martedì 26 maggio 2015

L'Europa dell'incertezza


Il sito LaVoce.info riferisce di una proposta di legge presentata al Senato che mirerebbe, in apparenza, a replicare in Italia il Freedom of Information Act in vigore negli Stati Uniti. Si tratta di una legislazione importante, che sicuramente svolge un ruolo cruciale nel garantire trasparenza nei rapporti tra la pubblica amministrazione e i cittadini americani.
E’ senz’altro prematuro esprimere giudizi sul testo che il Senato sarà chiamato a discutere e, si spera, ad approvare. Non è, tuttavia, sbagliato considerare le osservazioni di Oreste Pollicino, l’autore del pezzo che potete leggere qui: http://www.lavoce.info/archives/34847/quel-che-manca-al-freedom-of-information-act-allitaliana/.
Buona stampa. Auguriamoci che il Senato faccia bene il lavoro che gli compete e promulghi una legge che, nel rispetto delle particolarità del nostro ordinamento, produca un reale miglioramento nei rapporti tra le amministrazioni pubbliche e i cittadini italiani, così da renderli più simili, per trasparenza e chiarezza, a quelli delle nazioni più progredite sotto questo punto di vista.
E veniamo alla Grecia e all’Europa, a quest’ultima soprattutto. Come osserva Adriana Cerretelli, la lunga e apparentemente inutile trattativa tra Bruxelles e Atene non solo non sembra destinata a concludersi positivamente, ma ha gettato i semi del progressivo dissolvimento del sogno europeo, innescando un processo politico difficilmente reversibile. Ecco l’articolo della Cerretelli, pubblicato oggi su Il Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-26/se-europei-votano-no-all-austerita-tedesca-073736.shtml?uuid=ABhrtgmD.
Buona stampa.
Vi suggerisco un secondo articolo, ossia l’editoriale del Corriere della Sera, scritto da Lucrezia Reichlin, la cui attenzione, com’è ovvio data la sua formazione, si concentra sulle implicazioni economiche, anche a casa nostra, della situazione greca. Il suo articolo lo potete leggere qui: http://www.corriere.it/editoriali/15_maggio_26/grecia-europa-equivoci-debito-74fffc92-0367-11e5-8669-0b66ef644b3b.shtml.
Buona stampa. Il rischio che il sogno comunitario si dissolva è molto più concreto di quanto paiono rendersi conto i politici e i burocrati europei.
Nella guerra contro i nemici della musica, oggi mi concedo un ascolto multiplo dello stesso brano, cosa che non accade da qualche tempo. Il pezzo che ho scelto è uno dei più belli tra quelli scritti da Joni Mitchell: A Case of You, che vi ho già fatto ascoltare in una versione della cantante canadese. Oggi l’ascoltiamo in tre diverse esecuzioni, tutte al femminile. Mi sembra che sia in tono con gran parte di quel che precede.
Cominciamo con Diana Krall, dal vivo.


La seconda versione è quella di Tori Amos, anche lei in concerto.


E chiudiamo con quella di k.d. lang.



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