domenica 8 giugno 2014

La gratitudine si deve per ben altro


Guarda un po’ le coincidenze. Mercoledì scoppia il bubbone Consorzio Venezia Nuova e ieri il Censis presenta i risultati dell’indagine sull’andamento degli investimenti esteri in Italia. Ne hanno parlato tutti i quotidiani, io scelgo di segnalarvi La Stampa: http://www.lastampa.it/2014/06/07/economia/capitali-esteri-in-fuga-dallitalia-investimenti-gi-del-dal-MvKwuBv2nH2rU16yXdOtXK/pagina.html.
Cronaca. Attribuire la colpa di questo alla premiata ditta Baita, Galan, Mazzacurati & Co. oppure alla Berneschi e Associati sarebbe una fuorviante forzatura. Tuttavia non posso evitare di chiedermi se le vicende veneziane e genovesi resteranno prive di conseguenze sotto questo profilo o peggioreranno la nostra già pessima capacità di competere con le altre nazioni europee per attirare investimenti stranieri.
Per valutare quanto la classe politica comprenda la situazione e abbia le idee chiare su come risolvere il problema della corruzione e del degrado morale della classe dirigente, vi rimando a un delizioso (si fa molto per dire) repertorio raccolto da Mattia Feltri su La Stampa (http://www.lastampa.it/2014/06/08/italia/politica/le-mille-e-contraddittorie-proposte-per-cancellare-la-corruzione-oLpKZHNVTaP2UvUeZxxOEL/pagina.html) e all’editoriale di Antonio Polito sul Corriere di oggi (http://www.corriere.it/editoriali/14_giugno_08/troppa-ipocrisia-inchieste-ebbf0a60-eed4-11e3-9927-6b692159cfdc.shtml#).
Buona stampa. Per entrambi.
E torniamo per un attimo a Giancarlo Galan (che è sempre quello che usava la tessera di Giustina Destro per beneficiare delle tariffe promozionali del coiffeur di Montecitorio). Dopo aver letto la (solo umanamente comprensibile) difesa d’ufficio del marito da parte di Sandra Persegato Galan, ho continuato a rimuginare su alcuni dati che ricordavo un po’ confusamente. Così ho fatto una piccola ricerca in rete e ho trovato un interessante documento assai recente dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale): http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/il-consumo-di-suolo-in-italia.
Si tratta di un’indagine piuttosto estesa e interessante, che vi suggerisco di leggere in queste calde giornate estive, pregustando la crescita di temperatura cui andiamo incontro anche grazie alla cementificazione del nostro paese.
Comunque, ciò che a me interessava era vedere l’andamento del consumo di suolo nel Veneto negli anni in cui Galan è stato presidente. E direi che ho trovato una figura e una tabella estremamente significative, che ho riprodotto a vostro vantaggio. La prima presenta il raffronto delle percentuali di consumo di suolo tra le macroregioni italiane.


La seconda mostra le stime della percentuale di consumo di suolo delle singole regioni per un arco di tempo piuttosto ampio (e significativo riguardo al mio rimuginare di cui dicevo).

Il mio rimuginare riguardava il cemento sparso durante il mandato di Galan alla presidenza del Veneto. Sia chiaro, l’amministrazione regionale non è la sola responsabile del consumo di suolo, ma gioca un ruolo di grande rilievo, sia dettando alcune regole edilizie sia, soprattutto, concedendo le autorizzazioni alla realizzazione di insediamenti di particolare rilievo, come ad esempio i centri commerciali che assorbono enormi aree. Cosa dite, guardando quelle tabelle chi deve essere grato a Giancarlo Galan, i cittadini veneti o le imprese edili? E per fortuna sua che non sono ancora riuscito a trovare dati sull’effettivo utilizzo degli immobili sia commerciali sia residenziali edificati negli ultimi quindi anni. Ma, se ricordo bene, ne ha parlato diffusamente Gian Antonio Stella e magari andrò a scovare i suoi articoli in archivio.
Buona notte e buona fortuna.

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