lunedì 1 aprile 2013

I sicari non hanno pietà


Condivido gran parte di quello che Antonio Polito ieri ed Ernesto Galli della Loggia oggi hanno scritto nei loro editoriali del Corriere della Sera. Ecco i collegamenti: http://www.corriere.it/editoriali/13_marzo_30/abbiate-pieta-antonio-polito_bbbc4d08-98fb-11e2-be8a-88dcfd04ece6.shtml e
Buona stampa.
E’ desolante trovarsi a leggere sul Corriere, che con tutti i suoi difetti resta un quotidiano di buona qualità (anche se fatica a confrontarsi con The Guardian o The New York Times o altre testate del mondo che sta oltre le Alpi e il Mediterraneo), un pezzo come quello di Polito, con quel titolo. Come può una classe politica, nuova o vecchia, costringere uno dei maggiori organi di stampa del paese a intitolare il proprio editoriale con quelle due parole, che insieme risultano pesanti come cisterne di mercurio (ABBIATE PIETA’)? Come può restare indifferente a un editoriale che si sviluppa, fors’anche strumentalmente per certi aspetti, ma correttamente, come quello di Polito? Come riescono a guardare i loro figli, i loro nipoti e sé stessi nei loro specchi (ma forse non ne hanno o non ci si guardano) Viavà, il tizio decrepito e lo psiconano+barba-Mediaset?
Bersani, Berlusconi e Grillo (e, più ancora, il suo puparo) sono l’ultima spiaggia della degenerazione opportunistica dei tanti che, da anni, hanno inteso la politica come un mezzo per raggiungere fini propri, tutti lontanissimi da quelli degli italiani. Certo in misura diversa, ma questo ormai, conveniamone, non conta più nulla o quasi: sarà la Storia, non certo il Corriere della Sera e, men che  meno, ilmiosecchiellodacqua, a ghigliottinarli (lasciatemelo scrivere: purtroppo soltanto metaforicamente).
Non so davvero esprimere il mio sconcerto di fronte alla cecità ostinata e sterile del loro comportamento, tale da costringere il Presidente della Repubblica a una decisione che, mi spiace dirlo, suscita più perplessità che approvazione.
Sul piano costituzionale, come osserva Galli della Loggia, la formazione di queste due commissioni di “saggi” appare una forzatura. Se poi guardiamo alla composizione, leggendo nomi di personaggi che hanno sguazzato negli stagni putridi della politica di questi ultimi vent’anni, è molto difficile non pensare che si stia offrendo un’ultima, inspiegabile sponda a quegli stessi figuri che ci hanno condotti sin qui.
Intendiamoci: Napolitano non aveva alternative, salvo quella di candidarsi per un nuovo mandato. Questo, però, credo che sia troppo pretendere da lui, che ha già fatto tanto per noi.
Buona notte e buona fortuna.

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