venerdì 19 settembre 2014

Beviamoci un buon malto


Di misura, gli Scozzesi hanno deciso di non separarsi dal Regno Unito. E’ una buona notizia: sia pure a fatica, il buon senso si è imposto e le spinte centrifughe, almeno lì e per ora, sono state vinte.
Traggono un sospiro di sollievo non soltanto Sua Maestà Elisabetta II e Cameron, ma anche il Premier spagnolo e quelli di altri paesi dell’Unione Europea in cui si replicano, con maggiore o minore successo, velleità indipendentiste.
Da noi, forse più che altrove, qualcuno dovrebbe riflettere attentamente sul risultato del referendum scozzese, ma, temo, non è ragionevole aspettarsi ragionevolezza da chi, oltre ai problemi con la geografia, ne manifesta anche con la storia e, quel che è peggio, con la logica.
Staremo a vedere. Avremmo un formidabile debito di riconoscenza verso gli scozzesi se, grazie a loro, un po’ di quelli che, da queste parti, parlano d’indipendenza e di secessione e di altro smettessero di proporre soluzioni assurde, prima di tutto sul piano politico ed economico che su quello storico.
Un buon commento, molto stringato, sul tema scozzese lo trovate, a firma di Marco Zatterin, su La Stampa: http://www.lastampa.it/2014/09/19/blogs/straneuropa/anche-il-no-cambia-leuropa-wzRBBgMeWcqoWFyNm1VCLJ/pagina.html.
Buona stampa.
Restando sul sito de La Stampa, sempre piacevolmente ironico, anche se non offre motivi di speranza, e quindi fa sorridere a denti strettissimi, il Buongiorno di Gramellini del 17 (http://www.lastampa.it/2014/09/17/cultura/opinioni/buongiorno/la-met-di-niente-515vYU2CkmjrSo21PyY44N/pagina.html).
Buona stampa. Anzi no: non sarà politicamente scorretto porre Dudu e Brunetta sullo stesso piano? Scherzi a parte, Gramellini traccia un ritratto impietoso del vuoto politico in cui sta affondando il nostro Paese. Un vuoto che, purtroppo, Renzi non pare affatto in grado di riempire adeguatamente. Nessuno lo dice apertamente: i giornali lo criticano sì, ma quasi con riluttanza, timorosi di sfondare la chiglia dell’ultima scialuppa.
Non credo sia la strategia giusta: il Presidente del Consiglio ha certamente un notevole istinto politico, è scaltro e sa comunicare assai bene, ma è del tutto incapace di considerare i propri errori e di valutare l’effetto degli stessi sul futuro del Paese.  Se li vede (e credo che faccia di tutto per non vederli) li valuta esclusivamente in funzione della propria sopravvivenza. Esattamente come un qualsiasi tizio decrepito. E come un qualsiasi tizio decrepito è ben coadiuvato dal suo circolo magico, nel quale, per ora, manca solo un barboncino (ma se servissero a ottenere qualche punto nei sondaggi, ne prenderà anche tre di barboncini).
Una buona lettura, che illustra bene l’atteggiamento dei commentatori politici, è l’editoriale di oggi del Corriere della Sera, firmato da Franco Venturini, uno degli esperti di politica estera del quotidiano milanese: http://www.corriere.it/opinioni/14_settembre_19/semestre-intanto-passa-33a31f40-3fbd-11e4-a191-c743378ace99.shtml#.
Buona stampa. Se non altro perché Venturini, con garbo anziché no, fa capire che Renzi sta per andare a sbattere…
Buona notte e buona fortuna.

Nessun commento:

Posta un commento