Cominciamo con un garbato sberleffo di Mattia Feltri su La
Stampa di ieri, nella rubrica Paesi e Buoi: http://www.lastampa.it/2015/05/14/cultura/opinioni/paesi-e-buoi/il-declino-di-forza-italia-s2Scx26RGjZGwIzfsP1PmK/pagina.html.
Buona stampa. Il disfacimento di Forza Italia non mi procura
particolari emozioni in sé. Mi spaventa, però, il vuoto che lascia nello schieramento
politico italiano: si sa che il vuoto non può durare e mi preoccupa chi e come
lo riempirà.
Cronaca. Ho l’impressione che 200.000 euro non siano abbastanza.
Per aggiustare il giocattolo, anche ribattezzato con un nuovo nome (l’ennesimo),
ci vuole ben altro che un po’ di soldi. Prima dei soldi e dei nomi, servono
idee, progetti e persone in grado di sviluppare le prime e portare avanti i
secondi. E mi pare che attorno al tizio decrepito non ce ne siano.
Un’ottima sintesi della situazione la offriva ieri, su Il
Sole 24 Ore, Roberto D’Alimonte nel commentare un sondaggio effettuato dal
quotidiano (è un articolo a pagamento, non riesco a darvi il link perché io
l’ho comperato, dovete cercare voi). Riprendo un paio di passaggi di
D’Alimonte.
Sul tizio decrepito e un suo eventuale successore: “Berlusconi è persona di straordinarie
risorse, sia materiali che simboliche, ma è difficile che possa tornare ad
essere il grande federatore della destra italiana. Il suo tempo sembra finito.
Ma non si vede ancora chi ne possa raccogliere l’eredità. Per i moderati del
centro-destra Salvini è un po’ troppo di destra anche se oggi sembra il
favorito”.
Un altro passaggio interessante è quello sul livello di
fiducia riscosso dai principali uomini politici del Paese. Ancora copio e
incollo: “Per Renzi la frammentazione e
la poca credibilità della opposizione rappresentano il vantaggio più importante
su cui può contare in questa fase. Governare di questi tempi è difficile. E nei
dati di questo sondaggio si vede. Il giudizio sul governo non è positivo per la
maggioranza degli italiani. Lo stesso vale per il giudizio sul premier. Su una
scala da 1 a 10 solo il 41% degli intervistati gli dà la sufficienza. Ma resta
pur sempre il leader meno sgradito visto che per i suoi rivali i giudizi
negativi vanno dal 68% di Salvini al 70% e più di Grillo, Berlusconi e Landini
per arrivare all’82% di Alfano e all’87% di Fitto”.
Escluso Renzi, tutti gli altri leader hanno un livello di
apprezzamento bassissimo, anche tra coloro che potrebbero votarli. Questo la
dice lunga sulla qualità percepita della classe politica e dovrebbe spingere
tutti, compreso il Presidente del Consiglio, a lavorare duramente per
ricostruire un rapporto almeno decente tra la classe politica stessa e i cittadini.
Voi tre cosa dite? Sta accadendo?
Lasciamo che sia Gian Antonio Stella, nel suo editoriale di
oggi sul Corriere, a dare alcune risposte alle mie domande: http://www.corriere.it/editoriali/15_maggio_15/questione-morale-periferia-530c97d4-fac1-11e4-92e0-2199ef8c8ae2.shtml.
Buona stampa.
Prima di passare alla musica, vorrei segnalarvi un articolo
di National Geographic che parla dell’Everest e dell’assalto che l’umanità
porta alla cima più alta del mondo: http://news.nationalgeographic.com/2015/05/150513-everest-climbing-nepal-earthquake-avalanche-sherpas/.
Buona stampa. Non mi pare una grande impresa raggiungere la
vetta dell’Everest sulle spalle di uno sherpa. E’ questo che accade a molti
degli uomini che raggiungono la cima himalayana. E non capisco come qualcuno
possa pensare di vantarsene, considerando il prezzo che fa pagare alla natura e
alla popolazione del luogo. Quanto squallore sa rivelare, a volte, l’indole
umana.
Oggi, nella nostra guerra contro i nemici della musica e
della cultura, non possiamo non impiegare la straordinaria forza di un vero
mito della musica americana del secolo scorso: B.B. King, che purtroppo è morto
poche ore fa. Ascoltiamo un paio di pezzi. Il primo, dal vivo a Montreux nel
1993: The Thrill is Gone.
Il secondo pezzo vede B.B. King affiancato da altri tre grandi: Eric Clapton, Jimmie Vaughan e Buddy Guy. Il brano, credo registrato dal vivo nel 2010, s'intitola Rock me Baby.
Hai ragione Roberto, il vuoto verrà riempito e non sappiamo da chi. Mi sembra difficile che sia peggiore del tizio decrepito! Un saluto a te ed ai tuoi innumerevoli lettori, Marco
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