martedì 4 febbraio 2014

Niente di nuovo. Niente di buono


Non posso fare a  meno di ripetermi e suggerire la lettura della nuova puntata del puntiglioso lavoro di ricerca del Professor Roberto Perotti: http://www.lavoce.info/costi-della-politica-privilegi-diplomazia-ambasciatori/.
Buona stampa. Come di consueto. Leggete fino in fondo, fino a quando troverete un passo che, inevitabilmente, mi vedo costretto a riprendere per metterlo in maggiore evidenza.
Nella primavera del 2012, una commissione incaricata di fare proposte per la razionalizzazione della spesa del Ministero degli Esteri in vista della spending review del governo Monti, così scriveva: “Va ricordato che il bilancio del MAE è composto per l’83,3 per cento da voci non rimodulabili (retribuzioni del personale) oppure rimodulabili solo parzialmente e comunque previa modifica di norme legislative (contributi obbligatori e Ise)[…]. L’obiettivo che la Commissione si è posto non è quello di creare ulteriore risparmio netto, dal momento che le risorse della Farnesina, anche sulla base dei citati confronti internazionali, non paiono ulteriormente comprimibili se non a prezzo di un drastico ridimensionamento della proiezione internazionale del Paese“. È proprio così ovvio?
Non se ne verrà mai fuori finché saranno loro stessi a dover valutare la congruità delle proprie retribuzioni e dei propri privilegi. E non ne verremo fuori anche perché i politici, oltre a essere interessati al livello degli stipendi dei pubblici dipendenti (dal momento che sono la base di calcolo dei loro), non sanno neppure da dove incominciare per imbrigliare una burocrazia che sembra preoccuparsi soltanto di rivelarsi la peggiore e la più parassitaria tra quelle dei paesi occidentali.
Volete un esempio agghiacciante di dove riescano ad arrivare questi signori strapagati, ai quali nulla importa delle ferite mortali che infliggono giorno dopo giorno al nostro paese, alla nostra capacità di competere con gli altri in un mondo sempre più complicato e difficile, nel quale ci muoviamo particolarmente male anche perché abbiamo una diplomazia che fa il suo lavoro assai peggio di quelle delle altre nazioni?
Ecco l’editoriale di oggi del Corriere della Sera, firmato da Maurizio Ferrara: http://www.corriere.it/editoriali/14_febbraio_04/dittatura-mandarini-7ad82780-8d65-11e3-9737-22dadb171b02.shtml.
Buona stampa.
Queste sono circolari dell’INPS, ossia del colosso della previdenza pubblica, fino a poche ore fa guidato da Antonio Mastrapasqua. Così, giusto per capirci. Chissà? Forse, se avesse occupato meno poltrone e si fosse occupato maggiormente di quel che facevano i suoi collaboratori…
Meglio non pensarci. Anzi no! Pensiamoci e, soprattutto, rivolgiamo un reverente e grato pensiero al Santo Patrono di Mastrapasqua, San Gianni Letta (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/26/caso-mastrapasqua-adusbef-un-collezionista-di-poltrone-e-di-nostre-denunce/858302/ e tanti altri, cercate e troverete).  
Non prendiamocela, tuttavia, solo con Mastrapasqua. L’INPS è una gran bella riserva di caccia per i bracconieri di stipendi e prebende che si trovano un po’ ovunque nello schieramento politico, come ci spiega Sergio Rizzo: http://archiviostorico.corriere.it/2014/febbraio/03/Sindacalisti_Politici_Comando_Cosi_stato_co_0_20140203_441f34f0-8c9c-11e3-8e9a-ae03c52e6797.shtml.
Buona stampa.
Bene, anzi male, ma su questo fermiamoci qui. Anche perché, a continuare sulla china che vi ho indicato, rischiamo di perdere di vista quanto di nuovo e di promettente avviene nella politica italiana. Lo Psiconano+barba-Mediaset, sapientemente guidato dal suo guru (lui pure con i capelli più ordinati delle sue poche idee), sta mettendo a frutto i voti conquistati poco meno di un anno fa: fioccano i provvedimenti che modificano radicalmente il paese e, uno dopo l’altro, cancellano i tanti problemi che ci affliggono. L’avevo detto in tempi non sospetti che Grillo non era una risorsa. Posso dire di aver visto giusto e che ho orrore di qualcuno che, nel 2014, si serve di liste di proscrizione e si propone di cancellare in ogni modo le idee diverse dalle sue.
Detto questo, e ribadita la mia solidarietà ai giornalisti e alla Presidente della Camera oggetto di attacchi da parte dello Psiconano+barba-Mediaset e dei suoi accoliti, vorrei suggerire alla Signora Boldrini di usare la ghigliottina anche sui costi dell’Assemblea che presiede. Neppure lei si sta rivelando così votata al cambiamento come, inizialmente, aveva cercato di accreditarsi.
Sorvoliamo sugli effetti preventivi della legge elettorale ancora da promulgare… Manco i topi nella nave che affonda si dimenano come certi figuri nostrani.
Buona stampa.

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