La vicenda dei mancati versamenti dei contributi al fondo per il microcredito da parte di alcuni esponenti del M5S mi pare suggerire due riflessioni principali.
Quello che succede in Italia e nel mondo, come ne parla la stampa e quel che ne penso io. Con attenzione per politica, economia e finanza.
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venerdì 16 febbraio 2018
venerdì 15 dicembre 2017
Giganti e nani
Operazioni come l’acquisizione di 21st Century Fox da parte di Disney sono così complesse da rendere difficile per chiunque valutarne le conseguenze a distanza di poche ore dalla comunicazione ai mercati. A maggior ragione è difficile per me. E, tuttavia, qualche riflessione mi sento di farla. Prendiamo spunto da un articolo di Matthew Garrahan e Shannon Bond su The Financial Times: https://www.ft.com/content/db933926-e0ee-11e7-a8a4-0a1e63a52f9c.
Buona stampa.
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martedì 26 aprile 2016
Una soluzione che non risolve?
La nascita del Fondo Atlante, che molti salutano come potenziale risolutore dei problemi del sistema bancario italiano, a me sembra confermare quel che ho sostenuto in precedenti post, ossia che il governo guidato da Renzi ha trattato la questione dei crediti bancari in sofferenza con leggerezza, sprecando tempo nel percorrere strade senza sbocco, insistendo con ostinazione degna di miglior causa nel cercare un’approvazione impossibile da parte dell’Ue.
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martedì 13 ottobre 2015
Modelli di governo? Non ne vedo da queste parti
La giornata si apre, in Italia, con un'ondata di arresti tra politici e funzionari della Regione Lombardia, incluso il vicepresidente Mario Mantovani. Come ricorda anche Angelo Mincuzzi su Il Sole 24 Ore, Mantovani era l’organizzatore della folla che acclamava il tizio decrepito quando si presentava in Tribunale a Milano in occasione dei suoi processi. Ecco il collegamento all’articolo di Mincuzzi: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-10-13/tangenti-arrestato-vicepresidente-regione-lombardia-095624.shtml?uuid=ACob3HFB.
Cronaca. Non riesco a non pormi una domanda: quanto avrà pesato la capacità di organizzare la claque nel portare Mantovani alla vicepresidenza della Lombardia? Voi tre cosa ne pensate?
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sabato 5 settembre 2015
Ignoranza e pregiudizi camminano insieme
Si dice, riprendendo e modificando le parole del profeta Isaia, che Dio acceca chi vuole perdere. Ecco il passaggio:
Poi io udii la voce del Signore che diceva: «Chi manderò e chi andrà per noi?». E io risposi: «Eccomi, manda me!». Egli disse: «Va' e riferisci a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, osservate pure, ma senza conoscere. Rendi insensibile il cuore di questo popolo, fallo duro d'orecchio e acceca i suoi occhi e non veda con gli occhi né oda con gli orecchi né comprenda con il cuore né si converta in modo da esser guarito». (Isaia 6,8-10)
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giovedì 13 agosto 2015
Soluzioni impraticabili e opacità
Ci riallacciamo all’argomento dell’ultimo post, ossia alle polemiche tra esponenti della Chiesa Cattolica e politici italiani.
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martedì 4 agosto 2015
Il verso è sempre quello
Nel primo pomeriggio, la Commissione Parlamentare di Vigilanza della RAI ha nominato sette membri del Consiglio di Amministrazione. Ecco l’articolo dedicato alla notizia da Lettera 43: http://www.lettera43.it/economia/aziende/rai-chi-sono-i-nuovi-membri-del-cda-lottizzato_43675182070.htm.
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domenica 31 maggio 2015
E già, la solita bufala
Oggi non ci spostiamo dall’Italia.
Cominciamo con una storia che mi sembra emblematica (e voi
tre non avete bisogno che vi spieghi perché). Venerdì sera, il tizio decrepito
ha partecipato, a Segrate, al comizio del candidato sindaco sbagliato,
invitando a votare quello dello schieramento opposto al suo. Perché non ci
siano dubbi, vi propongo ben due fonti: La Repubblica (http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/05/30/news/berlusconi-115649107/?ref=HREC1-6)
e Libero (http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11795379/Segrate--Silvio-Berlusconi-arriva-alla.html).
domenica 24 maggio 2015
Errori che paghiamo noi
La notizia del giorno è che il governo greco, forte anche
del sostegno popolare misurato dai sondaggi, ha deciso di non rimborsare quanto
deve nel prossimo mese al Fondo Monetario Internazionale: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-05-24/grecia-lancia-l-allarme-non-pagheremo-rate-fmi-giugno-varoufakis-abbiamo-dato-141906.shtml?uuid=ABLQGrlD.
