giovedì 23 aprile 2015

Iperboli


Primo argomento. Una breve, impeccabile lezione di storia da parte di Alessandro Fugnoli, autore de Il Rosso e il Nero – Settimanale di strategia di Kairos Partners, una delle maggiori società di gestione del risparmio italiane. Storia che illumina anche un aspetto dell’andamento dei mercati. Ecco il collegamento: http://www.kairospartners.com/sites/default/files/rn-20150423.pdf.
Buona stampa. Mi permetto di suggerirvi di leggere abitualmente la rubrica di Fugnoli. Scrive molto bene di cose sempre interessanti, mai banali, e aiuta a capire le questioni finanziarie. I suoi testi s’integrano bene con quelli di Roberto Plaja e vi daranno strumenti per muovervi meglio nella gestione dei vostri risparmi.

Come secondo argomento, mi concedo una divagazione che vorrebbe farvi sorridere, anche se mi rendo conto di correre il rischio di apparire cinico. Un fatto di cronaca padovana rilancia la fondatezza dell’aforisma, caro al giornalismo americano, secondo il quale fa notizia l’uomo che morde il cane e non viceversa (http://en.wikipedia.org/wiki/Man_bites_dog_%28journalism%29).
A Padova una donna di cinquantadue anni ha avuto un infarto dopo un rapporto sessuale con un settantanovenne. Sembra che avesse assunto dei farmaci. Ecco il collegamento a Il Mattino di Padova: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/04/23/news/sesso-con-infarto-e-giallo-sulla-morte-della-badante-1.11289814.
Cronaca. Ripeto: so che questo mi farà apparire cinico, ma non ho potuto evitare di sorridere nel leggere questa notizia, perché, come tutti, credo, avrei considerato naturale la situazione esattamente opposta, ossia con il maschio anziano che si procura il supporto dei medicinali per raggiungere lo scopo…
E torniamo rapidamente alla questione dei migranti. E' stato attivato un profilo Facebook, Andiamo a prenderli noi. Fondiamo l’Europa (https://www.facebook.com/andiamoaprenderlinoi?fref=ts), che mi lascia abbastanza sconcertato perché raccomanda alcune delle proposte irrealistiche di cui avevo parlato ieri. Intendiamoci, ne condivido in buona parte le motivazioni e apprezzo lo spirito (e conta anche che Umberto Contarello e io, qualche anno fa (sic), fossimo amici e giocassimo a pallacanestro insieme), ma non posso evitare di vedere sia il velleitarismo sia la propensione, abbastanza diffusa tra gli intellettuali italiani, a muoversi sul piano dell’iperbole, senza mai preoccuparsi di dare un adeguato livello di concretezza e di ragionevolezza a ciò che suggeriscono anche quando, come in questo caso, concretezza e ragionevolezza sono indispensabili sotto ogni punto di vista. Soprattutto se si vuole che le proprie proposte abbiano qualche possibilità di realizzarsi.
Sul fronte della guerra ai nemici della cultura e della musica, oggi possiamo contare su due grandissime personalità di due generi diversi. Una Signora della lirica, Renée Fleming, e uno dei maggiori chitarristi jazz viventi, Bill Frisell. Insieme interpretano una canzone popolare abbastanza famosa: Answer me.



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