paesi emergenti? I dirigenti prevedono di riuscire, io, al posto loro, sarei meno spavaldo. Sul tema, potete leggere questo pezzo sul Sole 24 Ore di oggi: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2012-02-09/daimler-utili-record-2011-101541.shtml?uuid=AaODdCpE&fromSearch.
Buona stampa.
Il rigore non è tutto. I conti in ordine sono importanti, ma bisogna anche dare delle prospettive: le persone accettano i sacrifici se vedono una luce in fondo al tunnel. Per il momento, mi pare, la logica imposta dalla Germania di prospettive nel concede pochine, come dimostra il caso della Grecia. Sia chiaro che ho ben presenti le colpe dei greci: pessima classe politica, evasione fiscale, livelli retributivi esagerati, scarsa affidabilità nei rapporti con la UE, ecc. Temo, tuttavia, che venga loro imposto un percorso i cui effetti sociali sono assolutamente irragionevoli, soprattutto perché non viene offerta alcuna realistica speranza che, in tempi non biblici, potranno avviarsi verso un tenore di vita dignitoso. Del tema si occupa oggi un articolo di Daniele Mastrogiacomo su Repubblica: purtroppo non è disponibile gratuitamente on line. Io non ho l’abbonamento e l’ho letto su carta, ne vale la pena: il titolo è “Un giorno a casa Dimitriu”.
Buona stampa.
Ora tornerei su un fatto che mi sta veramente facendo uscire dai gangheri. Il signor malfattore reo confesso Lusi è ancora un Senatore della Repubblica e non c’è nessuno che si sogni di chiedergli o di imporgli le dimissioni. E’ vero, nel nostro Parlamento i malfattori non mancano, però qui ci troviamo di fronte a un reo confesso, possibile che non ci si possa liberare di lui? Che dignità e che decoro può avere un’istituzione della quale continua a far parte il colpevole del reato di appropriazione indebita? Come possiamo non guardare con disgusto a una classe politica che ci costringe a continuare a pagare un lauto stipendio a un furfante, che tra l’altro avrà diritto anche a un corposo vitalizio visto che siede in Parlamento da parecchi anni? Con questi esempi, come potremo mai sviluppare un senso civico adeguato a una vera democrazia occidentale? Finirò anch’io per fregarmene delle leggi e dei diritti degli altri? E i giornali che cosa ci stanno a fare? Credo che lo domanderò al Dottor De Bortoli…
Vi ricordate il ministro inglese? Si chiama Huhne. Che cosa avrà nella testa per aver deciso di dimettersi a causa di quella menzogna in merito a chi guidava l’auto oltre il limite di velocità? Non è che si può prendere un po’ del suo DNA e spruzzarlo a Palazzo Madama e Montecitorio, all’ARS (Assemblea Regionale Siciliana, niente a che vedere con l’arte) e al Pirellone?
Sai mai, magari anche Nicole Minetti potrebbe imparare come si comporta chi è pagato con soldi pubblici e, prima di tutto, dovrebbe ricordarsi di essere un esempio. Cosa che, per ora, lei non sa neppure cosa voglia dire (http://milano.corriere.it/gallery/milano/02-2012/minetti/03/minetti-sosta-selvaggia_e9aeadcc-5302-11e1-8f96-43ef75befe7d.shtml#1).
A proposito di queste foto, qualcuno sa dirmi in quale paese civile i consiglieri regionali sono forniti di un permesso per parcheggiare dove vogliono? Io credo non ce ne sia neppure uno. Negli altri paesi chi è chiamato a compiti pubblici resta un cittadino come gli altri, non viene trasformato in un essere speciale cui tutto è concesso. E comunque, quel permesso, non da diritto a lasciare l'auto in mezzo a un marciapiede.

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