Cronaca. Non mi sbilancio certo a esprimere opinioni, salvo
osservare che questa storia è stata tirata troppo per le lunghe da entrambe le
parti, con atteggiamenti più adatti a un tavolo da poker o a un mercato che
alle istituzioni internazionali. Preferisco non pensare che ci stiamo
avvicinando al momento in cui la Grecia uscirà dall’euro, volontariamente o
meno. Il prezzo di un simile evento sarebbe altissimo per tutta l’Europa. Mi
fermo qui. Staremo a vedere.
mercoledì 20 maggio 2015
Una novità: truccavano le partite
Puntuale (e forse anche prevedibile) arriva l’ennesimo
“Calcioscommesse”. A quanto pare riguarda la Serie B e altre serie minori, ma
questo non mi sembra avere grande importanza. Un articolo per tutti, da La
Stampa: http://www.lastampa.it/2015/05/20/sport/calcio/snche-la-salernitana-di-lotito-sotto-inchiesta-4nUzjdOzdpyFNOVtP47WCO/pagina.html.
Cronaca. Che certifica lo squallore in cui da anni è
sprofondato lo sport italiano più amato, attorno al quale si sono andate raccogliendo
figure pronte a tutto pur di arricchire, a tutti i livelli. Personaggi improbabili
e grotteschi o delinquenti belli e buoni: pseudo imprenditori a loro agio nei
tribunali fallimentari, mediocri calciatori trasformati in talenti per
sistemare i bilanci della società e lasciati liberi di esprimere le loro misere
qualità umane, arruffoni di ogni genere e membri della criminalità organizzata
italiana e non.
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venerdì 15 maggio 2015
Un vuoto pericoloso
Cominciamo con un garbato sberleffo di Mattia Feltri su La
Stampa di ieri, nella rubrica Paesi e Buoi: http://www.lastampa.it/2015/05/14/cultura/opinioni/paesi-e-buoi/il-declino-di-forza-italia-s2Scx26RGjZGwIzfsP1PmK/pagina.html.
Buona stampa. Il disfacimento di Forza Italia non mi procura
particolari emozioni in sé. Mi spaventa, però, il vuoto che lascia nello schieramento
politico italiano: si sa che il vuoto non può durare e mi preoccupa chi e come
lo riempirà.
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domenica 3 maggio 2015
Tra vandali violenti e semplici vandali. Il triste destino delle città italiane
Evviva, Luciano Fontana è diventato Condirettore Responsabile. Si tratta di un travaglio davvero
lunghissimo. Viene da fare un confronto… La consorte del futuro Re di
Inghilterra partorisce una bimba e dopo nemmeno dieci ore lascia l’ospedale, il
futuro direttore del Corriere della Sera è nominato il 30 Aprile, ma rimane
condirettore al 3 Maggio. Misteri della stampa italiana. E anche del vigore
delle madri inglesi. Chapeau a Sua Altezza la Duchessa di Cambridge. E anche
alla figlia.
Torniamo a
occuparci di Nepal, con un articolo di The Guardian: http://www.theguardian.com/world/2015/may/02/nepal-earthquake-swarathok-victims-help-themselves.
Buona stampa. Lo
ammetto: ogni volta che leggo un articolo dei grandi quotidiani anglosassoni mi
sembra di aprire la finestra e respirare aria pura.
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martedì 28 aprile 2015
Trasparenza? Mai abbastanza
A proposito della candidatura di Hillary Clinton alla Casa
Bianca, cui ho accennato parlando di Toni Morrison, ecco un articolo di The
Washington Post che spiega come, dopo aver un po’ tergiversato, la Bill,
Hillary and Chelsea Clinton Foundation abbia deciso di dissolvere parte della
nebbia che grava sulle proprie fonti di finanziamento: http://www.washingtonpost.com/politics/clinton-foundation-acknowledges-mistakes-emphasizes-transparency/2015/04/26/8832621a-ec32-11e4-8abc-d6aa3bad79dd_story.html?hpid=z1.
