Apparentemente, parleremo di cani. In realtà, l’argomento è
l’uomo e vedremo come mai, checché ne dica il mio amico Dario (le cui ragioni,
peraltro, comprendo e condivido in buona parte), mettere “animali” e “umani” sullo
stesso piano comporti il rischio di sopravvalutare l’uomo e sottovalutare
l’animale.
Dario dice che esistono “animali” pericolosi e “umani”
interessanti. Il che, ovviamente, è molto vero. E, tuttavia, la pericolosità
degli “animali” ha origini assai diverse da quella che, così mi pare, il mio amico
attribuisce implicitamente anche agli “umani”.
C’è un argomento sul quale mi sono trovato spesso a
riflettere e che oggi non posso evitare di proporre anche a voi. Parlo
dell’influsso drammatico che alcuni atteggiamenti degli uomini hanno sulla vita
dei cani.