sabato 18 aprile 2015

E già... li convincerà con le sue chiacchiere


La Stampa, da ieri, ha una nuova rubrica, intitolata Montecitorio-La Fiction, d’impronta chiaramente comica, affidata a Mattia Feltri. Il primo pezzo è dedicato al tizio decrepito e al suo nuovo presunto delfino, Paolo Del Debbio. Ecco il link al testo: http://www.lastampa.it/2015/04/17/italia/politica/montecitorio-la-fiction-vXSBS4HiODq0DQYHwkGqZK/pagina.html.
Buona stampa. Le premesse sono interessanti, perché Feltri ha sempre avuto una notevole vena ironica. Bisognerà valutarlo sul medio periodo: anche se i nostri politici sono maestri nel mettersi in ridicolo e nell’attirare il sarcasmo, non sarà facile trovare sempre nuovi temi con cui far sorridere il lettore. O forse mi sbaglio. Leggete questa rubrica de L’Espresso: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2015/04/17/news/il-peggio-della-settimana-17-04-2015-1.208654?ref=HRBZ-1.
Buona stampa. Con gente così, Feltri avrà il problema del superlavoro, non certo quello di non sapere cosa scrivere.
Al di là della stupidità di molte frasi riportate da L’Espresso, osservo che in molte emergono violenza e volgarità davvero sconcertanti, anzi, preoccupanti. Con simili esempi, non c’è da stupirsi se la violenza e la volgarità prevalgono nei comportamenti di tanti italiani.
Uno degli ambiti in cui questo si afferma con maggiore evidenza è quello del calcio. In particolare del tifo, ma anche tra quelli che stanno in campo non mancano pessimi figuri. Ad ogni modo, i cosiddetti ultra non sembrano conoscere limite nel dimostrarsi i più bravi nelle materie insegnate dai politici. La cronaca odierna offre l’ennesimo esempio. Prendo un quotidiano a caso, Il Giornale: http://www.ilgiornale.it/news/sport/varese-tifosi-devastano-stadio-rinviata-partita-lavellino-1117936.html.
Cronaca. Perciò, niente voto, ma forse meriterebbe una valutazione negativa per aver lasciato correre certe considerazioni. Rileggete le parole del Presidente della Lega: "Il tema non sono gli ultrà - dice Abodi - il problema sono teppisti e delinquenti che ci sono in tutte le categorie, perché ci sono ultrà che sono appassionati e corretti. Pensare di accomunare in un giudizio collettivo una categoria solo perchè viene facile non mi sta bene. Questi sono delinquenti, purtroppo certi episodi affiorano qua e là. Ce ne sono troppi di segnali, Varese, ieri a Cagliari, pochi giorni fa a Roma. Questi devono sapere che il calcio è per gli appassionati non per i delinquenti: noi faremo di tutto perchè questi ultimi stiano fuori dal nostro mondo".
Un bel pistolotto, non c’è che dire. Quanto ci sia di concreto, però, è tutto da dimostrare. Da anni si sentono affermazioni simili, ma ben altri sono i fatti certi. Gli stadi sono vuoti perché la gente normale, giustamente, non vuole correre rischi. Molte società sono finite in mano ad affaristi senza scrupoli che le hanno portate alla soglia del fallimento e anche oltre. Ci sono casi di acquiescenza se non di connivenza con le frange violente delle tifoserie. In assenza dei diritti televisivi, il calcio italiano sarebbe morto e sepolto, come di fatto è già, almeno a livello di competizioni internazionali. I dirigenti di Federazione e Leghe dovrebbero rimboccarsi le maniche e darsi da fare sul serio per raddrizzare una barca che fa acqua da tutte le parti. Meno chiacchiere e più lavoro di ramazza.
Torniamo al fronte. Oggi comincio con una scoperta di poche ore fa. C’è stato un musicista jazz che aveva il mio cognome: Johnny Frigo. E’ stato un violinista di un certo valore (http://en.wikipedia.org/wiki/Johnny_Frigo). Come potrei non farvelo ascoltare? Ecco allora un suo brano: Get Happy.


E poi, dopo questo “affare di famiglia”, un’interpretazione abbastanza interessante di un classico di Gershwin: I Was so Young, You Were so Beautiful. La esegue Bill Charlap, un buon pianista, diciamo un professionista solido, ma non troppo fantasioso.



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