domenica 19 ottobre 2014

Non era meglio cercare di trattenerlo?


Affaccendato in questioni del Nord Est, ho lasciato da parte quelle del Nord Ovest, in particolare quelle di Genova. Diversamente da me, hanno tenuto il faro puntato in quella direzione sia Massimo Gramellini sia Aldo Grasso, che hanno giustamente deciso di occuparsi di alcuni dei mediocri protagonisti della politica. Cominciamo dal Buongiorno del 15 ottobre, che ben coglie il valore di Beppe Grillo: inesistente. Una piaga peggiore dei mali che asserisce di voler curare. Ecco il testo di Gramellini: http://www.lastampa.it/2014/10/15/cultura/opinioni/buongiorno/il-fango-nella-testa-BQuyrjMyq5LgsIlwjlQ7yL/pagina.html.
Aldo Grasso, sul Corriere di oggi, si occupa di Claudio Burlando, attuale Presidente della Regione Liguria, il quale vorrebbe farci pensare che lui passava per caso. Ecco il collegamento al pezzo: http://www.corriere.it/opinioni/14_ottobre_19/fango-senso-potere-re-claudio-8779760c-5758-11e4-8fc9-9c971311664f.shtml#.
Buona stampa. Per entrambi gli autori. Per i protagonisti dei loro articoli, invece, una facile profezia: resteranno lì, continueranno, ognuno a suo modo e con il proprio stile (si fa molto per dire) a dedicarsi al bene dell’Italia (e qui si fa per dire anche di più). Salvo i ladri di polli, in Italia il conto non lo paga quasi mai nessuno, come dimostrano le ultime storie di cui mi sono occupato.
Visto che abbiamo parlato del Presidente della Regione Liguria, parliamo anche dei suoi colleghi, subito pronti a sollevare gli scudi di fronte alla prospettiva, indicata da Renzi, di dover ridurre la propria spesa.
E’ un argomento importante, con implicazioni nella vita quotidiana dei cittadini, specie quelli che vivono problemi gravi come la malattia o la disoccupazione. Per questo è doveroso cercare di capire come stanno le cose. Per il Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo si sono occupati in più occasioni del tema. Rizzo è tornato a farlo ieri, con un lungo articolo che mi sembra una lettura necessaria: http://www.corriere.it/editoriali/14_ottobre_18/non-delitto-tagliare-2percento-c94900d8-5687-11e4-ad9c-57a7e1c5a779.shtml#.
Buona stampa. Ovvio, non basta questo pezzo per formarsi un’opinione precisa della questione della spesa regionale, tuttavia pare che ci siano senz’altro ampi margini per ridurla. Dell’articolo mi piace riprendere una frase, che condivido interamente; avrei solo preferito che Rizzo usasse maggiore durezza nei confronti dei suoi colleghi e dei mezzi di comunicazione: “Queste hanno cominciato subito a comportarsi come piccoli Stati indipendenti i cui amministratori, ribattezzati pomposamente «governatori» con la colpevole complicità della stampa, non avevano però il dovere di rispondere agli elettori, visto che i soldi venivano pressoché tutti distribuiti attraverso lo Stato centrale.
Il problema della spesa pubblica, purtroppo, ha molto a che fare con la resistenza di chi trae, in varia misura e a vario titolo, vantaggio dal fiume di denaro che esce dalle casse dello Stato e degli Enti Locali, inclusi i dipendenti pubblici. E che costoro oppongano una resistenza davvero formidabile al controllo di quel flusso si capisce leggendo l’intervista di Beppe Severgnini a Carlo Cottarelli, già Commissario alla Spending Review (che esiste anche in italiano e si chiama revisione della spesa). Risale a venerdì e la trovate a questo indirizzo: http://www.corriere.it/economia/14_ottobre_17/non-mi-davano-neanche-documenti-resistenze-burocrati-roma-33ec9fe2-55b8-11e4-8d72-a992ad018e37.shtml#.
Buona stampa. Che dire? Mi sembra che, come spesso accade, ci facciamo scappare qualcuno delle cui capacità avremmo gran bisogno. Non è il solo, ma mi pare una perdita particolarmente grave. Soprattutto alla luce della rara sensibilità istituzionale rivelata dalle sue parole. Sa il cielo quanto farebbero bene tanti Cottarelli nella Pubblica Amministrazione!
Torniamo a The Nearness of You. E come prima versione ascoltiamo quella di Frank Sinatra, indiscutibilmente un grande interprete di standard.


Continuiamo con un'altra straordinaria voce: Sarah Vaughan, davvero bravissima.


L'ultima interpretazione è quella di Diana Krall, che si accompagna al piano e ne offre una lettura senz'altro più attuale delle precedenti, che pure restano preziose.





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