Buona stampa. Quanto mi piacerebbe che qualcosa del genere
accadesse anche dalle nostre parti, ma si tratta di un’illusione. Gli articoli
nei quali si chiedeva chiarezza sulle risorse delle loro fondazioni hanno
lasciato del tutto indifferenti i politici italiani, la cui propensione alla
trasparenza è notoriamente poco sviluppata. Sul Corriere di ieri, senz'altro in
tema, le considerazioni di Massimo Teodori in un articolo che ho acquisito
con lo scanner.
Buona stampa.
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sabato 18 aprile 2015
E già... li convincerà con le sue chiacchiere
La Stampa, da ieri, ha una nuova rubrica, intitolata Montecitorio-La Fiction, d’impronta
chiaramente comica, affidata a Mattia Feltri. Il primo pezzo è dedicato al
tizio decrepito e al suo nuovo presunto delfino, Paolo Del Debbio. Ecco il link
al testo: http://www.lastampa.it/2015/04/17/italia/politica/montecitorio-la-fiction-vXSBS4HiODq0DQYHwkGqZK/pagina.html.
Buona stampa. Le premesse sono interessanti, perché Feltri ha sempre avuto
una notevole vena ironica. Bisognerà
valutarlo sul medio periodo: anche se i nostri politici sono maestri nel
mettersi in ridicolo e nell’attirare il sarcasmo, non sarà facile trovare
sempre nuovi temi con cui far sorridere il lettore. O forse mi sbaglio. Leggete
questa rubrica de L’Espresso: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2015/04/17/news/il-peggio-della-settimana-17-04-2015-1.208654?ref=HRBZ-1.
Buona stampa. Con gente così, Feltri avrà il problema del
superlavoro, non certo quello di non sapere cosa scrivere.
giovedì 16 aprile 2015
17 Aprile 1975
La prima notizia di oggi la prendiamo da Lettera 43. Ne
hanno parlato anche altri quotidiani, ma in maniera meno puntuale. Il sito
forzasilvio.it è stato oscurato dall’azienda che lo ospitava perché ci sarebbero un po’ di fatture non pagate. Ecco l’articolo: http://www.lettera43.it/esclusive/forzasilvioit-cosa-c-e-dietro-l-oscuramento_43675166991.htm.
Buona stampa. Avreste mai immaginato che il tizio decrepito
potesse restare senza il suo sito personale? E per non tirare fuori 200.000
euro… Non sono più i bei tempi delle feste eleganti.
Si consolerà, forse, con le esternazioni di alcuni dei suoi
più fedeli lacchè. Come sappiamo, qualcuno ha ceduto, ma ci sono ancora dei
valorosi che resistono, quasi soldati giapponesi nella giungla. Pochi, forse
nessuno, può rappresentare la categoria meglio di Michaela Biancofiore. Penso
che anche il tizio decrepito si sarà sbellicato leggendo questo articolo
pubblicato oggi dal Corriere della Sera (e acquisito, male, con lo scanner,
portate pazienza).
Buona stampa. Niente di più meritorio che mettere alla
berlina certi personaggi grotteschi. Mi chiedo: la Biancofiore si rende conto
di quel che dice o parla così, diciamo un po’ sbadatamente, senza concentrarsi
troppo? E si va mai a rileggere le corbellerie che riesce ad affidare ai
microfoni o alle penne dei giornalisti? E poi, con che coraggio parla di yes man? Proprio lei che non si ferma
neppure davanti a un paragone demenziale come quello tra Cristo e il tizio
decrepito. E che del suo ridicolo servilismo umidiccio si serve senza
pudore per chiedere una poltrona. Lasciamo perdere… Con un po’ di fortuna, tra
non molto, sarà spazzata via come merita.
Passiamo a cose molto più serie: l’anniversario di un
avvenimento importante, che ha segnato la storia recente del pianeta con un
massacro di dimensioni almeno simili a quelle del genocidio armeno, il cui centenario
si commemorerà la settimana prossima. Esattamente quarant’anni fa domani i
Khmer Rossi entravano in Phnom Penh, dando inizio a una dittatura sanguinaria e
folle come poche nella storia, che ha causato, a seconda delle stime, da 1.200.000 a 2.300.000.
