venerdì 19 luglio 2013

Chi da ordini a chi?


Secondo i giudici del Tribunale di Milano, le feste eleganti proprio così eleganti non erano.
Passiamo alla vicenda Shalabayeva.
Per prima cosa il Buongiorno di ieri, in cui Gramellini si è occupato di Angelino Alfano:
Buona stampa. Spes, però, in questo Paese, non è più l’ultima dea. Purtroppo.
Devo dire che, su questa brutta storia, anche il Presidente della Repubblica non mi ha convinto. Napolitano ha definito “inaudita” la vicenda, un giudizio che, onestamente, lascia il tempo che trova se non si fa nulla per cambiare radicalmente un sistema che ha consentito ai diplomatici kazaki di dare ordini alla Polizia italiana e di vederli eseguiti. Per tutti vi suggerisco di leggere questo articolo da La Stampa: http://www.lastampa.it/2013/07/19/italia/cronache/un-georadar-a-casal-palocco-per-trovare-il-bunker-segreto-0ULwANMvPOzciEeCwyTOKN/pagina.html.
Cronaca.
No, la vicenda sarà inaudita, ma è soprattutto vergognosa: dimostra che esiste una totale incapacità della politica di controllare le strutture della pubblica amministrazione e che, in assenza di controllo, le strutture si danno, a seconda dei casi e della convenienza, le regole che preferiscono.
Per capirci: ammesso che il Presidente del Consiglio, il Ministro degli Interni e il Capo della Polizia non abbiano mentito al Parlamento, allora una parte non trascurabile degli uffici del Viminale e della Questura di Roma ha ritenuto di non dipendere dalla Repubblica Italiana, ma da quella del Kazakistan. E mi fermo qui, senza farmi prendere dalla curiosità di capire come mai gli ordini dei diplomatici kazaki venivano eseguiti con tanta solerzia...
Provo a volare alto (non mi si addice, lo so, ma portate pazienza) e vi suggerisco di leggere l’editoriale del Corriere di oggi, a firma di Michele Ainis, che si occupa del rapporto tra politica e burocrazia. E, ovviamente, non viene fuori un quadro rassicurante: http://www.corriere.it/editoriali/13_luglio_19/la-confusione-e-le-inefficienze-michele-ainis_6ccb1f54-f02f-11e2-ac13-57f4c2398ffd.shtml.
Buona stampa.
Buona stampa. Anche se Spes, in questo Paese, non è più l’ultima dea. Purtroppo.

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