sabato 10 marzo 2012

Se fosse solo colpa della perfida Albione


La mia ammirazione per gli inglesi non arriva a farmi pensare che si siano comportati impeccabilmente nella vicenda degli ostaggi in Nigeria, tuttavia sono propenso a condividere il punto di vista di Franco Venturini sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/editoriali/12_marzo_10/servizi-pregiudizi-venturini_38d865aa-6a78-11e1-8b63-010bde402ef9.shtml) e a ritenere che le spiegazioni devono arrivare anche da Roma e non solo da Londra.
Buona stampa.
Mi sembra un approccio più meditato e più freddo rispetto a quello, sempre sul Corriere della Sera, ma ieri, di Antonio Puri Purini (http://www.corriere.it/editoriali/12_marzo_09/inaccettabile-schiaffo-e-le-scuse-non-bastano-antonio-puri-purini_39631ad6-69b2-11e1-b42a-aa1beb6952a8.shtml), che pure pone il dito su alcune nostre piaghe e lo fa bene in particolare quando sottolinea che l’autorevolezza si acquisisce nel modo in cui si agisce, non per legge. Il pezzo non è male, ma come spesso accade, c’è un ma… Anzi, ce ne sono alcuni di ma...
Stampa così e così.
Non sono tenero nei confronti di Puri Purini, oltre che per quel che ha scritto, perché proviene dalla nostra pubblica amministrazione, in particolare dalla carriera diplomatica. La nostra pubblica amministrazione, purtroppo, non costituisce un’arma vincente per il paese, al contrario. E’ un sistema autoreferenziale, con meccanismi di avanzamento che (lo dice anche Puri Purini, sebbene limitando il giudizio al settore militare) ben poco hanno a che fare con il merito e le capacità. Ecco, sarebbe stato bello se Puri Purini non avesse limitato la propria critica ai militari e ai servizi segreti. Se nel caso della sfortunata operazione in Nigeria, infatti, le colpe italiane sembrano da attribuire a quel segmento della pubblica amministrazione, in altre circostanze sono i diplomatici a rivelarsi inadeguati. Ho il timore che non si riuscirà a fare molto per migliorare la situazione neppure con il Governo Monti: pensare che un Ammiraglio e un Ambasciatore possano metter mano a processi di rinnovamento dei Ministeri della Difesa e degli Esteri mi sembra poco realistico. I problemi, comunque, non ci sono soltanto tra i generali e gli ambasciatori. Speriamo che nei prossimi mesi Patroni Griffi riesca come Ministro là dove ha fallito da dirigente. E anche questo, non credo di sbagliare, mi sembra piuttosto difficile.

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