Mi sembra interessante, per vedere come procede la vicenda
della Regione Lazio, considerare la valutazione che ne dà il principale organo
di stampa, seppure ufficioso, del Pdl, ossia il partito maggiormente coinvolto
nella storia dei fondi usati per scopi non propriamente istituzionali…
Oggi c’è un articolo di Adalberto Signore che, pur
sforzandosi di dipingere un quadro meno fosco di quello che dipingono gli altri
quotidiani, finisce inevitabilmente per rivelare in base a quali valutazioni il
vero leader del partito, che non è Alfano, assuma decisioni in questo momento.
Il pezzo lo trovate a questo indirizzo: http://www.ilgiornale.it/news/interni/cav-teme-leffetto-domino-altre-inchieste-lazio-839586.html.
Stampa così e così. Soprattutto perché, nelle mie
convinzioni un po’ datate, la stampa deve preoccuparsi di informare il lettore,
non di proteggere l’orticello elettorale di qualcuno, poco importa che sia il
Pdl, il Pd o qualsiasi altro partito, o, peggio ancora, di servire da strumento
nella battaglia politica che, spesso, in Italia si gioca in maniera non proprio
corretta.
Uscendo dalla cronaca e volendo ricordare come e perché alle
Regioni si sono attribuiti certi poteri e certe capacità di spesa, potete
leggere l’editoriale del Corriere della Sera, firmato di Michele Ainis (http://www.corriere.it/editoriali/12_settembre_22/pachidermi-delle-regioni-ainis_7b6a31c0-047c-11e2-ab71-c3ed46be5e0b.shtml).
Buona stampa. Dalla lettura della quale, purtroppo, emerge
con chiarezza quanto sarà difficile, in assenza di un processo vero di
rinnovamento dell’attuale classe politica (e Ainis, giustamente, ci ricorda che
sarà ben difficile) poter cambiare il sistema nato dalla riforma della
Costituzione del 2001.
Naturalmente, se pensate che io sia pessimista, avete senz’altro
ragione. Noi abbiamo la migliore classe politica del mondo, la più attiva,
quella che si dedica con la più devota dedizione al proprio alto compito. A
riprova di questo, ecco il Buongiorno di Massimo Gramellini di ieri (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/grubrica.asp?ID_blog=41&ID_articolo=1256).
Buona stampa.
E vi spedisco a leggere anche quello dell’altro ieri perché ne
vale la pena e non è che l’argomento sia fuori tema, anzi:
Ri-Buona stampa.
Gramellini è indubbiamente bravo e sa pungere con ironia e
acume, ma per ridere, anche se dovremmo piangere, basta leggere le trascrizioni
di alcune frasi pronunciate da persone coinvolte nello scandalo laziale. Le
trovate su Libero:
Buona stampa.
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