martedì 31 dicembre 2013

Dalla A alla Z


Come un qualsiasi esponente della classe dirigente italiana mi rimangio quel che ho detto e torno a occuparmi di politica. Beh… non sono proprio come quelli che ci guidano (ci guidano?).
In effetti mi limito a suggerirvi caldamente la lettura dell’articolo di Milena Gabanelli sul Corriere di oggi: http://www.corriere.it/inchieste/reportime/economia/tutto-quello-che-non-ha-fatto-politica-noi-faremo/df04e168-71ad-11e3-acd7-0679397fd92a.shtml.
Buona stampa. Anzi di più. Come spiega il titolo di questo post, ne condivido anche la punteggiatura. E sono forse anche un po’ innamorato di lei. Scherzi a parte, la considero una dei migliori giornalisti italiani (uomini e donne) e una vera risorsa per il paese.
Dopo aver letto un articolo come quello di Gabanelli, voi tre starete già immaginando che chiuda cedendo al mio irrimediabile pessimismo. E invece, molto a fatica lo riconosco, provo a dare a voi, e prima ancora a me stesso, una spinta non già all’ottimismo (come potrei?), ma alla combattività. Una bella canzone malinconica che invita a non arrendersi. Si tratta di Don’t give up, che Peter Gabriel ha scritto e interpretato per la prima volta con Kate Bush (http://en.wikipedia.org/wiki/Don%27t_Give_Up_%28Peter_Gabriel_and_Kate_Bush_song%29). Le parole le potete trovare qui: http://www.azlyrics.com/lyrics/petergabriel/dontgiveup.html.


Come molti brani belli e di successo, anche questo è stato interpretato da altri artisti. Io l’ho riscoperto nell’esecuzione di Pink e John Legend nell’album The Imagine Project di Herbie Hancock (http://en.wikipedia.org/wiki/The_Imagine_Project), che mi sembra giusto proporvi.


Auguri.

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