Guarda un po’, Renata Polverini non si dimette. Chi
l’avrebbe mai detto? Sembrava così determinata ad andarsene se non avesse avuto
il cambiamento radicale che affermava di volere. E, invece, rimane al suo
posto, comodamente seduta sulla confortevole poltrona di Presidente della
Regione Lazio, dalla quale autorizzava i pagamenti al Consiglio Regionale delle
somme che poi, per l’ormai conclamata onestà di molti consiglieri, venivano
spese in ostriche, bottiglie di vino, auto di lusso e tutto il resto che, poco
per volta, viene fuori dalle indagini della Procura.
Sostiene, povera Signora Polverini, che lei non poteva
sapere dove andava a finire quel fiume di denaro e che è stata tradita dal
sistema. C’è da crederle, o sì sì, c’è proprio da crederle.
Vi ricordate il post in cui avevo inserito il meraviglioso
filmato di John Belushi da The Blues Brothers? Se avete voglia, andare
a rivederlo per farvi un paio di risate prima di continuare a leggere…
Fatto? Allora torniamo seri e leggiamo due articoli.
Il primo è La Nota di Massimo Franco dal Corriere della Sera
di oggi, che la dice lunga su dove nasca veramente la decisione della Polverini
di non dimettersi e dove si annidi realmente il problema: http://www.corriere.it/politica/nota/12_settembre_21/nota_17b02396-03b0-11e2-a116-9748af084362.shtml.
Buona stampa.
Il secondo è un commento non firmato dal sito LaVoce, che
indica chiaramente come, a questo punto, il Governo Monti non possa più eludere
la questione e debba provare a riformare il sistema politico italiano perché è del
tutto evidente che, come ho già scritto, l’autoriforma è impossibile. Ecco il
link: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003301.html.
Buona stampa.
Nessun commento:
Posta un commento