mercoledì 28 novembre 2012

A chi non siamo grati


Mi dispiace per voi, ma non posso fare a meno di tornare sul tema, credo a noi tutti nient’affatto gradito, del funzionamento del nostro sistema politico.
La notizia del giorno la prendo dal Sole 24 Ore, precisamente da un articolo di Marco Mobili: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-28/delega-fiscale-binario-morto-063742.shtml?uuid=Abv0s36G&fromSearch.
Buona stampa. Anche se si tratta di cronaca.
Il commento, che già dal titolo dice tutto e che prendo sempre dall’edizione odierna del 24 Ore, è firmato da Fabrizio Forquet: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-11-28/schiaffo-paese-063603.shtml?uuid=AbLMs36G.
Buona stampa. Soprattutto per come evidenzia il contrasto tra l’operato del Governo, che io ho spesso criticato (a ragione, scusate la modestia) per il poco coraggio e la poca incisività, e la totale mancanza di senso di responsabilità del Parlamento, che rivela giorno dopo giorno la pessima qualità dei suoi componenti. E anche dei suoi presidenti, perché se Schifani e Fini avessero la caratura degli uomini di Stato (e, ovviamente, non l’hanno) si sarebbero dimessi da tempo piuttosto che restare a presiedere un pugno di personaggi, in gran parte inqualificabili, che, anche in un momento drammatico come quello che vive l’Italia, antepongono i loro (o degli amici) meschini interessi a quelli degli italiani e, indifferenti a quanto denaro ricevono dai loro concittadini, non solo lavorano poco o nulla, ma quando si presentano in aula affossano i risultati prodotti in un anno dal Governo, pochi, ma certamente maggiori di quelli prodotti dal Parlamento in oltre tre anni di legislatura prima che a Palazzo Chigi arrivasse Monti. E potrei anche dire in tutte le ultime quattro legislature...
Che poi tutto questo avvenga, prevalentemente, per assecondare il protagonismo velleitario e patologico di un tizio piuttosto decrepito, il cui aspetto farebbe apparire affascinante anche il ritratto di Dorian Gray, beh, francamente, non lo si può tollerare.
Abbiamo già dato anche troppo alla smisurata e grottesca e immotivata autostima di Berlusconi e, soprattutto, agli orizzonti piuttosto ristretti, e poco orientati al bene comune, del suo agire politico.
Il paese è inchiodato da quasi vent’anni perché lui ha deciso di dedicarsi alla politica principalmente per far fronte a questioni che, con la vita degli italiani, avevano poco, anzi nulla a che fare. La colpa, però non è soltanto sua.
A Berlusconi e ai suoi oppositori possiamo sicuramente addebitare il fatto che non si sono realizzate le riforme che avrebbero permesso al paese di affrontare con maggiore serenità la crisi economica e finanziaria iniziata nel 2007.
Quando sento Bersani sostenere che lui è in grado di “rinnovare”, onestamente, posso soltanto scrollare incredulo la testa. Bersani, come gran parte di quelli che lo sostengono all’interno del suo partito, è uno dei politici che dovrebbero stare sul banco degli imputati di un ipotetico processo intentato dagli italiani a coloro che li hanno, si fa per dire, amministrati negli ultimi vent’anni.
Adesso che ci penso… non sarebbe male modificare il progetto di Rutelli e Viespoli di cui ho parlato (il peggio possibile come meritava) qualche giorno fa… Anziché una piccola assemblea costituente, un severo tribunale speciale per i danni causati dalla classe politica al paese… sognare si può, almeno nel proprio blog.
Passando alle cose belle, un brano musicale. Da un po’ di tempo trascuro la cosiddetta “Musica Classica” e, siccome oggi ricorre l’anniversario della prima esecuzione pubblica del 3° Concerto per pianoforte di Sergej Rachmaninov (non è cultura sedimentata, l’ho appreso ascoltando Radio3 della Rai oggi: http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-040c7474-91ca-4de4-b086-5e321557dcc6.html), sfrutto l’occasione.
Ecco l’esecuzione del 1° movimento del 3° Concerto registrata, nel 1939, da Rachmaninov stesso.


Nessun commento:

Posta un commento