giovedì 29 dicembre 2011

Andiamo al cinema


Non vado al cinema da oltre dieci anni. E’ un cruccio, ma ho problemi di udito e non riesco a seguire la maggior parte dei dialoghi, quindi ho rinunciato. Non ho, tuttavia, smesso di leggere recensioni di film, di ascoltare Hollywood Party su Rai Radio3 e di seguire le vicende dei festival.
E parliamo di cinema proprio a proposito di festival perché a riguardo, come saprete già, in questi giorni stiamo dando pessima prova di noi.
Succede che Marco Muller, fino a pochi giorni fa Direttore della Mostra di Venezia, sia in predicato di diventare Direttore del Festival di Roma e verrà sostituito alla Biennale dal suo predecessore Alberto Barbera. Il tutto, e questo è il motivo per cui la vicenda m’interessa (e mi procura l’ennesima arrabbiatura), con un patetico contorno di bassa politica. Potete farvene un’idea leggendo Paolo Mereghetti sul Corriere di qualche giorno fa (http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/27/Liti_auto_candidature_idea_del_co_9_111227033.shtml) oppure Paolo Boccacci su Repubblica (http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/12/28/news/festival_del_cinema_e_bufera_su_muller-27301852/index.html?ref=search). Penso che bastino, ma se volete, potrete trovare tanti altri articoli che descrivono questo desolante spettacolo, in cui anche i critici cinematografici danno il peggio di sé, schierandosi con l’una o l’altra parte così da indurre a sospettare che, probabilmente, il cinema italiano è in crisi perché divorato da feroci lotte intestine. Chissà perché, mentre scrivo, mi viene in mente un branco di sciacalli che litiga con un gruppo di iene per pulire le ossa di un’antilope già completamente divorata dai ghepardi…
Sto divagando, anche se non tanto… Forse, anziché fare due nozze con i fichi secchi, sarebbe meglio organizzare una festa di matrimonio nella quale gli ospiti siano serviti decentemente, così come accade altrove, con un po’ di dignitoso buon gusto, lasciando fuori dalla porta gli amici dei padroni di casa affamati di favori. E magari anche i presunti padroni di casa, invadenti e maleducati.
Forse la Signora Polverini e il Signor Alemanno dovrebbero preoccuparsi di altro. La prima, che so, del disavanzo della sanità regionale e il secondo delle voragini che ci sono in troppe aziende controllate dal comune di Roma, come ci ha raccontato il mastino dal muso truce (http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/28/Carica_dei_Dipendenti_Roma_Sono_co_9_111228009.shtml).
Buona stampa.
Anche dalle mie parti, però, potrebbero provare a pensare più in italiano che in dialetto.
Penso di essermi spiegato…

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