Anche se vorrei evitarlo, mi tocca tornare a parlare
d’Italia. Lo faccio malvolentieri perché continuano a mancare segnali positivi
da parte della classe politica (anzi, si moltiplicano quelli negativi) e,
francamente, questo m’induce al pessimismo.
Non sono solo a vedere molto scuro nel futuro di noi
italiani. Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera di oggi, spiega con la
consueta lucidità quali sono i rischi nascosti nel progetto di leggere
elettorale sul quale, a quanto pare, vanno convergendo i principali partiti
politici. Un progetto che, anziché riconsegnare ai cittadini la scelta di chi
dovrà governare, riaffiderà la decisione alle segreterie dei partiti,
prevedibilmente più che mai interessate a sacrificare ai propri interessi di
potere il benessere collettivo.
L’editoriale di Panebianco lo potete leggere seguendo questo
collegamento: http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_05/nostalgici-dei-governicchi-panebianco_22310508-f71a-11e1-8ddf-edf80f6347cb.shtml.
Buona stampa. A cominciare dal titolo.
Non dubito che siano superflue, ma, nel caso in cui voleste
prove del modo in cui perdono tempo i leader dei principali partiti, eccone
due, tratte anch’esse dal Corriere di oggi.
Cominciamo dal Pd, in cui la candidatura di Renzi alle
primarie sta evidentemente creando parecchie preoccupazioni tra i marchingegni (umani)
arrugginiti che governano il maggiore partito della sinistra, convinti di
vincere le prossime elezioni e di meritarsi di tornare a occupare le stanze del
potere dalle quali si scacciarono da soli, evento che la dice lunga sul loro
acume.
Lo Stalinuccio di Gallipoli, l’immarcescibile e azzimato
D’Alema, è riuscito ad attirare su di sé gli strali di Pierluigi Battista, il
quale, di solito, è così paciosamente inoffensivo, attentissimo a scrivere
pezzi che non gli procurino l’accusa di essere incisivo. L’articolo odierno di
Battista lo potete leggere qui: http://www.corriere.it/politica/12_settembre_05/terra-bruciata-attorno-renzi-battista_4ad20ecc-f728-11e1-8ddf-edf80f6347cb.shtml.
Buona stampa. In realtà, sono i leader del Pd a essere
pessimi e Battista si limita a prenderne atto, ma, come dicevano i professori di una volta,
diamogli una sufficienza d’incoraggiamento.
Quanto ad Angelino Alfano, siccome non può fare il segretario
del Pdl che, come si sa, ha già un padrone, continua a presentare la sua idea
di ridurre il debito pubblico attraverso le vendite di beni appartenenti allo
Stato. Lo fa con una lettera pubblicata dal Corriere, sempre oggi, che riprende
alcuni temi affrontati dal fondo di Francesco Giavazzi pubblicato ieri (http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_04/giavazzi-ogni-promessa-non-sia-debito_2378ace4-f64e-11e1-ac56-9abd64408884.shtml).
Buona stampa. L’editoriale di Giavazzi.
La lettera di Alfano, invece, non potete leggerla sul sito
del Corriere perché al momento non è disponibile. Chissà, forse hanno deciso
di fargli un favore e si sono astenuti dal pubblicarla anche on line, sai mai
che la leggessero in troppi…
Invece di vagheggiare su ipotetici fondi nei quali mettere
dentro un po’ di case, un po’ di caserme, un po’ di aziende del gas e della
nettezza urbana, un po’ di azioni di Snam o di Eni o di Terna, Angelino Alfano
farebbe meglio a firmare un impegno a mantenere in vita tutte le misure
adottate dal Governo Monti. Impegno che andrebbe sottoscritto, ovviamente,
anche dagli altri segretari di partito.
Difficile che accada. Per diverse ragioni. Ne indico solo un
paio, perché non vi serve certo il mio aiuto. Da una parte, quella del Pd, perché si
teme che, prendendo seri impegni, la ventilata vittoria si riveli un’illusione.
Dall’altra perché, pur di tornare al governo, il Pdl farà qualsiasi cosa per
rimettersi insieme ai cocci della Lega. E si sa quale sia il rigore in materia
economica del Carroccio, specie se il rigore si dovesse tradurre in poltrone
sottratte al potere di designazione dei partiti, a tutti i livelli.
Buona notte e buona fortuna. Cos'altro posso dire?
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