domenica 20 novembre 2011

In barca non si litiga


Oggi avrei inteso affrontare l’argomento dell’informazione in generale, ma tra pagine stampate e pagine web, purtroppo, devo cambiare programma.
F&F hanno il difetto comune di un atteggiamento tracotante, che, lo ammetto, non alimenta in me simpatia. Qualcuno dirà che sono altre le loro vere mancanze, può darsi, ma a me, adesso, interessa poco: se vogliamo parlare di partigianeria, allora voglio sottolineare come ce ne sia in abbondanza in tutti i giornali dei due principali schieramenti politici. Come mi sembrano dimostrare gli articoli di Travaglio (e di altri) sul Fatto Quotidiano. Mi piacerebbe rinviare a quello odierno di Travaglio, purtroppo il link ancora non è disponibile, rimando a quello del 15 Novembre (http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/15/niente-festa-siam-cazzulli/170587/).
Feltri, Ferrara e Travaglio, oltre a condividere, a mio parere, modi esageratamente aggressivi e sprezzanti, sono giornalisti tra i più popolari nel gruppo di quelli che lavorano in testate che non nascondono da che parte stanno (e la sostengono apertamente). Sono tutti e tre professionisti di valore, pure meritano un giudizio negativo, soprattutto in questa fase: siamo in un bel mare di guai e mi sembra che sia più importante cercare di venirne fuori rapidamente e senza farci troppo male piuttosto che litigare per decidere quale, tra i timonieri del recente e remoto passato, abbia maggiormente contribuito a portarci fin qua. Di questo si occuperanno altri, possibilmente posteri e possibilmente imparziali. E in ogni caso con una mentalità da tifosi e senza volontà di analizzare onestamente le responsabilità della propria parte non si va molto lontano. Certamente non fuori dalla crisi in cui ci troviamo.
Mala stampa.

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