lunedì 28 novembre 2011

Contributi all'editoria 2


Ancora sui contributi all'editoria. Oggi ne vediamo tre categorie, pure queste individuate dall’art. 3 della Legge 250/1990.
Il primo gruppo, il più consistente, è quello dei “Contributi per quotidiani editi da imprese la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali”, comma 2 bis dell’articolo. Il totale erogato a questo raggruppamento per il 2009 è stato di € 41.929.348,01.
La parte del leone la fa Avvenire, il quotidiano riferibile alla Conferenza Episcopale Italiana, che ha ricevuto 5.871.082,04 euro, ossia il 14% dell’intera somma destinata a questo raggruppamento.
Al secondo posto, troviamo Italia Oggi, testata di proprietà della Italia Oggi Editoriale Erinne S.r.l. di Milano: il contributo è stato di € 5.263.728,72 (12,55%). Qualche perplessità suscita il fatto che, pur apparendo riconducibile sotto il profilo proprietario alla suddetta società, il quotidiano risulta inserito nell’ambito del Gruppo Class, editore di numerose testate e anche di un canale televisivo, Class CNBC: una situazione di incertezza che, mi ripeto, si potrebbe evitare se il dossier predisposto dalla Presidenza del Consiglio offrisse informazioni più ampie e dettagliate.
Meritano di essere menzionati anche Conquiste del Lavoro (quotidiano del sindacato CISL – € 3.289.851,60, pari al 7,84%), la Discussione (testata fondata da Alcide De Gasperi – 2.530.638,81 euro, ossia il 6,03%) e Scuola SNALS (quotidiano di uno dei maggiori sindacati autonomi degli insegnanti – € 1.716.689,68, pari al 4,09%).
I restanti contributi sono andati a testate di carattere locale. Tra queste, va citata Cronaca Qui.it di Torino perché, nella edizione on line, informa di sostenere la lotta ai privilegi della Casta. Vien da chiedersi se lo faccia nella speranza che un eventuale taglio ai costi della politica renda disponibili risorse per aumentare i contributi all’editoria: la loro fetta attuale, comunque, è già la discreta sommetta di € 3.667.396,28, ovvero l’8,74% di questa categoria (http://www.cronacaqui.it/cronaca/20200_sforbiciamo-i-costi-della-politica-aderisci-alla-campagna-contro-i-privilegi-della-casta.html).
Mala stampa.
Venendo alle due categorie successive, quella dei “Contributi per quotidiani italiani editi e diffusi all’estero” e quella dei “Contributi per quotidiani editi in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle Regioni autonome Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige”, non credo ci sia molto da dire, salvo che, per come la vedo io, mi sembrano le due categorie più meritevoli di un sostegno pubblico. Il primo gruppo percepisce nel complesso 4.594.527,84 euro, il secondo 5.366.460,59, anche se una parte viene erogata in base ad una diversa disposizione di legge (art. 3 Legge 278/1991). Per quel che riguarda i quotidiani pubblicati all’estero, appare abbastanza sorprendente che i contributi maggiori vadano a testate del Nord America e dell’Australia, mentre quelle del Sud America (Gente d’Italia e Voce d’Italia) ricevono somme assai inferiori, quindi con una distribuzione che non riflette quella della popolazione di origine italiana nelle tre aree interessate.
Nei prossimi giorni ritorneremo sul dossier, siamo appena a metà lavoro.

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