Tra le tante, vi propongo due buone fonti di informazioni su quel 17
Aprile e su quel che venne dopo: una in italiano (http://www.asiablog.it/2008/04/17/17-aprile-1975-la-liberazione-di-phnom-penh/)
e una in lingua inglese (http://shoottokyo.com/phnom-penh-april-17-1975/).
La tragedia del paese asiatico è stata descritta da un film,
di cui serbo un ricordo vivissimo e che reputo di rara e tragica bellezza, Urla del Silenzio (The Killing Fields). Ecco la scheda di IMDB: http://www.imdb.com/title/tt0087553/?ref_=nv_sr_1.
Non devo fare molta strada per trovare le armi da usare oggi
in battaglia. Dalla colonna sonora del film, composta ed eseguita da Mike
Olfield, vi propongo due versioni di Pran’s
Theme. Un ascolto molto breve questa sera.
lunedì 6 aprile 2015
Come ci facciamo del male
L’assenza dei giornali in occasione delle festività richiede
prudenza da parte di chi, come me, quasi ogni giorno cerca uno o più articoli
da proporre a voi tre. Devo evitare di restare senza munizioni. Così ieri,
oltre ad andare a ripescare il pezzo di Moussanet su Lufthansa, ho evitato di
parlare di un articolo di Luca Ricolfi pubblicato da Il Sole 24 Ore e l’ho “risparmiato” per oggi.
Ricolfi s’inserisce nel solco tracciato da Dario Di Vico
nell’editoriale del Corriere della Sera che vi avevo suggerito sabato (http://ilmiosecchiellodacqua.blogspot.it/2015/04/chi-di-traditore-ferisce.html),
ma mi sembra affondare la lama con maggior decisione e porre in evidenza, con
la forza drammatica dei numeri,
gli effetti del modo inconcludente e opportunistico di governare di Matteo
Renzi. L’articolo di Ricolfi lo potete leggere qui:
sabato 4 aprile 2015
Chi di traditore ferisce...
Ah, gli amori che finiscono male… Ho spesso ironizzato su
Sandro Bondi e sulla sua devozione esagerata per il tizio decrepito. Ora, però,
non posso non provare un breve, molto breve, moto di umana solidarietà per lui,
alla luce del trattamento che gli viene riservato per aver deciso di pensare (un
pochino) con la propria testa e di non asservirsi ai lacchè che hanno preso il
suo posto nel cuore di Berlusconi negli ultimi tempi, gente accanto alla quale
Bondi assume la statura di un politico di rango (il che, con tutta evidenza,
non è e non può essere). Ho detto breve, perché poi vado a leggere un articolo
di Maurizio Belpietro su Libero nel quale si analizza bene il comportamento di
Bondi e si riportano i dati del suo assenteismo da Palazzo Madama, già evidenziati
da altri quotidiani nei mesi scorsi: http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11775230/Belpietro---Bondi-molla-Forza.html.
Stampa così così. Perché Belpietro fa lavorare la memoria in
maniera incompleta, rinunciando a ripercorrere un po’ più estesamente la storia
dei tanti parlamentari che hanno cambiato casacca, forse per non andare a
ripescare i casi di De Gregorio, Razzi, Scilipoti, ecc.
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domenica 29 marzo 2015
La profondità di un dolore
Nel post di ieri, alla fine del primo paragrafo,
nell’augurarmi che la stampa lasciasse in pace i vivi pensavo, soprattutto, ai
genitori di Andreas Lubitz. Non riuscivo e non riesco neppure adesso a intuire
la profondità del dolore che può portare la perdita di un figlio nel modo in
cui loro hanno perduto il proprio.
Il tema, com’è naturale, non interessa soltanto il
sottoscritto. Ne ha scritto, molto meglio di me, Marcello Veneziani in una lettera pubblicata
dal Corriere della Sera questa mattina. Non è disponibile on line, quindi
l’acquisisco con lo scanner. Lo ammetto prima che lo diciate voi: non ho fatto
un lavoro eccellente, ma era il meglio che potevo. Dovrete passare dal primo
documento al secondo e tornare al primo. L’importante è che leggiate.
