Il primo pezzo che vi propongo oggi è tratto dal Financial
Times (di ieri) e riguarda l’industria automobilistica. Più precisamente
l’eventualità che le auto possano essere dotate di una sorta di pilota
automatico: http://www.ft.com/intl/cms/s/0/d52b5210-4a35-11e4-bc07-00144feab7de.html#axzz3EyfBPP12.
Cronaca. Ben venga il progresso tecnologico, ma c’è da
rabbrividire al pensiero che si debbano sviluppare sistemi capaci di
sostituirsi al pilota per ridurre i pericoli causati dall’uso del telefonino
mentre si è al volante. Lo dico senza giri di parole: solo un deficiente può
mandare messaggi o leggere social network o dedicarsi ad altre stupidaggini del
genere finché guida un’auto. E nelle stupidaggini del genere è incluso il
conversare al telefono senza auricolare o senza un vero sistema di viva voce,
ossia un sistema installato sull’auto e controllabile tenendo le mani sul
volante. Quindi è una stupidaggine anche parlare usando il viva voce del
cellulare. Anzi, è la stupidaggine più assurda perché solo un deficiente totale
può pensare che non sia pericoloso (e che non si violi il codice della strada)
semplicemente perché si tiene il telefonino staccato dall’orecchio e sospeso a
metà strada tra la tempia e la bocca… E ce ne sono di deficienti del genere.
Troppi.
Procediamo. Da Londra, ieri Renzi ha colto al volo l’occasione
per marcare la distanza dalla Germania e per mettersi parzialmente al fianco
della Francia:
Cronaca.
Allora, sempre senza far giri di parole e senza ricorrere a
linguaggi sofisticati: Angela Merkel la sta tirando decisamente troppo per le
lunghe e sta anche andando ben oltre il limite della buona educazione. La
Germania è grande, ma non è l’Europa. L’Europa ha pagato il conto della
riunificazione tedesca e sarebbe il caso che non se ne dimenticassero dalle
parti di Berlino, ma anche altrove. C’è un’ostinazione del tutto
incomprensibile nell’atteggiamento tedesco e dei (pochi) Paesi che sostengono
il rigore senza se e senza ma. E c’è un’invadenza preoccupante nelle
istituzioni europee che rischia, prima o poi, di scatenare una generale ripulsa
verso la Germania. Basti quest’ articolo di Adriana Cerretelli dal Sole 24 Ore
di oggi: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-10-02/berlino-vince-anche-ue-063640.shtml?uuid=ABLazDzB.
Buona stampa. Un pezzo prezioso per rinfrescare la nostra
memoria, ma sarebbe bene che lo leggessero anche in Germania…
Detto questo, a proposito di Renzi, ammetto che vorrei un
Presidente del Consiglio più prudente e più attento a quel che accade intorno a
noi e meno preoccupato del numero di follower
(scusate) raggiunto su Twitter (scusate ancora). Perché su un punto la Signora Merkel ha
ragione: noi dobbiamo fare un bel po’ di compiti a casa. Li dobbiamo fare,
però, non perché ce lo dice lei (o non solo perché ce lo dice lei), ma perché
senza quel cambiamento radicale che Renzi propone (ma del quale si vedono solo
timidissimi accenni) il nostro Paese scivolerà inesorabilmente nell’abisso.
E la prova di quanto sia debole la posizione italiana e di come
i mercati siano pronti a colpire, nel caso in cui le riforme non vengano fatte
o siano insufficienti, l’hanno fornita ieri le borse. E’ bastato che Draghi, il
quale ha le mani legate piuttosto strette, non annunciasse le iniezioni di
liquidità che alcuni vorrebbero perché arrivasse un crollo delle quotazioni, in
particolare quelle italiane. Non ci possiamo permettere il lusso di twittare
bene e razzolare male.
Non amo almanaccare sui provvedimenti ancora in discussione,
quindi non parlo del DEF in elaborazione. Se, però, alcune delle misure di cui
si parla, saranno effettivamente approvate, allora si avrà la conferma di come
Renzi sia ben lontano dal realizzare ciò che promette. Come un qualsiasi tizio
decrepito.
Prima di qualche ascolto musicale, gli ultimi Buongiorno di
Gramellini, che merita sempre la nostra attenzione. Andiamo a ritroso: http://www.lastampa.it/2014/10/03/cultura/opinioni/buongiorno/il-primo-trombone-DqNX5nBLujMbozNkIcpJPI/pagina.html,
http://www.lastampa.it/2014/10/01/cultura/opinioni/buongiorno/bobo-e-boba-6vwzqnwdZOSB8X0pDroPtM/pagina.html
e http://www.lastampa.it/2014/09/30/cultura/opinioni/buongiorno/trattamento-di-fine-futuro-1ZwfbwCjMgYtixB2ZcCZBN/pagina.html.
Buona stampa. Per come sono scritti, non certo per la
qualità dei comportamenti sui quali Gramellini, da maestro, si sforza di farci
riflettere sorridendo, sia pure a stento.
Musica ho promesso e musica sia.
Un tuffo nel passato con un gruppo di cui abbiamo già
parlato, quello di Clifford Brown e Max Roach. Il pezzo s’intitola Joy Spring,
e chiaramente la scelta non è ispirata dalla lettura dei giornali, al
contrario!
Per finire Brad Mehldau e Joshua Redman, dal vivo, interpretano magistralmente uno standard che, prima o poi, vi proporrò in varie versioni: The Nearness of You (http://en.wikipedia.org/wiki/The_Nearness_of_You).
Preparatevi a un ascolto lungo e appassionante, stiamo parlando di due
esponenti eccellenti delle nuove generazioni del Jazz.
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