Le nostre pseudo vacanze sono finite, ma non vi impongo un lavoro eccessivo.
Oggi torniamo a
riflettere sull’economia e sulla politica, principalmente italiane, ma non
solo. Lo spunto lo forniscono l’editoriale del Corriere della Sera, firmato da
Alberto Alesina e Francesco Giavazzi (http://www.corriere.it/editoriali/15_maggio_10/scelte-timide-berlino-6e87325a-f6dc-11e4-bdc6-f010dce69e19.shtml#), e quello de Il Sole 24 Ore, che è di Luca Ricolfi (http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2015-05-10/il-peso-passato-140608.shtml?uuid=ABXPVndD).
Buona stampa. Il primo, quello del Corriere, potrebbe anche
intitolarsi “Dire a nuora perché suocera intenda”. Non c’è dubbio che i due
autori considerino la situazione tedesca e trovino, legittimamente, da
criticare l’atteggiamento del governo di Berlino, assai poco incline a contribuire
in maniera più decisa alla crescita, purtroppo assai fiacca, dell’economia
europea. Nello stesso tempo, tuttavia, è chiaro che, parlando di Germania (e
soprattutto degli effetti di una gestione attenta della spesa e del debito
pubblico), Alesina e Giavazzi parlino anche a chi guida il nostro Paese e
sembra assai poco incline a percorrere il sentiero delle riforme che incidono
sui veri problemi italiani.
E qui, avendo scelto di suggerirvi anche la lettura di Ricolfi, ho gioco facile. Come sempre, ubi major minor cessat: leggete il suo editoriale e ritroverete diverse opinioni che ho espresso nelle scorse settimane.
Oggi ho scelto di farmi accompagnare al fronte da niente
meno che Gustav Mahler. E dal meraviglioso Finale della Sinfonia N° 8 in Mi bemolle maggiore (http://en.wikipedia.org/wiki/Symphony_No._8_%28Mahler%29). YouTube non offre molte versioni di questo brano, che richiede un organico imponente. Ho trovato un'esecuzione abbastanza vecchia, del 1988, ma ottima. Stiamo parlando di una delle più importanti orchestre europee, la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, guidata da un grande direttore: Bernard Haitink.
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