Buona stampa. Acume, misura, garbo, sensibilità. Difficile trovarli
di questi tempi.
sabato 28 marzo 2015
Non si smentiscono mai
Ho già detto quel che avevo da dire sul disastro del
Massiccio dei Tre Vescovadi; spero che anche gli organi di stampa si mettano un
po’ quieti e lascino in pace i morti e i vivi, alcuni dei quali porteranno per
sempre dentro di loro un tormento devastante.
Veniamo alle questioni politiche italiane, alle quali,
avendole trascurate, dedicherò l’intero post, anche se un po’ mi sento in colpa perché vi parlo dei soliti tizi impresentabili... Portate pazienza.
So già, mentre inizio a scrivere, che urterò la
suscettibilità di uno dei miei tre lettori, cui pare credibile che la Lega e il
suo Segretario offrano al Paese una prospettiva. Personalmente non vedo, nel
desolato panorama italiano, nessuno che possa portare la ventata di aria fresca
di cui, come dicevo qualche giorno fa, abbiamo disperatamente bisogno.
In Italia i partiti di minoranza, ma anche quelli di
governo, fanno molto male il loro mestiere. Un partito di minoranza, in
una democrazia che funziona, non si limita a sbraitare che il governo non lavora
bene, ma propone alternative credibili, provvedimenti che aspirano a essere
migliori di quelli predisposti dai ministri in carica, dimostra quotidianamente
di avere un programma per il futuro e di poterlo realizzare e di non preoccuparsi
soltanto di vincere le prossime elezioni.
Da noi questo non accade, da noi tutti gli oppositori, dallo
Psiconano+barba-Mediaset a Il Felpo 1 Matteo Salvini, dal premio Nobel mancato
a Il Felpo 2 Maurizio Landini, strillano e basta, il più delle volte in maniera
scomposta e volgare.
Su Grillo, il quale deve soffrire parecchio perché quasi
nessuno, neppure tra i suoi, più si occupa di lui, stendiamo un velo pietoso.
Personalmente, salvo essere costretto, eviterò di parlarne dopo la vergognosa uscita con cui (purtroppo) ha riconquistato per qualche istante il palcoscenico,
come spiega Libero:
Cronaca. Grillo è semplicemente disgustoso. Un ridicolo e
inutile pupazzo in mano a un visionario patetico. Lui e Ca((zz)sal)eggio hanno, come tanti negli
ultimi anni, semplicemente messo in piedi un’impostura politica che, purtroppo,
ha fatto illudere molti italiani.
Quanto a Il Felpo 2 Landini, pur di criticare, presenta una realtà di suo
gradimento, ma inventata, come documenta questo video del Corriere della Sera:
Penoso, non si può dire altro di uno che continua ad
arrampicarsi sugli specchi per sostenere una visione politica ed economica più
che obsoleta e per andare a raschiare il barile di quelli che, come lui, non
hanno ancora capito che siamo entrati da quindici anni nel 21° Secolo.
E torniamo a Il Felpo 1, Salvini, il quale sta dibattendo da
settimane con il tizio decrepito per definire le candidature alle prossime
elezioni regionali. Uno degli argomenti forti è che, in Veneto, Zaia va
ricandidato perché ha fatto bene. Ora, visto che ci vivo, non sono tanto convinto
di questo e, in ogni caso, ricorderei al Felpo 1 che il suo bravo presidente,
con il contributo naturalmente della maggioranza e dell’opposizione, non è
ancora riuscito a far approvare il bilancio per il 2015 (che andava approvato
entro il 31.12.2014, ovviamente) e, se non lo farà entro pochi giorni, la
Regione Veneto non sarà, tra l’altro, in grado di pagare gli stipendi.
Come se non bastasse, l’allegra brigata che abita i palazzi
del potere regionale, di tutte le provenienze politiche, ha pensato bene di
rivedere radicalmente l’organizzazione della sanità con un emendamento alla
Finanziaria, come illustra questo articolo di Alessandro Zuin dal Corriere
Veneto: http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2015/26-marzo-2015/usl-mercato-elettorale-2301165583994.shtml.
