martedì 23 aprile 2013

Casa dolce casa


E già, quant’è importante la casa per noi italiani. Apparentemente siamo disposti a far qualsiasi cosa pur di averne una che rispecchi le nostre aspirazioni e che, magari, ci consenta anche di procurarci invidia o ammirazione di amici o conoscenti. E questo accade a qualunque livello. Anche i ministri non sanno sottrarsi al desiderio di possedere una magione che, per uno o più motivi, rafforzi la loro immagine di potere e di successo. E nel farlo, di tanto in tanto, accade che incappino in qualche, come dire?, complicazione.
Pensiamo, ad esempio, alle case con vista sul Colosseo del povero Scajola (di oggi la notizia che è di nuovo oggetto di indagine da parte della Magistratura: http://www.lastampa.it/2013/04/23/italia/cronache/dossier-degli-a-casa-di-scajola-sEIiT63QfcOBQqNDVJup5N/pagina.html) e di Patroni Griffi. E anche quando la prendono in affitto, mica si accontentano di un monolocale al Prenestino: pensate all’appartamento da 8.000,00 e più euro al mese che il mitico 3Mounts divideva con il collaboratore e (ex) amico Milanese.
A proposito, sembra che ci siano dei conti in sospeso e che Milanese abbia chiesto a Tremonti di rimborsargli oltre 170.000 euro, ottenendo però un netto rifiuto (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-15/milanese-batte-cassa-tremonti-160645.shtml?uuid=AbF5ZTnH&fromSearch): la questione pare destinata a finire davanti al giudice, dove, non credo di sbagliare, potrebbero anche saltar fuori dettagli interessanti, magari riguardo alle modalità con cui sono avvenuti, finché sono avvenuti, i pagamenti tra coinquilini.
E veniamo all’attualità, perché, ovviamente, c’è un’attualità, non è che vi rifilo quanto precede soltanto perché Milanese vuole che 3Mounts lo rimborsi.
Il Sole 24 Ore di oggi, purtroppo soltanto nella versione cartacea, dedica poco meno di un’intera pagina a un’inchiesta di Claudio Gatti. Non è infrequente che il lavoro di questo ottimo giornalista ottenga un così ampio spazio, un po’ meno frequente è che l’oggetto dell’inchiesta siano le modalità con cui il Ministro dell’Economia in carica ha finanziato l’acquisto e la ristrutturazione della propria (sfarzosa? Sì, molto sfarzosa!) residenza romana. Qualcosa, in realtà, si capisce dalla sintesi disponibile on line e dai relativi commenti (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-23/ministro-grilli-labirinto-pagamenti-074247.shtml?uuid=AbIWMipH&fromSearch).
Buona stampa.
Per quel che ho potuto accertare, soltanto Il Fatto Quotidiano, tra gli altri giornali, ha ripreso quanto emerso dall’inchiesta di Gatti e lo ha fatto in maniera abbastanza estesa (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/23/grilli-conti-offshore-e-soldi-in-contanti-per-ristrutturazione-della-casa-a-roma/572555/).
Chissà come andrà a finire questa storia? Si concluderà, al solito, come una tipica farsa all’italiana o vedremo un finale alla tedesca o all’inglese? Chi vivrà vedrà…
E passiamo a parlare di senso di responsabilità (o ne ho parlato già anche prima?). Sarò lapidario e mi limiterò a “intimarvi” di leggere questo articolo di Gian Antonio Stella dal Corriere della Sera di oggi: http://www.corriere.it/politica/speciali/2013/elezioni-presidente-repubblica/notizie/23-aprile-stella-tutti-applaudono-rimproveri-napolitano_9ca07fba-abd5-11e2-b753-2de04ad0a16e.shtml.
Buona stampa.
La conclusione non può che essere il ricordo di un grande musicista morto ieri: Richie Havens (http://www.nostalgia.it/articolo/lstp/3252/).
Per quelli diversamente giovani come me (sempre copyright Gramellini), il concerto di Woodstock ha rappresentato un evento mitico, un punto fondamentale nella storia della musica. Anche per quelli che, come me, hanno poi scelto di orientarsi su altri generi o, meglio, anche su altri generi, quei 3 giorni nel cuore dell’estate del 1969 rimangono indimenticabili. E Richie Havens era sul palco di Woodstock, dove ha avuto un bell'aiuto dalla sorte (come racconta Wikipedia inglese: http://en.wikipedia.org/wiki/Richie_Havens) e cantava Freedom.


Nessun commento:

Posta un commento