La prima notizia di oggi la prendiamo da Lettera 43. Ne
hanno parlato anche altri quotidiani, ma in maniera meno puntuale. Il sito
forzasilvio.it è stato oscurato dall’azienda che lo ospitava perché ci sarebbero un po’ di fatture non pagate. Ecco l’articolo: http://www.lettera43.it/esclusive/forzasilvioit-cosa-c-e-dietro-l-oscuramento_43675166991.htm.
Buona stampa. Avreste mai immaginato che il tizio decrepito
potesse restare senza il suo sito personale? E per non tirare fuori 200.000
euro… Non sono più i bei tempi delle feste eleganti.
Si consolerà, forse, con le esternazioni di alcuni dei suoi
più fedeli lacchè. Come sappiamo, qualcuno ha ceduto, ma ci sono ancora dei
valorosi che resistono, quasi soldati giapponesi nella giungla. Pochi, forse
nessuno, può rappresentare la categoria meglio di Michaela Biancofiore. Penso
che anche il tizio decrepito si sarà sbellicato leggendo questo articolo
pubblicato oggi dal Corriere della Sera (e acquisito, male, con lo scanner,
portate pazienza).
Buona stampa. Niente di più meritorio che mettere alla
berlina certi personaggi grotteschi. Mi chiedo: la Biancofiore si rende conto
di quel che dice o parla così, diciamo un po’ sbadatamente, senza concentrarsi
troppo? E si va mai a rileggere le corbellerie che riesce ad affidare ai
microfoni o alle penne dei giornalisti? E poi, con che coraggio parla di yes man? Proprio lei che non si ferma
neppure davanti a un paragone demenziale come quello tra Cristo e il tizio
decrepito. E che del suo ridicolo servilismo umidiccio si serve senza
pudore per chiedere una poltrona. Lasciamo perdere… Con un po’ di fortuna, tra
non molto, sarà spazzata via come merita.
Passiamo a cose molto più serie: l’anniversario di un
avvenimento importante, che ha segnato la storia recente del pianeta con un
massacro di dimensioni almeno simili a quelle del genocidio armeno, il cui centenario
si commemorerà la settimana prossima. Esattamente quarant’anni fa domani i
Khmer Rossi entravano in Phnom Penh, dando inizio a una dittatura sanguinaria e
folle come poche nella storia, che ha causato, a seconda delle stime, da 1.200.000 a 2.300.000.
Tra le tante, vi propongo due buone fonti di informazioni su quel 17
Aprile e su quel che venne dopo: una in italiano (http://www.asiablog.it/2008/04/17/17-aprile-1975-la-liberazione-di-phnom-penh/)
e una in lingua inglese (http://shoottokyo.com/phnom-penh-april-17-1975/).
La tragedia del paese asiatico è stata descritta da un film,
di cui serbo un ricordo vivissimo e che reputo di rara e tragica bellezza, Urla del Silenzio (The Killing Fields). Ecco la scheda di IMDB: http://www.imdb.com/title/tt0087553/?ref_=nv_sr_1.
Non devo fare molta strada per trovare le armi da usare oggi
in battaglia. Dalla colonna sonora del film, composta ed eseguita da Mike
Olfield, vi propongo due versioni di Pran’s
Theme. Un ascolto molto breve questa sera.
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