Buona stampa. Se questo è amministrare bene… Intendiamoci,
non è che la Signora Moretti dia l’idea di saper migliorare le cose, ma
l’attuale maggioranza regionale offre la garanzia di far poco o nulla, come
accaduto nella legislatura che si sta concludendo. E, tra l’altro, anche a dimenticare il caso di Tosi, appare tutt'altro che unita e armoniosa, come, d'altronde, dimostra il rapporto tra il tizio decrepito e il Felpo 1.
Certo, ci sta che Salvini spinga per la rielezione di Zaia,
fa parte del suo ruolo (meno, forse, dei suoi doveri, ma le cose non sempre
coincidono). E, infatti, non è tanto questo che mi spinge ad avere di lui un'opinione che, già cattiva, si deteriora giorno dopo giorno.
Anche Salvini ha ritenuto di esprimere un giudizio sul Presidente
del Consiglio che, francamente, lascia sconcertati. Vado a prendere la notizia
sul sito de La Repubblica: http://video.repubblica.it/dossier/scandalo-lega/salvini-cambierei-renzi-con-putin/195398/194410.
Capisco che, quando si parla in pubblico, la tentazione di
strappare l’applauso si faccia sentire. E, tuttavia, osservo che Il Felpo 1 va oltre il lecito nelle sue affermazioni. Nessun leader dell’opposizione
di una nazione autenticamente democratica si sognerebbe di sostenere simili
opinioni. In parole più chiare: nessun leader dell’opposizione di una nazione
autenticamente democratica distorcerebbe la realtà per far apparire il Capo del
Governo peggiore di un signore che ha il curriculum di Putin. Non lo farebbe
Miliband nei confronti Cameron, non lo farebbe Sarkozy nei confronti di
Hollande. Probabilmente lo farebbe Marine Le Pen, sia nei confronti di Hollande
che nei confronti di Sarkozy (eventualmente tornato all’Eliseo), ma, per
l’appunto, parliamo di Marine Le Pen, il cui partito, tra l’altro, si è fatto
finanziare dalla Russia come un qualsiasi PCI si faceva finanziare dall’Unione
Sovietica.
E via verso il fronte. Dopo molte parole, anche molta
musica. Cominciamo da John Coltrane e da uno dei suoi album più belli, SoulTrane (http://it.wikipedia.org/wiki/Soultrane), dal quale ho scelto Theme for Ernie.
Proseguiamo con un altro grandissimo sassofonista, Sonny Rollins, di cui ascoltiamo Tennessee Waltz. Scelta eccellente: me lo dico da solo.
Per finire lasciamo il jazz e passiamo alla straordinaria chitarra di Eric Clapton (meglio: alle sue straordinarie dita). Ho scelto uno dei suoi album più belli, Slowhand (http://www.ericclapton.com/album/slowhand), e, tra una decina di ottimi pezzi, un formidabile brano strumentale: Peaches and diesel.
Per finire lasciamo il jazz e passiamo alla straordinaria chitarra di Eric Clapton (meglio: alle sue straordinarie dita). Ho scelto uno dei suoi album più belli, Slowhand (http://www.ericclapton.com/album/slowhand), e, tra una decina di ottimi pezzi, un formidabile brano strumentale: Peaches and diesel.
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domenica 22 marzo 2015
Un susseguirsi di persone modeste ed efficaci...
Cominciamo con il Buongiorno di Gramellini del 19 marzo,
credo Festa del Papà, sarà per questo che si occupa di Maurizio Lupi e del
figlio: http://www.lastampa.it/2015/03/19/cultura/opinioni/buongiorno/lululato-2wbQjZd6onBm2tA2QHCg1O/pagina.html.
Buona stampa.
Passiamo oltre, ma non abbandoniamo il tono scherzoso, anche
se ci rivolgiamo al Corriere della Sera, sul quale oggi Stella ha scritto un
pezzo semplicemente fantastico su Massimo D’Alema. Lo Stalinuccio di Gallipoli,
infatti, ieri ha pensato bene di salire in cattedra per dare lezioni di
modestia. Lui, che non sa neppure come si scrive la parola! Per fortuna c’è
Stella e c’è anche il mio scanner, perché il Corriere non rende disponibile
l’articolo on line.
Buona stampa.
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