Nel post di ieri, alla fine del primo paragrafo,
nell’augurarmi che la stampa lasciasse in pace i vivi pensavo, soprattutto, ai
genitori di Andreas Lubitz. Non riuscivo e non riesco neppure adesso a intuire
la profondità del dolore che può portare la perdita di un figlio nel modo in
cui loro hanno perduto il proprio.
Il tema, com’è naturale, non interessa soltanto il
sottoscritto. Ne ha scritto, molto meglio di me, Marcello Veneziani in una lettera pubblicata
dal Corriere della Sera questa mattina. Non è disponibile on line, quindi
l’acquisisco con lo scanner. Lo ammetto prima che lo diciate voi: non ho fatto
un lavoro eccellente, ma era il meglio che potevo. Dovrete passare dal primo
documento al secondo e tornare al primo. L’importante è che leggiate.
Buona stampa. Acume, misura, garbo, sensibilità. Difficile trovarli
di questi tempi.
Restiamo sul Corriere per l’editoriale di Angelo Panebianco, che riprende il tema del presunto autoritarismo di Matteo Renzi e fa un efficace e convincente paragone con quello che accadeva ai tempi del tizio decrepito: http://www.corriere.it/editoriali/15_marzo_29/ai-tempi-cui-c-era-lui-457c91c6-d5de-11e4-b0f7-93d578ddf348.shtml.
Buona stampa. In cui, scusate l’annotazione un po’ boriosa,
ci sono alcune osservazioni molto simili a ciò che sostenevo nel mio post di
ieri.
E veniamo a parlare di Doc. Oggi lo trovate a fare la
guardia a un magnifico pezzo di Roberto Plaja, il quale ha abbandonato
temporaneamente gli argomenti finanziari per riflessioni su di noi, sugli
uomini. Più che mai da leggere: http://www.theboxisthereforareason.com/2015/03/29/doc/.
Per la guerra ai nemici della Cultura e, come nota giustamente
Roberto, della Storia, vi propongo un brano tratto da Duets, l'album più recente di Van Morrison. In questo pezzo, intitolato Streets
of Arklow, duetta con Mick Hucknall, dei Simply Reds.
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